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teatro
- Articolo di:Stefano Coccia
L’entrata in scena dell’ottimo Michele Di Stio è di quelle folgoranti: a sipario ancora chiuso e luci accese, una voce cavernosa rimbomba dal retro della sala, prendendo in contropiede il pubblico. E appare lui. Tenuta da pantofolaio, modi spicci da romanaccio in crisi, poiché lo scanzonato mattatore ha un bel problema, quello dell’antenna cui è collegata la tele, ancora da risolvere.
- Articolo di:Livia Bidoli
In scena per cinque rappresentazioni dal 5 al 13 aprile 2013, l'indiscusso capolavoro di Camille Saint-Saëns al Teatro dell'Opera di Roma: Samson et Dalila, il grand opéra che, tratto dal libretto di Voltaire scritto per Rameau, viene affidato da Saint-Saëns a Ferdinand Lamaire, il quale lo convince a trasformarlo nell'opera più riuscita e di pregio del compositore. Con l'allestimento originale de La Fura dels Baus di Carlus Pedrissa e Charles Dutoit alla direzione, cantano due voci come quelle di Olga Borodina per Dalila (Ekaterina Semenchuk l'11 ed il 13), e Aleksandrs Antonenko per il gigantico Samson a guida degli ebrei contro i Filistei.
- Articolo di:Giuseppe Talarico
Uno spettacolo teatrale tratto da un grande classico della letteratura mette lo spettatore in una condizione particolare, poiché si vede costretto a confrontare le impressioni della lettura del libro con il modo in cui i suoi significati simbolici e letterari sono stati situati dentro la rappresentazione scenica dal regista e da chi ne ha curato l’adattamento teatrale. La coscienza di Zeno, spettacolo in programmazione al teatro Quirino di Roma dal 2 al 14 aprile, con la regia di un maestro di grande esperienza come Maurizio Scaparro, testo il cui adattamento teatrale venne realizzato in pasato da Tullio Kezich, sorprende e colpisce lo spettatore per la sua fedeltà al libro di Italo Svevo e per la sua elegante raffinatezza.
- Articolo di:Livia Bidoli
Sulla scena del Piccolo Eliseo si attardano due barboni, figure emblematicamente beckettiane: Da Krapp a senza parole è lo spettacolo che, dopo vent'anni (Premio della Critica 1991), riportano sulla scena insieme Glauco Mauri e Roberto Sturno. L'assurdità della vita secondo Samuel Beckett e i suoi manifestamente discorsivi silenzi, che si appropriano della scena dal 3 al 21 aprile con quattro atti dell'irlandese trapiantato in Francia: Respiro, Improvviso dell'Ohio, Atto senza parola e L'ultimo nastro di Krapp.
- Articolo di:Stefano Coccia
Diapositive di un movimento destinato a perdere, a perdersi, ma non prima di aver fatto debuttare sul palcoscenico della Storia una generazione ancora in grado di lottare, di inseguire determinati ideali. E ad animare tali diapositive un gruppetto di attori incredibilmente affiatato, convincente e capace di emozionare. Citiamoli pure tutti: Ugo Benni, Elvira Berarducci, Bernardo Casertano, Michele di Vito, Sebastiano Gavasso, Irene Maiorino, Francesca P. Pastanella, Adriano Saleri, F. Valeriano Solfiti. I ragazzi di oggi chiamati a interpretare i ragazzi di ieri. Sono loro i giovani e validissimi attori che tra il 2 e il 4 aprile 2013, al Teatro Tor di Nona, hanno riportato in scena un bellissimo spettacolo di Francesca Pirani, ‘77. La rivoluzione è finita. Abbiamo vinto, che già l’anno prima aveva ottenuto riscontri notevoli.
- Articolo di:Marianna Dell'Aversana
L’antico e il moderno si sono inverati sulla scena del Teatro Vascello di Roma durante lo spettacolo “Oreste” rappresentato dal 22 al 24 marzo 2013, ideato da Marco Bellocchio e affidato alla regia di Filippo Gili. Il regista si confronta con un’opera di Euripide, il tragediografo più discusso dell’Antica Grecia, che per primo osò dare forma più umana ai miti del suo tempo, ridimensionando il ruolo della divinità nelle azioni umane, a differenza dei suoi predecessori Eschilo e Sofocle.
- Articolo di:Marianna Dell'Aversana
Una dolce melodia evoca il rumore delle onde; i musicisti oscillano da un lato all’altro, mimando il movimento dei corpi su una barca; sullo sfondo schermi a forma di oblò riproducono paesaggi diversi. Si apre così, suggestivamente, lo spettacolo “Il giro del mondo in 80 minuti” dell’Orchestra di Piazza Vittorio al Teatro Olimpico di Roma, in scena dal 7 al 24 marzo.
- Articolo di:Alessandro Menchi
È andato in scena dal 21 al 24 marzo al Teatro Arvalia di Roma, lo spettacolo Eduardo, da un'idea di Gino Auriuso, da lui stesso diretto e interpretato insieme a Irma Ciaramella, Eduardo Ricciardelli, Maria Teresa Pascale e Manuel Fiorentini. Non un semplice collage, bensì una rilettura in chiave moderna dell'universo eduardiano attraverso la fusione di frammenti di alcune delle sue opere più celebri (Uomini e galantuomini, Questi fantasmi, Filumena Marturano, ecc.) con un linguaggio e una messa in scena rarefatta e minimalista, figlia del teatro contemporaneo.
- Articolo di:Stefano Coccia
Tra il 5 e il 10 marzo 2013 il bravissimo Tony Allotta ha fatto nuovamente conoscere al pubblico del Teatro dei Conciatori un testo che, pur in forma di monologo, è in grado di far pulsare di vita un intero quartiere, la Belleville multietnica della Parigi anni ‘80.
- Articolo di:Livia Bidoli
Al Teatro dell'Orologio di Roma, dal 12 al 24 marzo 2013, un progetto di Afrodita compagnia Teatro Mobile si avvicenda sulle scene della Sala Orfeo: No, la pièce teatrale bilingue e musicale di Sara Clifford e Denis Baronnet dipinge la vicenda biografica di una cantante punk dal ’77 al 2013 con le musiche originali di Denis Baronnet e Jérôme Castel.