Io sono Lisa. Intervista a Salvatore Uroni

Articolo di: 
Livia Bidoli
Io sono Lisa

Ci sono romanzi che pongono questioni immediate, che figurano sui giornali ma in parte "oscurate", poichè talmente indicibili da essere del tutto invisibili se non a latere. Una di queste questioni è il traffico di bambini di cui si occupa Salvatore Uroni, nato nel 1954 a Palermo, residente a Cerveteri, in provincia di Roma. Precedentemente Uroni ha pubblicato altri romanzi e delle sillogi poetiche, due delle quali con dediche a Lorca e a Pasolini: su queste ultime e soprattutto il romanzo Io sono Lisa per le edizioni di Aurora Boreale, lo abbiamo intervistato.

D. Il suo ultimo romanzo, Io sono Lisa, è direttamente riconducibile ai fatti di attualità, in verità poco riportati dalle testate mainstream, del caso Epstein: ovvero il plagio e la corruzione, soprattutto a sfondo sessuale, di minori. Ci può spiegare i collegamenti, eventualmente, se sussistono?

R. Il romanzo, “Io sono Lisa”, è senz’altro riconducibile a fatti d’attualità esplosi negli ultimi anni, malgrado i tentativi maldestri del mainstream improntati a sminuire e manipolare l’enormità delle tragiche rivelazioni emerse con il caso Epstein. Nel romanzo sono evidenti i collegamenti con queste vicende. Occorre precisare che il fenomeno non è certo nato negli ultimi decenni, ma ha radici molto antiche ed era parte integrante di riti e cerimonie religiose atte a ingraziarsi i favori delle divinità a cui esse erano dedicate.

D. Prima di questo romanzo, ne ha pubblicato un altro, Armageddon. Gioacchino e la Setta del Sole Nero: vi è un continuum oppure un legame tra questo romanzo e Io sono Lisa?

R. Tra i due romanzi non vi è un continuum, sono storie a sé stanti. Il primo, Armageddon – Gioacchino e la setta del Sole Nero, il terzo episodio di una trilogia, racconta le vicende di un personaggio che nel corso della sua crescita anagrafica: nel primo episodio ha 10 anni – nel secondo ha 14 anni e nel terzo 24 anni, si trova coinvolto in una serie di vicende che lo portano ad acquisire una consapevolezza frutto di una crescita spirituale. Pur non essendoci una continuità tra i due romanzi, ci sono evidenti legami tra i personaggi principali dei due romanzi: Gioacchino nella trilogia, nel quale è protagonista, Lisa, l’investigatrice coinvolta nelle vicende del romanzo “Io sono Lisa”.
Entrambi, pur in maniera spesso inconsapevole, perseguono un cammino interiore alla scoperta del vero proprio sé, sospinti da una grande energia riconducibile all’Amore nella sua qualità di potenza trasformatrice.

D. Nei romanzi precedenti della saga di Gioacchino quali sono i temi costanti e vi è un correlativo oggettivo?

R. I temi portanti e costanti nella saga di Gioacchino sono la contrapposizione tra Verità e Menzogna, due enti in continua lotta fin dagli albori dell’umanità, nell’immaginario collettivo identificato nella lotta tra le forze del bene contrapposte alle forze del male. Da millenni, ormai, la menzogna regola e sviluppa le relazioni tra i poteri costituiti e la società, intesa come popolo, a detrimento della verità allo scopo di legittimare potere, privilegi e ricchezze dei pochi a danno dei molti. Nel contesto della trilogia, Gioacchino, simbolicamente, rappresenta l’umanità alla ricerca della verità ultima che la liberi dalle catene della menzogna e che le renda giustizia di tutti i torti subiti.

D. Ci può enucleare i passi diacronici, sia ispirativi, sia di ricerca, per giungere a questi due romanzi, anche singolarmente, romanzo per romanzo?

R. Nelle pagine iniziali dei romanzi, sia nella trilogia di Gioacchino sia nel romanzo di Lisa, ho sentito la necessità di soffermarmi e ringraziare la fonte, a mio avviso fondamentale, che mi ha accompagnato nella redazione dei romanzi, ma anche delle opere poetiche e teatrali, che identifico nella divina Ispirazione, nella quale riconosco il suo ruolo nel condurmi nelle direzioni utili ad esprimere al meglio i contenuti e i messaggi da veicolare attraverso di essi. Ciò ha prodotto, inevitabilmente, una separazione netta, volendo dare ad essa un significato dicotomico, tra realtà e dimensione spirituale, la prima dominata dai sensi mediati dalla mente e la seconda che opera a livelli interiori profondi, dove si manifesta il nostro vero Sé, capace, se opportunamente stimolato, di riconnettersi con la fonte, il principio primo che dà senso e significato alla nostra esistenza.

La diacronia, soprattutto in Gioacchino, si manifesta anche nell’ambito della ricerca sia storica che filosofica. Il personaggio, pur nascendo e vivendo nella nostra contemporaneità, a causa della sua curiosità e sete di conoscenza, viene proiettato in mondi ed epoche storiche che lo mettono a contatto con un passato, linguisticamente e concettualmente, diacronicamente lontano dalla nostra cultura, ma che conserva tesori di spiritualità e sapienza a cui il personaggio può attingere contribuendo alla sua crescita intellettiva e spirituale.
Invece, il romanzo “Io sono Lisa”, è un romanzo sincronico, intendendo che la vicenda si svolge nel pieno di una attualità pregna di fatti che hanno sconvolto e stravolto le relazioni e i modi di vivere di intere comunità, compresa la nostra, e a cui noi stessi non siamo sfuggiti, vivendo in prima persona le vicende raccontate nel romanzo.

D. Lei ha scritto vari libri di poesie, tra cui Oltre...con disegni di Carlo Grechi, come è nata la vostra collaborazione e che valore ha la zona della Garbatella in seno allo sciorinarsi poetico?

R. La silloge poetica dal titolo “Oltre...” è nata dalla voglia di far dialogare poetica e pittura attraverso la contaminazione che un poeta, il sottoscritto, e un pittore, Carlo Grechi, hanno assorbito confrontandosi, il primo con le immagini, i colori e le spinte emotive che un quadro può suscitare e il secondo dall’immaginario e dalle suggestioni che una poesia può suscitare nel proprio animo. Da questo proficuo e ricco confronto, nel contempo umano e interiore, è nata “Oltre...”.
La poesia dedicata al quartiere Garbatella di Roma, ha un valore in quanto gemellato con il rione Garbatella di Cerveteri, a cui ho dedicato la seconda poesia. Il gemellaggio è avvenuto nel 2005 con una manifestazione avvenuta a Cerveteri in presenza delle delegazioni delle due Garbatelle.
 
D. Nella silloge Oasi nel deserto vi sono liriche dedicate a Federico Garcia Lorca ed una, Uccellacci, per Pier Paolo Pasolini. L'uno e l'altro furono “giustiziati” per aver esposto la verità nel loro paese: quanta democrazia e quanto diritto oggi ci sono rimasti nella nostra bella patria dove nel nome di un virus si è operato uno stillicidio dei diritti basilari della Costituzione della Repubblica Italiana?

R. Le poetiche dedicate a Federico Garcia Lorca e a Pier Paolo Pasolini manifestano, innanzitutto, una denuncia e nel contempo la voce che reclama Libertà, Verità e Giustizia.
L’idea di democrazia è, infatti, un’idea. Nella realtà dietro questa parola si nasconde un potere autoritario, come afferma Dante è un potere scuoiante che ti leva la pelle e non te ne accorgi. I diritti non sono una concessione che viene data da gruppi ristretti, autoreferenziali, redigendo una carta che viene chiamata costituzionale, i diritti sono principi inalienabili che ogni essere umano possiede già alla nascita, sono i diritti naturali e nessuno li può concedere, vanno soltanto riconosciuti e rispettati da ogni qualsivoglia istituzione. L’idea stessa di democrazia era già morente ai tempi di Garcia Lorca, Pasolini con i suoi scritti ne certifica la morte. Oggi assistiamo alla rappresentazione di un simulacro di democrazia buono per coscienze annichilite e dormienti convinte d’essere partecipi di una società democratica; nella realtà, invece, è una società falsa, illusoria, frutto di un sistema menzognero e parassita che sopravvive grazie alla linfa vitale cha da tali dormienti, acconsenzienti, aspira per sopravvivere. Ne è un esempio la falsa e tragica rappresentazione del vairus ammazzatutti, rivelatosi poi un’arma militare, batteriologica, utilizzata per fini inconfessabili, cioè la condanna a morte di milioni di innocenti, anche se dormienti, a beneficio dei pochi elitari disturbati psicopatici convinti di essere i depositari della verità e proprietari del pianeta.   

Pubblicato in: 
GN11 Anno XVI 19 gennaio 2024
Scheda
Autore: 
Salvatore Uroni
Titolo completo: 

Io sono Lisa
Aurora Boreale
2022
282 p., ill. , Brossura