Franco Fracassi. Wuhan, un virus ingegnere di guerra

Articolo di: 
Livia Bidoli
I misteri di Wuhan

Franco Fracassi ha una lunga carriera da giornalista investigativo ed esperto di geopolitica e sull'ultima emergenza sanitaria ha scritto due libri: il primo, edito nel 2020, Protocollo contagio; quest'ultimo, recentissimo, I misteri di Wuhan, scoperchia la pentola del “pandemonium” creato dalla pandemia, la cui etimologia non a caso, è connessa. Lo abbiamo intervistato approfonditamente sulla natura del virus e sui “giochi geopolitici” celati dal profluvio di false informazioni e piste deviate della sindemia (un insieme cioè di patologie pandemiche non solo sanitarie, ma anche sociali, economiche, psicologiche), come l'ha chiamata Richard Horton, direttore di The Lancet, una delle massime riviste scientifiche il cui ruolo è stato fondamentale nel dirigere gli stati e le loro politiche sanitarie. L'intervista è molto lunga e sarà divisa in due uscite, questa e la prossima del 16 giugno.

Collaboratore di Avvenimenti, del Sunday Independent, di Mixer in tv; docente di comunicazione; inviato di guerra e autore di numerosi libri e documentari di successo, anche internazionale,  come “Il Quarto Reich”, “G8gate”, “L’internazionale nera”, “Piano Bojinka, come fu organizzato l’11 settembre”, e di film come “Zero, inchiesta sull’11 settembre”, “The Summit” e “La fabbrica delle rivoluzioni” con la sua casa di produzione cinematografica Telemaco, Franco Fracassi ha aperto una breccia sulla natura del virus da più di un anno, identificando cronologicamente tutti gli step che lo hanno condotto ad essere la delirante condizione pandemica del 2020 in occidente come in oriente. Iniziamo l'intervista.

D. Questo libro si intitola I misteri di Wuhan, il precedente Protocollo contagio; qual è il nesso tra i due e come si configura rispetto al piuùrecente?

R. Protocollo contagio pone una serie di domande ed una è perchè così tanti paesi si sono messi alla ricerca del virus; il libro rappresenta la risposta: il postulato centrale è che la miglior arma biologica è la SARS, ecco perchè moltissimi paesi fanno ricerca sui virus SARS, anche delocalizzando i laboratori (Stati Uniti in primis, ne hanno 29, dal Senegal all'Ucraina, p. 138). I paesi si sono resi conto che quest'arma poteva funzionare e che quindi l'arma esisteva nei loro laboratori, potendo circolare in qualsiasi modo. Un'arma non troppo letale che si diffonde facilmente: i virus più virulenti uccidendo l'ospite decimano le possibilità di contagio, mentre quelli meno letali, mantenendo vivo l'ospite, si diffondono rapidamente. Da un punto di vista bellico funziona: colpisce un paese nel profondo.

D. Però un po' di differenza la fa perchè le persone più colpite sono quelle più anziane e già con altre patologie, con un terreno organico intossicato.

R. In ogni caso è un virus che funziona perchè non decima la popolazione: in Italia ha fatto 130.000 morti che sono circa lo 0.21% della popolazione dal punto di vista della sopravvivenza, mentre infligge danni pesantissimi all'economia e alle strutture sociali del paese.

D. Un virus molto politico! Proseguo con le domande. La tesi principale e indiziaria del virus ingegnerizzato a Wuhan coincide in parte con le ultime dichiarazioni di Anthony Fauci (direttore del U.S. National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e Consigliere medico principale del Presidente Joe Biden): secondo te, qual è il motivo e perché adesso?

R. Prima di tutto perchè sono state pubblicate le email di Fauci dal Washington Post: Fauci è stato sicuramente preventivamente informato ed ha reso una dichiarazione in merito per non farsi trovare completamente impreparato. Tutta quanta la discussione si è spostata verso queste dichiarazioni e lui è riuscito nell'operazione di depistaggio mediatico.

D. In tutto questo Trump cosa sapeva durante il suo mandato?  

R. Credo che sapesse tutto e fosse cosciente di tutto quanto, è stato lui e la sua amministrazione a decidere di sdoganare gli esperimenti di “gain of function” (guadagno di funzione) che erano stati fermati da Obama dal 2014 al 2017 ed hanno portato alla ingegnerizzazione del virus. Questo evento della ripresa degli esperimenti è stata consequenziale ad una riunione a Pechino di Trump, Jared Kushner (primo consigliere di Trump) con Xi Jinping: quindi è  un evento chiaramente connesso, essendo riprese le sperimentazioni a tre settimane di distanza. Il genero di Trump, Jared Kushner, ha avuto una dimensione di primo piano nella ripresa dei rapporti con i cinesi: durante il suo mandato si è svolta una simulazione di pandemia influenzale chiamata Crimson Contagion (il link è al rapporto originale) da gennaio ad agosto del 2019 della durata di 8 mesi che ha coinvolto la Casa Bianca, i ministeri, i servizi segreti, decine di migliaia di persone che per 8 mesi hanno simulato questa pandemia e questo rapporto Trump ha confermato di averlo letto. Il rapporto è dettagliatissimo su tutto ciò che sarebbe avvenuto in tutto il mondo. Così tanto dettagliato da definire i tempi: era come leggere i giornali del giorno dopo. Uno dei migliori amici di Trump è il fondatore di BlackRock, Laurence D. Fink, che sta dietro la fondazione Eco Health Alliance che è dietro gli esperimenti di Wuhan, e BlackRock è coproprietaria insieme alle aziende cinesi di tutte le fabbriche che producono mascherine e ventitalori e quant'altro ci serve per difenderci dalla pandemia, comprese le parti che servono allo sviluppo digitale. BlackRock è la società che ha avuto i maggiori guadagni ed interessi da tutta quanta la pandemia. Trump è sicuramente coinvolto e conosce tutti gli intrecci.

D. EMA (European Medicines Agency, l'Agenzia Europea per l'autorizzazione dei farmaci) è all'86% finanziata da aziende farmaceutiche quindi le autorizzazioni per i farmaci possono essere "interessate" e quanto tutto ciò pone a rischio la salute dei cittadini?

R. L'EMA come l'OMS sono enti pubblici (sono enti privati che operano come enti pubblici, N.d.C.) finanziati da enti privati quindi EMA ha difficoltà ad andare contro Big Pharma; inoltre gli interessi delle case farmaceutiche vengono spinti attraverso le persone che lavorano dentro EMA perchè provengono dal mondo della scienza, che vengono anche loro dalle case farmaceutiche. Un dirigente di EMA è probabilmente dirigente perchè in passato è stato legato e/o finanziato da case farmaceutiche. Il caso di Astrazeneca per esempio: ho pensato che fosse messa in difficoltà perchè dava fastidio, loro sono britannici mentre gli altri (Pfizer) sono americani e non è che l'uno sia migliore dell'altro, in realtà si tratta di una guerra interna tra case farmaceutiche.

Proseguiremo con la seconda parte dell'intervista riprendendo dai vaccini e dal profilo geopolitico di tutta la pandemia con le prossime domande a Franco Fracassi che saranno pubblicate il 16 giugno.

Pubblicato in: 
GN31 Anno XIII 9 giugno 2021
Scheda
Autore: 
Franco Fracassi e Federica Ipsaro Passione
Titolo completo: 

I misteri di Wuhan

La CIA, La Casa Bianca e l'ombra di Wall Street, chi si cela dietro al laboratorio P4 sospettato di essere l'untore del mondo?

pp. 183, € 20

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Vi lascio alle due epigrafi del libro, molto significative:

«I torti che cerchiamo di condannare e punire sono stati così calcolati, così maligni e così devastanti, che la civiltà non può tollerare che vengano ignorati, perché non può sopravvivere al loro ripetersi».

Robert Houghwout Jackson, procuratore capo durante il Processo di Norinberga

Questo libro è dedicato agli oltre tre milioni di morti e ai sette miliardi e mezzo di vittime della follia umana. La pandemia da Sars-Cov-2 è frutto dei troppi dottor Stranamore che popolano questo pianeta. I colpevoli andrebbero processati  e  condannati.  Il meccanismo messo in moto dalla sete di potere va fermato, altrimenti questo virus non sarà che il primo tra i tanti.

Franco Fracassi