[1]L'affresco di Sebastiano Ricci accoglie il Festival Félicien David Da Parigi al Cairo, al Palazzetto Bru Zane di Venezia: Le Temps emportant la Verité (Il tempo che porta la verità) sorveglia dall'alto, un messaggio sublimemente simbolico per un autore profondamente romantico e francese come Félicien David (1810-1876), che, con il suo pellegrinaggio musicale e dal vivo nei territori orientali, ha conferito quella touche exotique che tanto affascina nella sua elegante ricchezza di colore e che nel concerto di inaugurazione del Festival, il 5 aprile nella sede prestigiosa della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, ha aperto alla verve dell'opéra comique con la pietra preziosa de Le Saphir e i Solisti de Le Cercle de l'Harmonie.
La Fondazione Bru Zane ha come spinta primeva una grande riscoperta da parte del Centro di Ricerca per la Musique Romantique Française che si avvale di un'équipe di esperti a cominciare da Alexandre Dratwicki, che presiede questa sezione fondamentale del Festival, e che nella serata di inaugurazione ha deliziato il pubblico intervenuto con la sua trascrizione dal ritmo perfettamente calibrato per i nove strumentisti ed i sei cantanti de Le Cercle de l'Harmonie, che hanno interpretato Le Saphir, lo zaffiro, la pietra blu con la quale si apre la quinta edizione del Festival, che vede a sua fondazione il mecenatismo raffinato della Presidente Nicole Bru.
La novità di questa opéra comique è costituita da questo compositore soprattutto celebre per un'altra opéra comique, che è Lalla-Roukh (1862), e che ha composto il grand opéra Herculanum (1859), eseguito lo scorso 8 marzo all'Opéra Royale de Versailles; l'ode sinfonia Le Désert, il prossimo 8 maggio alla Cité de la Musique di Parigi; i quartetti e ai meravigliosi trii per archi e pianoforte, come il n.3 che abbiamo ascoltato domenica 6 aprile al Palazzetto Bru Zane, fino ai raffinatissimi ventiquattro movimenti di quintetti per archi che compongono Les Quatre Saisons, il prossimo 17 aprile di nuovo al Palazzetto Bru Zane. Qui si viene sempre accolti in primavera da un ondeggiante profumo di glicine prima di salire le scale affrescate di questo splendido Casino costruito tra 1695 e 1697, accanto alla Basilica dei Frari, e voluto da Domenico Zane come appendice intima e raffinata per soirées riservate ad un pubblico di amici cultivés. Il restauro, ad opera della Bottega di Baldassarre Longhena, fu voluto dal nipote di Domenico Zane, Marino, che ne ampliò la ricchezza con una biblioteca.
L'odierno Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française - è un vero centro propulsore per l'approfondimento di un periodo ricchissimo per la musica in Europa, e che in Francia riserva perle prestigiose come quelle di David. Non solo, le edizioni dei cd e delle opere di David e di tanti altri, come Victorin Joncières con Dimitri, si avvalgono della collaborazione di Hervé Niquet et Le Concert Spirituel che, insieme agli altri musicisti di primissima qualità, come il Trio Chausson, le Quatour Mosaïques, o Mark Minkowski, solo per citarne alcuni, eseguono ed incidono un repertorio di estremo valore e spesso in prime, imperdibili incisioni. Il raffronto poi delle opere, come Der Fliegende Holländer di Wagner e Le Vaisseau Fantôme di Dietsch, sono di una rarità unica.
Le incisioni del Palazzetto Bru Zane, Paranthèses, Mirare, Naïve (quest'ultima Dietsch/Wagner), od i libri di approfondimento pubblicati con Symètrie di Lyon, dedicati al Prix de Rome di composizione tra l'altro, permettono un partnerariato in prima linea con Villa Medici a Roma. L'apertura all'estero, con la Francia in prima istanza, la stagione al Théâtre du Bouffe du Nord, alla salle Pleyel, all'Opéra Comique e tanti altri, come pure a Tolosa, Avignone, etc.; Liegi in Belgio; nei Paesi Bassi; in Canada; in Germania a Francoforte, Norimberga e Berlino; e a Vienna con Valery Gergiev quest'anno e la sua Orchestra del Teatro Marinskij di San Pietroburgo, fanno partecipi della statura di questo festival in pena e ricca espansione.