Ema Vinci Records. Il fagotto contemporaneo con Paolo Carlini

Articolo di: 
Piero Barbareschi
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Fatales Fagott: questo il titolo di un CD EMA Vinci records che prende spunto dal titolo di un brano presente nella track list a sua volta ispirato da un celebre disegno di Paul Klee. Protagonista come si deduce è il fagotto magistralmente suonato da un grande solista: Paolo Carlini.

Un CD dedicato quindi ad uno degli strumenti più espressivi in assoluto, da noi particolarmente amato, che insieme al violoncello, e non è certo solo una nostra opinione, possiede doti di espressività paragonabili alla voce umana. Uno strumento che probabilmente non trasmette all'ascoltatore le problematiche esecutive, di emissione e di intonazione che l'esecutore deve affrontare, forse perché il fagottista, sempre composto nella postura, a differenza di altri esecutori non evidenzia una fisicità ed un coinvolgimento del corpo durante le esecuzioni che peraltro non sempre corrispondono a reali difficoltà. Viene pertanto percepito ciò che è più importante: un bellissimo suono, tecnica esecutiva ed una gamma infinita di sfumature espressive e dinamiche. Ma solo con i grandi esecutori. Oseremmo dire che per questo strumento non esistono vie di mezzo. Tanto grande è il godimento suscitato da un'ottima esecuzione quanto è grande il fastidio per l'ascolto di un'esecuzione mediocre.

Quanto scritto nelle prime righe fa capire che in questo caso ci troviamo di fronte al godimento ed un grande inteprete, senza dubbio fra i migliori in assoluto: Paolo Carlini, il quale a nostro parere riesce ad entusiasmare l'ascoltatore anche con questo CD il quale, non era ancora stato detto, contiene musica del nostro tempo, anzi, scorrendo le date di composizioni dei brani, dei nostri giorni.

A questo punto il recensore si trova ad affrontare un terreno che può diventare scivoloso ed insidioso ma anche carico di responsabilità. È fuor di dubbio che la musica del nostro tempo può suscitare preventivamente delle preoccupazioni nell'ascoltatore poco esperto. Anche chi scrive in questi casi si preoccupa, dovendo trovare un giusto compromesso fra l'ascolto critico consapevole delle difficoltà di esecuzione ed il giudizio per l'esecutore (e per l'autore) ma anche suggerire spunti di riflessione per chi incolpevolmente non ha i mezzi e gli strumenti per rendersi conto di alcuni aspetti musicali e formali.

Quattro i brani presenti nel CD: due solistici con l'Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Alessandro Cadario (di Azio Corghi e Marco Taralli), uno in duo con l'ottimo Gabriele Pieranunzi al violino (di Fabrizio De Rossi Re) ed infine uno per fagotto solo e traccia digitale (di Nicola Sani).

Il primo brano della tracklist, scritto nel 2016, Arie Virtuose per fagotto solista e archi, è di un “grande vecchio” (immagino si comprenda la volontà di esprimere con questa definizione la grande stima nei suoi confronti) del panorama musicale italiano ed internazionale: Azio Corghi, classe 1937, che anche in quest'occasione ha regalato in primis a Carlini ma anche a tutti i suoi (tanti) ammiratori un piccolo gioiello. Corghi non è nuovo nell'utilizzare nella sua produzione la tecnica della contaminazione e della citazione. In questo caso all'interno di questa composizione è presente in maniera molto viva e non fantasmatica il grande Antonio Vivaldi, citato a sorpresa con frammenti tematici di arie tratte da melodrammi del suo catalogo. Una presenza che soprende sia per come viene inserita in un linguaggio ed in un contesto ovviamente molto distante dal barocco sia per l'apparente ovvietà della sua comparsa. Se ci viene consentito il paragone, è come osservare un quadro antico in un percorso museale attuale, in un contesto architettonico moderno che tuttavia non risulta invadente ma anzi ne esalta la bellezza. Un percorso artistico che prevede un'entrata ed un'uscita perché la forma si rivela essere circolare, ripresentandosi al termine, in una sorta di commiato, il primo malinconico tema esposto all'inizio del brano.

Il secondo brano, Fatales Fagott di Nicola Sani, composto nel 2019, è probabilmente quello che l'ascoltatore inesperto prevede o “teme” di ascoltare trattandosi di musica del nostro tempo. Senza dubbio è invece un brano sorprendente, di estrema difficoltà esecutiva ed a nostro parere di grande suggestione ed efficacia (e quindi ben riuscito), nel quale si materializza un'atmosfera notturna ed angosciante, costruita con grande attenzione ai più piccoli particolari timbrici senza mai degenerare nel facile effetto suono-rumore fine a se stesso che non avrebbe in questo caso nessuna motivazione di essere. Anche in questo caso spettacolare l'esecuzione di Carlini.

Con il breve brano Mal di Luna di Fabrizio De Rossi Re, composto nel 2019; compare una guest star insieme a Carlini, l'ottimo e sempre impeccabile Gabriele Pieranunzi al violino. In questo caso la composizione è un breve certamen fra giganti nel quale entrambi gli esecutori, oltre al riconosciuto possesso della tecnica, rivelano e confermano capacità timbriche ed espressive sorprendenti, in un dialogo raffinato nel quale, anche in questo caso, viene genialmente citato in contaminazione un grande autore del passato, Nicolò Paganini, del quale sono utilizzati frammenti tematici di un suo originale ed inconsueto anche per il suo tempo Duo concertante per fagotto e violino.

Chiude il CD un'altra composizione per fagotto solista ed orchestra di Marco Taralli, il Concertino III, scritto nel 2017, anche in questo caso con la presenza dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Alessandro Cadario. Chi scrive ben conosce l'inconfondibile cifra della scrittura dell'autore, ma rivolgendoci ancora a chi non frequenta abitualmente questo repertorio e non conosce Taralli, teniamo a sottolineare come sin dal primo ascolto sarà possibile scoprire, per qualcuno forse sorprendentemente, come anche la musica del nostro tempo può apparire armonicamente raffinata, curata negli equilibri timbrici, ricca di suggestioni e, soprattutto, come in questo caso, mai ridondante o provocatoriamente aspra. Superfluo evidenziare la superba esecuzione di Carlini.

Pubblicato in: 
GN27 Anno XII 14 maggio 2020
Scheda
Titolo completo: 

FATALES FAGOTT

Paolo Carlini, fagotto

Azio Corghi

Arie Virtuose per fagotto solista e archi (2016) da opere liriche vivaldiane - Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano - Direttore Alessandro Cadario

Nicola Sani

Fatales Fagott Solo (2019) per fagotto e Soundtrack digitale stereo - Alvise Vidolin elaborazione digitale del suono, editing e regia della parte elettronica

Fabrizio De Rossi Re

Mal di Luna (2019) duetto dei Licantropi per violino e fagotto - Gabriele Pieranunzi, violino

Marco Taralli

Concertino III (2017) per fagotto e orchestra - Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano - Direttore Alessandro Cadario

CD EMA VINCI RECORDS SIAE CLASSICS 40093