arte

  • Napoli 1836. Giovan Battista Calì
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Qaundo si guarda il quadro di Vincenzo Abbati, il cui titolo abbreviato potrebbe essere proprio Napoli 1836, dalla Galleria-Salone del Museo Mario Praz, sembra di visitarlo. La porta d’entrata principale, il varco per accedere alla galleria, i quadri, il mobilio, i divani, raccontano di un doppio ricreato da Mario Praz proprio a Palazzo Primoli.

  • Ronerto Ciaccio
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    L’Istituto Nazionale per la Grafica ospita nella sua sede di Palazzo Fontana di Trevi un’esposizione monografica dell’opera di Roberto Ciaccio proveniente dal Kupferstichkabinett (gabinetto di calcografie) dei Musei Statali di Berlino.

  • De Chirico. Due Archeologi
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due archeologi neri, con sullo stomaco le colonne ed interi templi romani che pesano e fanno ricadere a piombo le vesti. Forse un uomo ed una donna, l’uno abbraccia l’altra, leggermente voltata verso l’ipotetico lui senza volto, come se il non senso di una vita potesse naufragare in quello sguardo.

  • Hendrickje Stoffels
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Gli interni della case avvolgono caldi e affettuosi l’occhio dello spettatore che, timidamente, scruta una madre (La madre, Pieter De Hooch, 1661-63 circa)

  • Studio di Mario Praz
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il primo incontro con Mario Praz (1896-1982) si svolge solitamente sui libri di letteratura inglese come La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica della BUR, oppure sull’ancora più ovvia, benché miliare, Storia della letteratura inglese, pubblicata sia da Sansoni sia dalla BUR. L’anglista più significativo del ‘900, ben oltre i confini nazionali, era un collezionista di oggetti d’arte ed in questi riflette profondamente sé stesso, esattamente come per i suoi studi.

  • Emergence
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La mostra di Bill Viola per la prima volta al rinnovato Palazzo delle Esposizioni si propone come una passeggiata catartica e spirituale tra le acque della metafisica a cominciare dai primi passi di The Crossing del 1996.

  • PRS TRC.JPG
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Primitivamente istoriati, i corpi dei guerrieri di de Filippis si muovono attraverso flessuosità plastiche in universi di disincanto esponenziale.