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teatro
- Articolo di:Marianna Dell'Aversana
Due voci concertate dal dolce suono di una chitarra classica prorompono dall’oscurità del palco: sono Iosef/Giuseppe e Miriam/Maria, che rievocano dal punto di vista di un uomo e di una donna il mistero della natività di Gesù. Ha così inizio lo spettacolo In nome della madre, al Teatro Ambra alla Garbatella, rappresentato dall’ 8 al 10 marzo 2013, con Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzo che lasciano risuonare l’omonimo testo di Erri De Luca.
- Articolo di:Stefano Coccia
Non è certo una scommessa da poco portare la fantascienza a teatro, come per questo spettacolo intitolato The Milky Way. Tra le condizioni per cui l’esperimento abbia successo vi è, ovviamente, la ricerca di un contesto adatto. E nell’evento del 28 febbraio scorso all’Animal Social Club di Roma, particolarissimo locale in zona Tiburtina i cui ambienti sembrano avere dalla loro un timbro futuristico, post-industriale, questo equilibrio lo si è senz’altro raggiunto.
- Articolo di:Alessandro Menchi
In scena dal 2 al 28 marzo al Teatro India di Roma, In cerca d'autore è, come riporta il sottotitolo, un inedito studio di Luca Ronconi sui Sei personaggi di Luigi Pirandello, interpretato dai diplomati all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico”. Lo spettacolo, presentato al 55° Festival dei Due Mondi di Spoleto (2012) e replicato al Piccolo Teatro Studio di Milano, è la prima messa in scena del maestro Ronconi del capolavoro pirandelliano e nasce dall'esigenza di liberarlo dalle stratificazioni di ottant'anni di allestimenti fino a recuperarne la purezza drammatica, nonché la sua profonda attualità.
- Articolo di:Alessandro Menchi
È in scena al Teatro Sala Uno di Roma, dal 6 al 17 marzo, Tempo di fuga, scritto e diretto da Mario Prosperi, da lui stesso interpretato insieme a Rossella Or e Yavan Wolde. Lo spettacolo nasce dalla suggestione di uno spettacolo cinese sull'incontro post-mortem di due ex-amanti deceduti nello stesso momento ognuno all'insaputa dell'altro ed è calato, attraverso tessuti culturali intrisi di surrealismo – emergono, anche esplicitamente, le pagine di Nadja di Breton – e di trame bibliche, in un'ottica contemporanea e autobiografica di rara profondità e leggerezza.
- Articolo di:Stefano Coccia
Mettere in scena Eduardo, per una serie di motivi che sarebbe ridondante discutere, non è mai una passeggiata. Per questo ci sembra opportuno partire dalle dichiarazioni ormai datate di Michele Sinisi, che con la compagnia del Teatro Minimo di Andria già da un po’ porta in giro, con successo, L'arte della commedia: “Dopo il furto del camion delle scene de Le Scarpe, nella notte precedente al debutto su Roma, è stata dura andare avanti. Tanto mi ci è voluto per indossare la giacca e anche solo immaginare nuove storie con Santeramo, appassionarci a belle idee. Ho scritto a Luca De Filippo raccontandogli l'accaduto come motivo della scelta di mettere in scena L’arte della commedia. Lui ha concesso il permesso per la prossima stagione. Sono molto contento di ciò e comincio per questo a vedere il volto di Eduardo in platea dal primo giorno di prove. Gli prometto di portare in scena questa storia, cucita sulla mia pelle”.
- Articolo di:Alessandro Menchi
In scena dal 26 febbraio al 30 marzo al Teatro Belli di Roma, in prima mondiale, Che fine ha fatto Baby Jane? è l'adattamento teatrale del celeberrimo film diretto da Robert Aldrich e sceneggiato da Lukas Heller (1962), a sua volta tratto dall'omonimo romanzo di Henry Farrell. In questo caso il termine adattamento, nella sua accezione più minorativa, delinea i contorni strutturali di un'opera(zione) in cui ambizioni e limiti coincidono fatalmente, e in cui la bravura delle due protagoniste, Sydney Rome e Francesca Bianco, riesce solo in parte a ridare ossigeno a un copione soffocato da un eccesso di zelo emulativo.
- Articolo di:Clarissa Stringano
La Grande magia è l'opera meno rappresentata fra quelle di Eduardo De Filippo. Portata sulle scene dallo stesso autore far il 1947 ed il 1950, e successivamente riproposta da Giorgio Strelher nel 1985. Adesso, a riportarla a teatro, è il figlio del grande drammaturgo partenopeo, Luca De Filippo. Oltre ad esserne regista, De Filippo, ne è anche interprete, ricoprendo quello che era stato il ruolo del padre, il mago Otto Marvuglia. L'opera andata in scena al Petruzzelli di Bari, dall'8 al 10 febbraio, dopo esser passata per Pescara e Caserta, sarà a Roma, presso il Teatro Quirino, dal 19 febbraio al 10 marzo, per continuare il tour teatrale iniziato ad ottobre 2012 al Teatro Stabile dell'Umbria.
- Articolo di:Stefano Coccia
Se poche settimane fa il teatro Cometa Off aveva propiziato un incontro bello e vivace con la poetica di David Mamet, proponendo il suo American Buffalo, adesso è il turno di un altro grande della drammaturgia anglosassone contemporanea: Neil LaBute. E come si era detto per Mamet, trattasi anche qui di personalità al bivio tra teatro e cinema, portata a esprimere l’essenza del proprio lavoro su entrambi i terreni, con una analoga intensità. Del resto era stato un film, Nella società degli uomini, a rivelarci già nel 1997 due talenti in ascesa, che insieme hanno portato avanti diversi progetti: l’attore Aaron Eckhart e, per l’appunto, Neil LaBute, sceneggiatore e regista capace di costruire escalation drammatiche laboriose, sofferte, pungenti, partendo dall’apparente normalità di contesti famigliari o lavorativi.
- Articolo di:Alessandro Menchi
Dal 14 al 24 febbraio 2013 la Compagnia Ginepro Nannelli ha messo in scena alla Casa delle Culture di Roma lo spettacolo Un appartamento in città o al limite del bosco di Giuseppe Drago, interpretato da Patrizia D'Orsi e Marco Carlaccini (anche regista), arricchendo, dopo La cantatrice calva di Ionesco, una personale lettura del presente fra le note dell'assurdo.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Un grande ed entusiastico successo, il 13 febbraio 2013, ha salutato la riproposizione al Teatro dell'Opera di Roma di un mitico balletto romantico: Giselle; nel ruolo della protagonista Gaia Straccamore in coppia con Friedemann Vogel.