[1]I libri che parlano dei libri e della passione per loro sono sempre interessanti: uno dei più recenti è Sorcery of Thorns di Margaret Rogerson, uscito per Oscar Fantastica, dove questo rapporto viene visto in chiave appunto fantasy.
Ad Austermeer, il mondo in cui è cresciuta la giovane Elizabeth Scrivener, esistono grandi Biblioteche, con un ruolo particolare, quello di proteggere tutti dalle minacce della magia. In questi luoghi ci sono grimori magici, che se provocati possono trasformarsi in mostri e commettere dei crimini.
Elizabeth non ha mai saputo chi fossero i suoi genitori ed è vissuta nella Biblioteca di Summershall fin da piccola: il suo sogno è diventare una guardiana per proteggere il regno della magia e un giorno per impedire un atto di sabotaggio libera il grimorio più pericoloso, causando la morte della Guardiana.
Sospettata di aver deliberatamente ucciso la sua maestra, Elizabeth trova un alleato in un giovane stregone, Nathaniel Thorn, che deve i suoi poteri al demone Silas, e presto capirà che i veri pericoli e nemici sono altrove mentre scoprirà che quello che lei è è molto di più di quello che poteva immaginare, forse la chiave per salvare o dannare tutto.
I libri protagonisti sono quindi i grimori, non tanto presenti nelle storie, visti non come il bignami delle streghe ma come strumenti ancora più potenti, veri e propri esseri viventi capaci delle cose peggiori. Le biblioteche presenti nella storia riecheggiano modelli vecchi e nuovi, da quella del monastero de Il nome della rosa al Cimitero dei Libri dimenticati di Zafon, passando per Hogwards, ma tutto visto in una prospettiva originale. Elizabeth è un'eroina fantasy non banale, anche se ricalca l'archetipo della prescelta, e gli altri personaggi, come Nathaniel e Silas non sono da meno.
Il libro è illustrato dalle tavole di Charlie Bowater, capaci di portare dentro questo mondo fatto di grimori, incantesimi, giochi di potere, magie e tanto altro ancora.
Sorcery of Thorns è un romanzo autoconclusivo, anche se volendo gli appigli per fare un seguito ci sarebbero, ma per ora l'autrice, caso unico in un mondo di saghe interminabili, preferisce fermarsi qui.