Live! Cara Grande Sorella Morte

Articolo di: 
Barbara Gigliotti
Live!

Katy Courbet (Eva Mendes), per sollevare le sorti del network che l’ha assunta, concepisce il reality più estremo e cinico mai realizzato prima: il gioco della roulette russa in prima serata. 

Sei concorrenti prenderanno in diretta una pistola caricata con cinque colpi a salve e uno mortale; a turno se la punteranno sulla tempia e spingeranno il grilletto: chi si salverà avrà diritto ad un assegno di 5 milioni di dollari; il concorrente che perderà (morendo) non avrà diritto a nessun premio.

Concepirlo e proporlo sembra essere un tutt’uno: “Pensateci, dal colosseo romano, dove c’erano solo posti in piedi… alle folle a Parigi che venivano a vedere la ghigliottina, gli uomini sono sempre stati affascinati dalla morte e, cosa più importante, dal fatto di assistere alla morte”.

Già, cosa c’è di strano? La televisione e il cinema rappresentano da sempre la morte, sia nella fiction che nella documentazione della realtà. Morti buone o cattive, inconcepibili o inevitabili, ma mai forse così inutili. La giustificazione di una morte simile, sia nella produttrice che l’ha ideata sia nei concorrenti che la renderanno effettiva, non sembra avere una concreta fattibilità nella trama. Sembra che ognuno di loro abbia preso la propria decisione altrove, o che meglio, l’abbia presa qualcun altro al loro posto.

Se l’obiettivo del film era quello di rendere realistico (da qui la scelta di riprese simili ad un documentario - tra l’altro piuttosto amatoriale) non si può dire di poter credere di essere arrivati a tanto con la produzione televisiva, ma neanche di starci per arrivare, nonostante la grande quantità di programmi spazzatura propinati dalla maggioranza dei network. Soprattutto non si riesce a condividere un singolo attimo dell’intero film. Se l’obiettivo era di natura più prettamente fantascientifica e metaforica non si percepiscono similitudini che riconducano ad immaginari altri o a riflessioni più ampie e discutibili. 

Semplicemente il film sembra rassegnarsi a rappresentare nella maniera più facile e meno dispendiosa il motto presente nella locandina “6 concorrenti, 5 milioni di dollari, 1 solo proiettile”. In tutta la durata della pellicola non si riescono a pescare altri contenuti, seguendo una trama prevedibile e senza interruzioni: la produttrice cinica che sostiene che l’importante è che se ne parli; concorrenti e spettatori vuoti e privi di qualsiasi contatto con la realtà; gli indici di ascolto che parlano al posto delle persone.

Il film, che pare avrebbe l’intento di criticare la programmazione televisiva e l’idea dell’esecuzione pubblica, in ogni secondo sembra che anch’esso ne faccia parte (colpevolmente) e che ne sia pienamente consapevole. Fa venire rabbia e non voglia di scriverne, per non arricchire quel meccanismo cinico che permette a pochi di vendere spicciolo immaginario a tanti.

Pubblicato in: 
GN9/ 8-22 marzo 2009
Scheda
Titolo completo: 

Live! Ascolti record al primo colpo
Scritto e diretto da Bill Guttentag
Attori
Eva Mendes, David Krumholtz, Jeffrey Dean Morgan
Musiche di Phil Marshall
Fotografia di Stephen Kazmierski
Scenografie di Robert De Vico
Uscita al cinema il 6 Marzo 2009

Voto: 
5
Vedi anche: