Elena: artefice o vittima della guerra di Troia? La regina di Sparta, Elena, è stata l’imputata di Agon, il processo simulato venerdì 21 giugno, alle 21, al Teatro Greco di Siracusa. L’evento si è sempre tenuto al Teatro Greco di Siracusa dal 2019 e a organizzarlo sono la Fondazione Inda, The Siracusa International Institute for Criminale Justice and Human Rights, l’Associazione Amici dell’Inda e l’Ordine degli Avvocati di Siracusa.
A salire sul banco degli imputati, accusata di alto tradimento e di intelligenze con lo straniero a scopo di guerra, proprio Elena, che nella Stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa è interpretata nelle Troiane di Euripide con la regia di Muriel Mayette-Holtz da Viola Graziosi, e nell’Elena di Euripide da Laura Marinoni che nello spettacolo diretto da Davide Livermore interpreta una regina di Sparta rimasta fedele e innamorata del marito Menelao dopo essere stata trasportata in Egitto per volere della dea Era. Nel corso del processo simulato, Viola Graziosi ha interpretato la Elena sotto giudizio mentre Laura Marinoni è stata il testimone della difesa potendo così esprimere i sentimenti di una regina di Sparta che desidera solo ricongiungersi con il proprio sposo.
Testimone dell’accusa è stata invece un’altra grande primadonna del teatro italiano, Maddalena Crippa, che nelle Troiane è la regina Ecuba. L’ex magistrato Gherardo Colombo ha sostenuto l’accusa contro Elena, Vittorio Manes, avvocato e professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna ha ricoperto invece i panni del legale difensore della regina di Sparta davanti alla giuria presieduta da Livia Pomodoro, ex presidente del Tribunale di Milano, e composta da Giuseppina Paterniti Martello, direttrice del Tg3 e Loredana Faraci, docente all’Accademia delle Belle arti di Roma. Come ogni anno, dopo il dibattimento la giuria popolare, costituita dal pubblico che segue il processo, ha espresso il proprio giudizio di condanna o assoluzione nei confronti dell’imputata.
Due i capi di imputazione nei confronti di Elena: alto tradimento (articolo 90 della Costituzione) e intelligenze con lo straniero a scopo di guerra (articolo 243, II comma del codice penale) per aver, quale regina di Sparta, pregiudicato gli interessi nazionali, seducendo Paride, principe di una potenza straniera, spingendolo ad unirsi a lei fuori dal matrimonio ed a portarla con sé nella città di Troia, cosi ponendo in essere atti ostili contro la citta di Sparta in quanto lesivi dell’onore e del prestigio del re Menelao. Con l’aggravante dell’essersi, quale conseguenza di tali atti, effettivamente verificatasi tra le città di Sparta e di Troia una guerra durata dieci anni e conclusasi con la completa distruzione della città di Troia e l’uccisione o la deportazione di tutti i suoi abitanti. In Sparta e Troia, in data antecedente e prossima il 1194 Avanti Cristo.
Prima dell’inizio del dibattimento, l’associazione Amici dell’Inda, guidata dall’avvocato Giuseppe Piccione, ha nominato socio onorario il grecista Sebastiano Amato, presidente della Società Siracusana di Storia Patria ed ex componente del consiglio d’amministrazione della Fondazione Inda, e ha consegnato alle attrici Marial Bajma Riva, interprete di Cassandra nelle Troiane, e Viola Marietti, Teucro in Elena di Euripide e Lampitò nella Lisistrata che sarà in scena dal 28 giugno al 6 luglio con la regia di Tullio Solenghi, il premio come migliori giovani attrici esordienti al Teatro Greco. Il riconoscimento è intitolato a Enrico Di Luciano, fondatore e primo presidente dell’associazione Amici dell’Inda.
La serata si è aperta con i saluti di Mariarita Sgarlata, consigliere delegato della Fondazione Inda, Ezechia Paolo Reale, segretario generale del The Siracusa Institute, Francesco Favi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa e Giuseppe Piccione, presidente dell’associazione Amici dell’Inda. A introdurre il dibattimento l’avvocato Michele Consiglio, magistrato della Corte d’Appello di Catania.
Oltre al pubblico delle rappresentazioni classiche che ha prima assistito alle Troiane di Euripide e che si è potuto fermarsi in cavea, hanno potuto seguire lo scontro giuridico tra accusa e difesa, con ingresso libero, anche gli spettatori e gli avvocati interessati al processo contro la regina di Sparta.
Collegamenti:
[1] https://www.gothicnetwork.org/immagini/teatro-greco-di-siracusa
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