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50° Festival della Valle d'Itria. La magia operistica della Puglia
Nella splendida cornice dell'Hotel de Russie di Roma si è svolta la conferenza stampa di presentazione del 50° Festival della Valle d’Itria lo scorso 15 maggio. Presenti tutti gli attori principali del festival, a cominciare da Sebastian F. Schwarz direttore artistico del festival della Valle d’Itria; Michele Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi; Aldo Patruno, Direttore Generale del Dipartimento Turismo Regione Puglia; Carlo Dilonardo, assessore alla cultura del Comune di Martina Franca; Anna Gricini, Regional Director of Sales & Marketing Rocco Forte Hotels; Giacomo Battafarano, Managing Director Southern Italy - Rocco Forte Hotels: i saluti finali sono stati quelli dell'on. Ubaldo Pagano. Il festival, con tre opere all'occhiello e tantissime novità, si svolgerà a Martina Franca dal 17 luglio al 6 agosto 2024.
Questa è l’edizione che festeggia i suoi primi 50 anni per il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca e consta di un calendario di 21 giorni ricco di eventi, dal 17 luglio al 6 agosto 2024 con ben tre opere: Norma di Vincenzo Bellini, Ariodante di Georg Friedrich Händel, Aladino e la lampada magica di Nino Rota. Norma e Aladino saranno messe in scena nello storico cortile del Palazzo Ducale, mentre Ariodante al Teatro Verdi. Spetta a Norma di Bellini l'inaugurazione del 17 luglio, con repliche il 21, 28 luglio e 2 agosto. Repliche anche per Ariodante, che inaugura il 22 e replica il 25 ed il 29 luglio; nonchè per Aladino e la lampada magica, con la prima il 27 e poi il 30 luglio, l'uno ed il 4 agosto. Le date sono strutturate in modo che l'opsite che tiene particolarmente ad assistere a tutte e tre, con un tris operistico, potrà farlo, proprio perchè il calendario è stato agevolmente costruito in modo da dare questa possibilità, anche con un'opera al giorno (che toglie il medico di torno, come e piu' della fatidica mela!).
Durante la conferenza, ascoltiamo la storia di un festival in qualche modo "famigliare", come ci rivela Michele Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi:
"Il festival è nato nel 1974 grazie alla potenza visionaria di Alessandro Caroli, corrispondente Rai dall’Australia, che divenne poi dirigente della radio australiana Sbs: tra le masserie portò la versione integrale di Norma di Bellini, dedicandosi al festival ed alla sua creascita fino al 6 aprile 2022, quando scomparve all'età di 95 anni."
Insieme a Caroli, la personalità che ha guidato e fatto evolvere il festival verso quella dimensione internazionale che merita, è stato l'allora Sindaco di Martina Franca Franco Punzi (dal 1972 al 1989), che fu il primo firmatario dell’Atto costitutivo del Centro Artistico Musicale che diede vita al Festival della Valle d’Itria. Scomparso a febbraio all'età di 87 anni, sarà ricordato con grande fervore a Martina Franca come anima del festival: dal 1980 è stato presidente del Centro Artistico Musicale “Paolo Grassi” e del Festival della Valle d’Itria e dal 2003 fino a febbraio 2024 è stato presidente della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca. A marzo di quest'anno Michele Punzi, nella giusta traiettoria ereditaria, è stato scelto dal CdA della Fondazione Paolo Grassi, composto da Gianfranco Palmisano (Sindaco di Martina Franca); lui stesso, Michele Punzi, Rinaldo Melucci, Roberto Venneri e Piermassimo Chirulli, come Preisdente della Fondazione Paolo Grassi.
Gianfranco Palmisano, Sindaco di Martina Franca, interviene nel segno della continuità del festival e dell'apertura internazionale: "Questa unione di tre città, oggi, Martina Franca, MIlano - Il Piccolo di Milano fu fondato da Paolo Grassi - e Roma, sostiene la laboriosità quotidiana delle 400, tra maestranze e ausili del festival, a significare quanto la Puglia rappresenti un prodotto doc artistico, e ricordiamo che il direttore musicale del festival è il Maestro Fabio Luisi, ad aprire con Norma, seguendo la tradizione."
Aldo Patruno, Direttore Generale del Dipartimento Turismo Regione Puglia, in proposito al turismo, aggiunge: "Il PIL della Puglia proviene dal turismo per il 20% ed inoltre, caso piu' unico che raro,, Martina Franca può portare e ricondurre gli ospiti verso il mare sia a destra sia a sinistra, avendolo su entrambi i lati, come un fiume che trova il suo delta e la sua foce."
Giacomo Battafarano, Managing Director Southern Italy - Rocco Forte Hotels, che offre i suoi pregiati resort ai propri ospiti, sostiene l'iniziativa con convinzione: "Il Festival della Valle d'Itria è una preziosa occasione di sviluppo e di celebrare la musica insieme ad un'esperienza magica di ospitalità."
Il direttore artistico festival della Valle d’Itria è Sebastian F. Schwarz, che conosciamo come in passato Sovrintendente al Regio di Torino ed ancora direttore artistico del Theater an der Wien, poi direttore artistico della Vienna Chamber Opera, nonchè direttore generale del Glyndebourne Festival Opera; negli ultimi anni, fa parte della giuria del Premio Cesti delle Innsbrucker Festwochen der alten Musik di Innsbruck, e sappiamo quindi quanto siano curate le voci ed una partecipazione vivace del pubblico. Ascoltiamo dalla sua voce infatti: "Vi è un'Accademia del Belcanto con un Corso di Alto Perfezionamento e vi sarà un magnifico Coro di Voci Bianche per Aladino e la lampada magica di Nino Rota. E' stata coinvolta quest'anno la Banda dell'Esercito della Repubblica Italiana, che ci ha fatto espressamente richiesta di dare il cambio a quella dell'Areonautica ed il nostro Fabio Luisi è una firma musicale che da sola conferisce un tenore d'eccellenza al festival e rievocherà la Norma di Jessye Norman, l'incantatrice piu' nota del festival nel 1977, e che ha fatto la fortuna sua e di Martina Franca, catalizzando l'attenzione di un pubblico coltissimo ora come allora. Per Ariodante avremo Federico Maria Sardelli, altra presenza di spicco, che ha creato un "Salve Regina" di suo pugno, e confermo che ogni masseria del festival avrà un concerto unico nel suo genere. Come me, sono sicuro che presto molti ospiti del festival non si accontenteranno di venirvi solo d'estate per 21 giorni, bensì si compreranno una masseria come me!"