[1]Zani, Piacentino, Torti, Schiatti: Concerti per flauto archi e continuo in un CD Tactus nell'intepretazione di Raffaele Trevisani con l'Ensemble Baroque ”Carlo Antonio Marino” diretto da Natale Arnoldi.
Abbiamo già avuto occasione di evidenziare su queste pagine come sia inesauribile il serbatoio che contiene il repertorio barocco europeo in generale e quello italiano in particolare. Una fonte in apparenza inestinguibile dalla quale si possono attingere brani strumentali per i tipici strumenti espressivi dell'epoca, fiati od archi, ma anche brani strumentali, vocali e melodrammi.
La sterminata quantità di brani, ma anche il grande numero di autori di ottimo livello ed all'epoca celebri ed eseguiti, è dovuta ad un altrettanto costante bisogno di nuove composizioni, richieste ovunque in ambito nobiliare, teatrale e religioso. Composizioni (ed autori) che spesso avevano vita e fama effimera, non per scarsa qualità ma proprio per la continua richiesta di prodotti nuovi.
L'Europa, ed in misura maggiore l'Italia, è ricca di biblioteche pubbliche e private, ma anche collezioni o musei, nei quali sono custoditi manoscritti che attendono solo di essere riscoperti e riportati in vita consentendo di riascoltare, come in questo CD, composizioni di ottima qualità scritti da autori con una solida preparazione ed efficare scrittura.
La storia della musica europea è ricca di episodi più o meno clamorosi ai nostri occhi di autori che oggi sono considerati punti di riferimento ma che in realtà dopo la morte, se non addirittura ancora in vita, furono vittime di oblio e perdita di adeguata considerazione. Due nomi su tutti: J.S.Bach in pratica riscoperto nel 1829 e Vivaldi che ha dovuto attendere addirittura il dopoguerra.
Tutti e cinque i concerti presenti in questo piacevolissimo CD, in prima registrazione mondiale, provengono dalla Badische Landesbibliothek di Karlsrueh e costituiscono un perfetto esempio della diffusione in Europa di manoscritti con il tempo dimenticati e mai più eseguiti. Anche in questo caso non solo non è stato possibile localizzare il luogo di origine delle partiture originali, trattandosi in questo questo caso di parti staccate utilizzate per le esecuzioni, ma anche avere informazioni adeguate sugli autori, dei quali, oltre ai nomi, si conosce ben poco altro.
Ben vengano pertanto, come in altre registrazioni Tactus, queste opportunità di “resuscitare” letteralmente brani di grande piacevolezza ed eseguiti come in questo caso in maniera ineccepibile.
L'ascolto del CD si dipana con grande gradevolezza per l'ascoltatore. Il flauto dell'ottimo Raffaele Trevisani dialoga in maniera sempre adeguata con l'ensemble strumentale, mettendo in evidenza tutte le caratteristiche della scrittura di questi autori, fino ad oggi forse dimenticati, ma senza dubbio di ottima professionalità e dominio delle forme musicali utilizzate. Sfido chiunque a non attibuire uno qualsiasi di questi concerti, non conoscendone l'autore, ad un grande compositore del periodo. Attribuzione che non vorrebbe dire imitazione, ma anche e soprattutto grande qualità e conoscenza, questo si, dei più significativi esempi del periodo.
Si diceva del dialogo fra solista ed ensemble strumentale. Natale Arnoldi, autore anche delle cadenze di due concerti, guida con adeguata attenzione e precisione l'Ensemble Baroque “Carolo Antonio Marino”, così come è perfettamente calibrata la registrazione nel rapporto fra tutti e solista ( ed anche il continuo, cosa che non sempre si percepisce in maniera adeguata in molte registrazioni). Tactus ha in qualche modo piacevolmente viziato i propri seguaci con registrazioni sempre interessanti per scelta di repertorio e qualità dell'esecuzione. Anche questo CD si inserisce a pieno merito nel florilegio di autori riscoperti grazie a questa etichetta.