Las Estrellas a Santa Cecilia. El Flamenco Nuevo de España

Articolo di: 
Livia Bidoli
Jésus Carmona

Gli scorsi 28 e 29 gennaio hanno debuttato all’Auditorium Parco della Musica, nella Sala Santa Cecilia – Roma, nel quadro della Stagione della Fondazione Musica per Roma, Las Estrellas. Le stele della danza spagnola hanno portato il gusto del flamenco, ma non solo, a Roma, con i loro ballerini straordinariamente brillanti nella cornice di un galà che ha la direzione artistica di Daniele Cipriani. Il Ballet Nacional de España è giunto a Roma precedeuto da un incontro bailero nella cornice rinascimentale di Palazzo Altemps.

Conoscere i maggiori bailarines ( “ballerini”) e bailaores (“danzatori di flamenco”) di Spagna nel Teatro Goldoni di Palazzo Altemps, è stato il pregustato appuntamento con Rubén Olmo, Jesús Carmona, Belén López, Ana Morales, Patricia Guerrero e Sergio Bernal. La sede della nascita dell'Accademia dell'Arcadia nel 1690 ci ha quindi condotto alla margherita di colori e movenze del giorno dopo.

La serata nella Sala piuì grande del Parco della Musica dedicata a Santa Cecilia è divisa in due parti: l'introduzine è clamorosamente gruppale, con Ritmos, una coreografia che Alberto Lorca ha dedicato a Encarnación López "La Argentinita": la prima assoluta fu il 13 luglio 1984 al Teatro della Zarzuela con il Ballet Nacional de España sotto la direzione di María de Ávila, la musica di José Nieto e i due ballerini principali Débora ed Eduardo Martinez. Un florilegio di bianchi, neri e rossi: sincronicamente legati e sciolti in un attimo, come se i colori si fondessero gli uni negli altri nei corpetti alti dei ballerini.

La Farruca de Sabicas che segue, con Ana Morales alla coreografia e danza, entra nel vivo dei pezzi solisti di flamenco con questa danza galiziana di origine. Como roca y agua vede protagonista Jesús Carmona, un ballerino eccezionalmente innovativo, ricca di improvvisazioni la coreografia che balla a sua firma, con impeto e baldanza, nonchè variazioni che sembrano dialogare con una presenza che si raffigura ma non si trova sul palco. La citazione da parte di Simonetta Allder da Pedro Salinas, calza a pennello in questo caso: "Detrás, más allá" (Aldilà, piu' oltre), il poeta si rivolge all'amata nella poesia Sí, por detrás de las gentes (da La voz a ti debida, del 1933; La voce a te dovuta, per Einaudi in italiano, prima trad. 1979), di cui vogliamo citare dei versi che hanno il colore del flamenco nuevo di Carmona:

Tambien detrás, mas atrás,
de mí te busco. No eres
lo que yo siento de ti.
No eres
lo que me está palpitando
con sangre mía en las venas,
sin ser yo.
Detrás, más allá te busco.

(Trad. ita: Al di là, ancora, più oltre di me ti cerco. Non sei ciò che io sento di te. Non sei ciò che mi sta palpitando con sangue mio nelle vene, e non è me. Al di là, più oltre ti cerco.)

Il ballerino, che ha vinto i premi Lukas a Londra nel 2018, ha iniziato i suoi studi all’età di 7 anni a La Macarena e El Niño de Morón. Diplomato in danza spagnola e flamenco dall’Istituto di teatro e danza spagnola a Barcellona, è stato lanciato dal New York Times come "fenomeno del flamenco mondiale", e meritatatamente. La seconda danza di carmona si intitola Paquera ed ha lui solista su sua coreografia e musica elettronica con parti dub di Manuel Masaedo. La verve, il colore e brillantezza delle movenze, precise e ritmate al secondo lo comfermano come un astro del flamenco moderno.

Sergio Bernal, con Dèbora Martinez su musica di Isaac Albéniz, ha presentato una deliziosa coreografia del 1960 di Antonio Ruiz Soler in costume: Puerta de Tierra. Rivedremo poi Bernal in duo clamorosamente in nero: l'ebano si riflette nelle movenze sue e di José Manuel Benìtez in Racheo, con la coreografia di Sergio Bernal. Una danza da brividi per sincronismo e dialettica su musica di Raul Dominguez.

Eccezionale la presentazione di un teatro da flamenco con musicisti e cantaores del Direttore del Ballet Nacional de España, Rubén Olmo: tra danzatore di flamenco e torero, con musica dal vivo, ci ricorda la seguedilal e la manzanilla (il liquore) di Carmen, a grandi rutilanti sorsi. Il Taranto, con la sua coreografia è uno spettacolo in sé.

Patricia Guerrero ha iniziato a dasnzare a 3 anni con la madre la bailaora María del Carmen Guerrero ed il primo spettacolo a 8 anni l'ha vista sul palco; a 15 anni entra nel Centro de Estudios Flamencos diretto da Mario Maya; carriera folgorante da subito, incontra Rubén Olmo nel 2010 fino al 2021, in cui danzerà in La Bella Otero, coreografía de Rubén Olmo. In quello stesso anno riceve il Premio Nacional de Danza en la modalidad de Interpretación, concedido por el Ministerio de Cultura y Deporte. La sorda bulerìa è la sua coreografia, in cui, con una tutina ricca di frange e tutta rosso fuoco, balla con il solo sottofondo dal vivo sul palco del cantaore Sergio Gòmez El Colorao: magnificamente danza questa bailaora, con un'energia che fa vibrare i tessuti e le frange a rimti forsennati.

La danzatrice di flamenco Belén Lopez ci ha condotti nel Tablao, famoso ristorante madileno dove lei si è esibita: un parterre eccezionale e grande prova per qualsiasi ballerino di flamenco. Solea pa mi Antonio e Fin de fiesta, con Rafael Jimenez El Chispas e Carlo Jimenez sul palco a suonare insieme al cantaor Carlo Jimenez Perrete, sono i due balli della prima parte. Lei, tutta in nero, sembra posseduta dallo spirito del duende, il daimon del flamenco; danzerà poi anche con la figlia in Mi princesa, pure lei in nero, la bimba, Sandra Jimenez Lòpez, siamo sicuri come il pubblico festante, calcherà gli stessi palcoscenici della madre, con ventaglio e mantello. 

Tutto esaurito per le due date e scrosci di applausi per le Stelle spagnole della Danza fino al prossimo spettacolo, di nuovo al Parco della Musica, con Les Étoiles per il 15, 16 e 17 marzo prossimi.

Pubblicato in: 
GN13 Anno XVI 3 febbraio 2024
Scheda
Titolo completo: 

Las Estrellas

Auditorium Parco della Musica domenica 28 e  lunedì 29 gennaio 2024 ore 21

Las Estrellas è una produzione di Daniele Cipriani Entertainment, organismo di produzione riconosciuto dal Ministero della Cultura.

Biglietti da 30 a 78 euro

Tra i partner di Las Estrellas:
Hotel de Russie
è l'iconico indirizzo romano inaugurato nel 2000 sotto il segno del gruppo Rocco Forte Hotels, collezione di 14 alberghi e resort di lusso dal carattere unico. L'hotel de Russie coltiva da sempre un profondo legame con le Arti e rinnova il suo impegno a sostegno delle attività culturali a carattere internazionale della città di Roma.
Las Estrellas gode del patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia