IUC. Incandescente Boccherini con Biondi e Europa Galante

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Europa Galante alla IUC, foto Andrea Caramelli

All'Istituzione Universitaria dei Concerti, sabato 4 febbraio, si è svolto un concerto tanto insolito quanto affascinate. Fabio Biondi, insieme al gruppo cameristico di Europa Galante, ha proposto un programma dedicato interamente a Luigi Boccherini. Il programma ha elettrizzato il folto pubblico presente, che ha lungamente acclamato gli esecutori al termine di ogni brano.

A fine concerto Fabio Biondi ha ricordato che Boccherini è universalmente noto per il “Minuetto un po’ incipriato”: una assurdità. Infatti il numero delle sue composizioni è assai vasto, composizioni che non furono solo cameristiche, ma rivelano il talento di un grande compositore, come hanno dimostrato quelle proposte nel concerto.

Una famiglia di artisti quella del lucchese Ridolfo Luigi Boccherini, (1743 – 1805): il padre Leopoldo, violinista, lo iniziò allo studio del violoncello e un fratello e due sorelle erano rinomati danzatori, tra cui Maria Ester, moglie di Onorato Viganò e madre del più famoso Salvatore. Il giovane Boccherini per perfezionarsi come virtuoso fu portato dal padre anche a Roma per studiare con Giovan Battista Costanzi, maestro di cappella a S. Pietro in Vaticano, valente e famoso violoncellista e compositore di musica sacra oratori e musica strumentale. La sua iniziale carriera non si svolse solo a Lucca, ma con la sua famiglia andò anche a Venezia e Vienna. Dopo la morte del padre suonò in duo con Filippo Manfredi (1731- 1777), poi con Pietro Nardini e Giuseppe Cambini formò il Quartetto Toscano, il primo Quartetto al mondo di cui si abbia notizia. Nonostante il grande apprezzamento e il successo, dopo sei mesi il Quartetto si sciolse. Boccherini con Manfredi andò in Spagna, dove poi entrò al servizio dell’Infante Don Luis di Borbone, vi rimase anche dopo la morte del suo protettore e morì a Madrid.

Fin da giovane il musicista lucchese voleva essere considerato più un compositore che un virtuoso violoncellista, infatti compose non solo musica da camera, ma anche vocale e orchestrale: sinfonie, oratori, Il Gioas e Il Giuseppe riconosciuto, e anche una zarzuela, La Clementina.
Il concerto si è aperto con il Duo per due violini in sol maggiore op. 3 n. 1, questo genere didattico con la prevalenza del primo violino, è innovato da Boccherini che propone un dialogo molto equilibrato tra i due strumenti, è una composizione giovanile che manifesta già la fertile invenzione melodica e ritmica. La ricerca compositiva del compositore lucchese si manifesta anche nella trasformazione della Sonata a tre, con i due strumenti e il basso continuo, in quello che sarà il Trio con tre strumenti concertanti, ne scrisse oltre sessanta. Il Trio per due violini e violoncello in do maggiore op. 6 n.6 mostra come la scrittura per violoncello sia sviluppata, il dialogo si sviluppa con temi cantabili vivacizzati da veloci cambi ritmici nell’Allegro assai e nel Presto, mentre è meditativo nel Larghetto. Il Trio per violino, viola e violoncello in re maggiore op. 14 n. 4 mostra un’innovazione timbrica di peso: la sostituzione del secondo violino con la viola, che poi sarà la formula dominante. I tre movimenti rivelano l’inesauribile invenzione melodica, agogica e ritmica in un fluente dialogo tra gli strumenti che caratterizza l’arte del musicista.

Boccherini compose oltre cento quartetti d’archi, il maggior numero di qualunque altro compositore del suo tempo e con Haydn, che molto lo stimava, fu il creatore di questo genere di musica da camera. Inoltre predilesse il quintetto, il compositore lucchese ne scrisse più di duecento per varie formazioni, anche se essendo violoncellista compose un centinaio di quintetti con due violoncelli, due violini e viola. Europa Galante ha presentato due esempi di una forma particolare di quintetto creata dal compositore: il Quintetto per archi e chitarra in re maggiore “Fandango” e il Quintetto n. 7 in mi minore per due violini, viola, violoncello e chitarra. L’occasione della composizione fu data dall’incontro con il marchese Benavènte, chitarrista dilettante, per cui dal 1798 scrisse quintetti in questa formazione.
Sono opere che mostrano, oltre alla scrittura per chitarra, come il musicista si sia ispirato alla musica popolare iberica, lo rivela particolarmente il Quintetto per archi e chitarra in re maggiore “Fandango”.  Il primo, Pastorale, e il secondo movimento sono un adattamento del Quintetto per archi op.10 n.6, mentre il terzo e il quarto lo sono dal Quintetto per archi op. 40 n.2. L’inserimento del ritmo vorticoso della danza mette in luce la chitarra ma anche il virtuosismo funambolico del violoncello. Per queste composizioni Giangiacomo Pinardi ha suonato la chitarra barocca a sei corde.

Variazioni su “La ritirata di Madrid” in do maggiore per quintetto è stato il brano conclusivo. La ritirata di Madrid è tratta dal terzo movimento del Quintetto per archi con due violoncelli op.30 n.6 “Musica notturna per le strade di Madrid. È un brano suggestivo, viene descritto l’avvicinamento della marcia dei soldati per annunciare il coprifuoco e il successivo allontanamento, così si sviluppa dal piano al forte per concludere in pianissimo. Boccherini temeva che fuori dal contesto questo brano non sarebbe stato compreso, invece divenne uno dei brani più noti. Berio scrisse Quattro versioni originali della Ritirata Notturna di Madrid di Luigi Boccherini per orchestra, sfruttandone abilmente tutte le potenzialità per mettere in luce la bravura di una grande orchestra; una composizione che riscuote un grande successo di pubblico.  Questo brano, nella forma cameristica, è entrato anche nella colonna sonora del film di Peter Weir, Master & Commander - Sfida ai confini del mare. Infatti nei libri della saga di Patrick O’ Brian, da cui è tratto il film, Boccherini è citato come uno degli autori preferiti dai due protagonisti suonatori dilettanti, uno del violino l’altro del violoncello.

Dopo questa divagazione, che dimostra come a volte l’autore si sbagli sulla comprensione delle sue opere, ritorniamo al concerto che ha avuto un esito trionfale con il pubblico infervorato nell’acclamare i protagonisti. Un successo meritato per la grande bravura dei musicisti non solo tecnica, che pure ci vuole per le difficoltà, ma a maggior ragione per come hanno messo in luce la bellezza melodica, con una cantabilità che dava respiro alla frase musicale, nella cura dei diversi ritmi e il loro intersecarsi, l’attenzione all’interpretazione dell’agogica e della dinamica dei vari brani. Fabio Biondi, in conclusione, ironizzando sul celeberrimo Minuetto l’ha proposto come bis, e ancora scroscianti applausi.  

Pubblicato in: 
GN13 Anno XVI 10 febbraio 2024
Scheda
Titolo completo: 

IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
79aStagione 2023-2024
Sabato 3 febbraio ore 17.30
Absolute Boccherini

Europa Galante
Violino -Fabio BIONDI
Violino - Andrea ROGNONI
Viola - Ernest BRAUCHER
Cello - Alessandro ANDRIANI
Chitarra - Giangiacomo PINARDI

Luigi Boccherini
Duo per due violini in sol maggiore op. 3 n. 1 G56
Trio per violino, viola e cello in re maggiore op. 14 n. 4 G98
Trio per due violini e violoncello in do maggiore op. 6 n. 6 G94
Quintetto per archi e chitarra in re maggiore “Fandango” G448
Quintetto n. 7 in mi minore per due violini, viola, violoncello e chitarra G 541
Variazioni su “La ritirata di Madrid” in do maggiore per quintetto