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teatro
- Articolo di:Daniela Puggioni
Al Teatro Nazionale il 26, 27,28 e 30 marzo 2010 è andato in scena Chopin racconta Chopin, spettacolo basato su episodi della vita del compositore, di cui nel 2010 ricorre il bicentenario della nascita, che Beppe Menegatti e Francesco Sodini hanno tratto dal romanzo omonimo di Piero Rattalino (ed. Laterza).
- Articolo di:Giuseppe Talarico
Lo spettacolo Coltelli Nella Schiena, in programmazione al Teatro Sala Uno di Roma fino all’11 aprile 2010, scritto dal drammaturgo francese Pierre Notte con la regia di Reza Keradman, è pervaso dai grandi temi e dalle suggestioni culturali che hanno segnato la corrente letteraria dell’esistenzialismo e appare fortemente influenzato dalla psicanalisi.
- Articolo di:Livia Bidoli
Con un mix di racconti di Dino Buzzati – a 70 anni dalla sua prima pubblicazione – la compagnia Pegaso mette in scena Eppure battono alla porta al Teatro Agorà 80 di Roma. La regia è di Gennaro Paraggio coadiuvato da Mario Fazio mentre la drammaturgia è di Andrea Stopponi. Entriamo in questo parterre antiquario che sembra appartenere al dopoguerra italico dove una coppia matura e amareggiata parla davanti ad un focolare.
- Articolo di:Livia Bidoli
Da Madlyn Cooke ad Amanda, al Teatro Orologio dal 23 marzo al 2 aprile 2010, due monologhi di un unico regista, Fabrizio Ansaldo, il passo è breve. Il primo, tratto da Giro di vite (The Turn of the Screw, 1898) di Henry James con Adrienne Bini; il secondo, Amanda, con un’attrice particolare: Giulia Moscatelli. Entrambi sono caratterizzati da alcune corresponsioni: prima di tutto l’età, intorno ai quarant’anni, delle due protagoniste, in seconda posizione invece i loro delitti.
- Articolo di:Livia Bidoli
A cura di Marianella Bargilli, la rassegna del Quirino Autogestito presenta degli spettacoli – tra cui Dignità Autonome di Prostituzione di Luciano Melchionna ed Elisabetta Cianchini, acclamato dal pubblico a livello nazionale e con fila interminabile davanti al teatro – prima di tutto curiosi ed espressivi di una drammaturgia riflessiva di costumi e motivazioni sociali attuali oltreché legate a testi letterari di qualità. Il primo di questi spettacoli appare eversivo già dal titolo: Dignità Autonome di Prostituzione. Welcome to the Pleasure Dome.
- Articolo di:Teo Orlando
Dal 17 al 28 marzo 2010 al Teatro dell’Orologio di Roma è andato in scena, per il secondo anno consecutivo, lo spettacolo L’illusione di Dio, sotto la direzione di Adriana Martino. Si tratta di una singolare trasposizione teatrale di testi filosofici e letterari di varia estrazione, ma tutti accomunati dal fatto di avere al proprio centro la critica alla religione (che per Karl Marx era il “presupposto di ogni critica”), non importa se da un punto di vista radicalmente ateo, oppure da agnostico o da credente non conformista.
- Articolo di:Giuseppe Talarico
Lo spettacolo Quattro Atti Profani, che porta in scena i testi bellissimi di Antonio Tarantini con la regia di Valter Malosti, in scena al Teatro Eliseo di Roma fino al giorno 14 marzo 2010, sorprende e suscita una grande emozione per la sua bellezza e per la novità estetica che ha ispirato l’allestimento scenico.
- Articolo di:Livia Bidoli
Fino al 14 marzo 2010 al Teatro Vascello si è svolto il processo ad uno dei massimi direttori d’orchestra della storia, ovvero il tedesco Wilhelm Furtwängler (1886-1954), accusato durante le operazioni di denazificazione di filonazismo insieme a molti altri. La regia di Manuela Kustermann porta in scena un testo di Ronald Harwood, Taking Sides (prendere posizione) appunto, che fu a suo tempo diretto da Harold Pinter nella sua prima messinscena nel 1995. Alberto Di Stasio recita la parte del celebre direttore.
- Articolo di:Livia Bidoli
Dedicato alla nonna Margherita Smacchi, la cui storia vera ha ispirato il nipote, giovane regista Francesco Spaziani, Margherita, alla Casa delle Culture dal 5 al 7 marzo 2010, ha dato vita - con questo testo semplice e denso – all’autenticità coinvolgente di una storia vera la cui protagonista è una nonna che rievoca il suo primo ed unico amore, Elio.
- Articolo di:Livia Bidoli
Una foresta di cavi grigi su uno sfondo notturno, a tratti abbagliato da una luce nebulosa in centro. Una steppa su cui il monologo di Claudio Santamaria, testo di Bernard- Marie Koltès e regia di Juan Diego Puerta Lopez, si abbatte cupo e senza speranza. Dal 9 al 28 marzo 2010 al Piccolo Eliseo di Roma un dramma dai contorni emaciati, moderno e feroce.