[1]Un’epopea di battaglie prequel al Robin della foresta che conosciamo: promette subito un seguito con il “Leone” in testa il nuovo film su Robin Hood e le sue origini, girato da Ridley Scott nel Surrey in Gran Bretagna. Primi attori: nel ruolo di Robin il muscoloso Russell Crowe mentre la pluripremiata Cate Blanchett in quello di un’orgogliosa poi domata Marion.
La statua di Robin Hood a Nottingham ricorda la popolarità di un personaggio che viene ubicato a Barnsdale nello Yorkshire secondo le ballate popolari, oppure nel Nottinghamshire secondo le versioni più moderne, dal film di Kevin Costner Robin Hood Principe dei Ladri del 1991 e dall’epico film con Errol Flynn nella parte di Robin nel 1938, diretto da Michael Curtiz e William Keighley. Qui invece siamo al prequel che dipinge subito il personaggio: Robin Longstride, arciere di Riccardo Cuor di Leone nella sua Terza Crociata in Francia, risponde al re che gli chiede se il suo agire in guerra è stato giusto: “Quando ho guardato negli occhi la ragazza musulmana certa che avremmo sterminato tutti, vecchi, giovani, donne e bambini, ed ho visto nel suo volto né la rabbia né la ribellione ma solo la pietà, ho capito che la guerra è senza Dio (godless, N.d.R.)”.
Poco dopo che Riccardo muore, siamo nel 1199 a Châlus in Francia, Robin fugge alla leva coinvolgendo altri tre compagni, quelli che diventeranno i Merry Men della leggenda: Little John, Will Scarlet e Allan A’Dayle (vero cantante e suonatore di liuto). Ricordiamo in proposito che esistono, nella foresta di Barnsdale, un Pozzo Robin Hood ed un altro Little John e che l’aeroporto di South Yorkshire ha preso il nome di Robin Hood Airport Doncaster Sheffield, per chiarire quanto sia penetrata la leggenda nella realtà storica.
Chi è invece Robert Loxley? Nel film di Scott Robin prende la sua parte ed in effetti un dato storico lo vorrebbe proprio nato lì, a Loxley, nello Yorkshire. Robin conosce Robert Loxley in punto di morte e torna a Londra fingendo di essere lui e scampando a Godfrey, amico del Re Giovanni Senzaterra, incapace a reggere il trono che ha appena ereditato, ed in combutta con il re di Francia, Filippo II Augusto. In una messe di battaglie, tra i baroni del Nord che vessati montano contro Re Giovanni ed esigono quella che poi sarà siglata come Magna Charta (Magna Charta Libertorum, 1215), e Godfrey che organizza lo sbarco dei francesi sulle coste della Gran Bretagna, a Robin si presenta una strada diversa da quella dipinta dalla leggenda. Possiamo riassumere la prodezza riconosciutagli dal Re Riccardo “Prode e sincero”, con la memorabile frase incisa sulla spada di Loxley che s’impegna di riportare al padre Walter, interpretato dal pregiato canuto Max Von Sydow: “Ribellatevi e ribellatevi ancora finché gli agnelli diventeranno leoni” (rise and rise up again until lambs become lions, N.d.R.). La base di questo incitamento è La Carta della Foresta del padre di Robin, alle fondamenta dei diritti e della nascita della libera Inghilterra.
In questa parte Crowe ricorda Il Gladiatore, altro film girato con Ridley Scott, sudore e sangue, muscoli e gigantismo procurato dalle stesse cotte di maglia e dagli usberghi (cotta di anelli di metallo), nonché da un addestramento che gli ha permesso di tirare con un arco lungo medievale. Cate Blanchett nell’interpretazione di Marion presenta una lady dal ruolo maschile, molto distante da altre Lady Marian di alcuni film precedenti. Le riprese, svoltesi nel Surrey e negli Shepperton Studios, propongono una Torre di Londra ricostruita per intero nella sua imponente e tenebrosa architettura del XII secolo. William Hurt nella parte del Maresciallo Guglielmo, svolge il ruolo di mediatore tra Re Giovanni ed i baroni del Nord mentre la severa Eileen Atkins quello di Sua Maestà Eleonora d'Aquitania.