Il cangiante Alfabeto Georgiano in mostra a Trastevere

Articolo di: 
Livia Bidoli
Alfabeto Georgiano

L’Ambasciatore della Georgia Konstantine Surguladze ha presentato il 2 ottobre scorso a Trastevere, nello spazio Palazzo Valli Expo una mostra sull'Alfabeto Georgiano, ricreato ad arte in tutte le sue 33 lettere dall’artista Tsisana Kotilaidze. La manifestazione è stata promossa dal Ministero degli Affari Esteri della Georgia e da un programma di sovvenzione dal nome “Support to Diaspora Initiatives“, nel quale tramite un concorso si sono finanziati progetti presentati dai cittadini georgiani residenti all’estero.

Per due giorni soltanto, l'evento magico della poesia di Sciota Rustaveli (c.1172-c.1216) dipinta sulle lettere in stile Naruqi, ha adornato le ampie sale antiche del palazzo con i versi del piu' noto poema georgiano, tradotto in italiano come "Il cavaliere con la pelle di pantera".

Introdotta dalla  Dott.ssa Neno Gabelia, giovane ambasciatrice 2018-19 della Georgia e studiosa di geopolitica, l'esposizione si snoda anche su un “tappeto di viti” georgiane, e ci ricorda i 600 ceppi vitivinicoli di questa ricca terra caucasica.
Le lettere hanno una struttura in legno costruita artigianalmente da un maestro falegname, Nicholas, e sono ricoperte da un particolare tessuto sul quale sono dipinti i versi di Rustaveli, ne cito qualcuno particolarmente significativo:

La menzogna è la prima causa di ogni disgrazia. (Avthandil)
L'uomo saggio ama sempre il suo educatore, solo lo sciocco lo detesta. (Tariel)
L'oro non dà una gioia continua ai suoi devoti ammiratori. L'amore della ricchezza provoca odio, al quale seguono il male e la disgrazia. L'oro è in continuo moto: viene e va; la sua potenza è effimera. Esso inchioda l'anima alle cose terrene e paralizza ogni slancio. (Avthandil)

L'alfabeto ha forme del tutto sinuose, seducenti, e dai suoni cantabili: ha una rilevanza storica, è stato creato infatti da una popolazione che oggi conta 5 milioni di abitanti ed arriva a 7,4 milioni in tutto il mondo, essendo diffuso tramite la lingua in paesi come l'Iran, la Russia, l'Azerbaijan, la Turchia, il Pakistan, l'India, gli Stati Uniti e la Macedonia del Nord. Formulato con ben 33 lettere, tra cui 27 consonanti e sei vocali, l’alfabeto georgiano è stato inserito a partire dal 2016, come patrimonio culturale intangibile dell’Unesco. Si tratta di una lingua agglutinante e fa parte delle cosiddette lingue cartveliche, ovvero del Caucaso meridionale: particolarmente difficile, è formata da prestiti dall'arabo, dal persiano e dal turco. Per difendere la loro lingua, i georgiani sono scesi in piazza in 100.000 contro l'Unione Sovietica di cui ha fatto parte fino al 25 dicembre 1991: un popolo che ha scelto la patria fin dalla sua espressione letteraria e linguistica, un libro fatto di forme che sono dipinte col coraggio e con l’onore della propria essenza. Un incastro su legno che dispone altre lettere su un tessuto colorato e che lievemente fa trasparire la luce, in nuances e toni cangianti che, impercettibili, rendono quella terra antica visitabile con i passi dell’immaginario.

Pubblicato in: 
GN46 Anno XIII 7 ottobre 2021
Scheda
Titolo completo: 

ALFABETO GEORGIANO
2-3 OTTOBRE 2021
PALAZZO VALLI EXPO

Trastevere, Roma