La Marvel coplisce ancora. Riuniti in una sola squadra, i supereroi che hanno fatto la storia del fumetto - ad eccezione di Spiderman, di cui attendiamo il reboot a luglio con il titolo “The Amazing Spiderman” - sono chiamati a salvare il mondo dalla minaccia del fratellastro di Thor, il potente e crudele Loki (Tom Hiddleston). Convocato d'urgenza dal direttore del progetto Nick Fury (Samuel L. Jackson) il gruppo dei “Vendicatori” schiera in campo: Tony Stark/Iron Man (Robert Downey jr.), Natasha Romanoff/Vedova Nera (Scarlett Johansson), Clint Barton/Occhio di Falco (Jeremy Renner), Bruce Banner/Hulk (Mark Ruffalo), Thor (Chris Hemsworth) e Steve Rogers/Capitan America (Chris Evans).
Ognuno di essi possiede qualità particolari o poteri sovrumani, ma anche debolezze e difetti tipici della gente comune: Tony Stark è presuntuoso ed egocentrico, Thor dimostra più volte di essere piuttosto ingenuo, Bruce Banner ha nel suo alter-ego un essere senza controllo che si scaglia con violenza contro chiunque lo provochi, ecc.. Messe insieme, queste imperfezioni alimentano un clima di dissidi e contrasti, astutamente sfruttato da Loki che con i suoi poteri magici fa scatenare Hulk contro tutti gli altri. Il dolore per la morte di Phil Coulson (Clark Gregg), agente dei servizi segreti e grande ammiratore di Capitan America, fa riunire di nuovo il gruppo, il quale, messa da parte ogni divergenza, si prepara a fronteggiare l'invasione dei Chitauri, esseri motruosi che avevano assoldato Loki per aprire loro un portale sulla Terra con il Tesseract, cubo cosmico dai poteri illimitati.
L'uso sfrenato e roboante di effetti speciali non soffoca un impianto narrativo solido e ben costruito dal talentuoso regista e sceneggiatore Joss Whedon. Pur impantanato talvolta in spiegazioni tecniche e preudoscientifiche di difficile quanto inutile comprensione, il racconto è spesso salvaguardato dall'angelo custode dell'ironia, sapientemente inserita proprio nei momenti di massima tensione.
Il risultato finale è un film divertente e adrenalinico, ma soprattutto non banale nel suo affrontare, se pur superficialmente, temi complessi e politicamente non proprio corretti – uno dei motivi di disunione iniziale del gruppo è causato dalla scoperta della volontà da parte del governo americano di usare il Tesseract per produrre armi di distruzione di massa.
L'unione, verrebbe da chiosare, fa la forza e tanto basta. Ma a ben vedere essa è fallace se forzata. Diventa vincente solo e soltanto quando ognuno dei componenti della squadra impara qualcosa dall'altro e per l'altro è disposto a sacrificarsi. La morale americana perfetta. Sì, ma con acuta aggiunta finale di critica allo scetticismo a tutti costi che media e politica usano spesso e volentieri a proprio vantaggio, anche contri gli eroi.
Collegamenti:
[1] http://www.gothicnetwork.org/immagini/avengers
[2] http://marvel.com/avengers_movie