Opera di Roma. Una Lacrimosa prossimità per Mozart

Articolo di: 
Livia Bidoli
Omer Meir Wellber

Per la seconda volta a dirigere l'Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il direttore d’orchestra israeliano Omer Meir Wellber nel concerto dello scorso sabato 10 febbraio al Costanzi: oltre a dirigere il Requiem K626 di Mozart, è protagonista anche in veste di pianista per il raro Quartettsatz di Gustav Mahler, insieme ai musicisti dell'Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma: Vincenzo Bolognese (violino), Leonardo Li Vecchi (viola) e Andrea Noferini (violoncello). Su questa musica, il balletto di Ermanno Sbezzo con la direttrice del Corpo di Ballo della Fondazione Capitolina Eleonora Abbagnato e la stella spagnola Sergio Bernal.

A dirigere fino alla fine del 2024 il Teatro Massimo di Palermo in veste di direttore musicale, Omer Meir Wellber, sarà chiamato dal 2025 alla direzione musicale e generale della Staatsoper Hamburg e della Philharmonie Staatsorchester Hamburg. Presenta il Movimento di quartetto incompiuto di Gustav Mahler (1860-1911) come "terminato" dal compositore Alfred Schnittke (1934-1998) nel 1988: in realtà, come fa notare anche il collega Oreste Bossini di Radio Tre Suite che scrive un'illuminante analisi del pezzo, Schnittke elaborò una composizione completamente nuova prendendo spunto dal Quartettsatz mahleriano, in particolare dal secondo movimento dello Scherzo, e citandolo come frammento, anche a mo' di refrain. Il titolo del brano musicale del compositore russo di origine tedesca è Allegro per pianoforte ed archi e si distingue per una inerpicata sestina di biscrome e un'immagine d'insieme distorta, difficile da comprendere. 

Nel quadro del balletto del coreografo Ermanno Sbezzo intitolato Proximity or Closeness, artista che collabora con la Raanana Symphonette di Tel Aviv diretta da Wellber, le sonorità aspre di Schnittke, costruiscono un graduale reticolato in cui Abbagnato e Bernal, come una coppia che si incontra per caso, giocano un verbale dialogo dei corpi nello spazio, allontanandosi e riunendosi. I ballerini sono entrambi vestiti di nero, lei con una tutina plissettata, lui con pantaloni e giacca a petto nudo, enfatizzando i giochi di luce – che ogni tanto non seguono il battere di mani di Abbagnato come a richiamarle –, e si stendono al lato destro del pianoforte e archi dal vivo, mentre il sipario d'ebano di tanto in tanto si intravede con Bernal sul limite del palcoscenico.

La seconda parte della serata si compone dell'ultima opera incompiuta mozartiana: il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K626. Terminato da Mozart fino al Lacrimosa, per il resto è stato orchestrato e sistemato, su indicazioni di Amadeus, dall'amico e allievo Franz Xaver Süssmayr, su richiesta della moglie di Mozart, Constanze. Differentemente da quanto annunciato nella presentazione della serata dallo stesso Wellber, il Requiem è stato suonato fino al Lacrimosa mozartiano: pur quest'ultimo però è stato completato, come asserisce la voce critica di Bossini nel libretto ed è rilevabile altrove, dall'imperial-regio Maestro di Cappella Süssmayr, che ha aggiunto anche Sanctus, Benedictus e Agnus Dei, riprendendo poi Introitus e Kyrie e concludendo con Lux Aeterna la ripresa della fuga Cum sanctis tuis (cfr. Bossini nel libretto p.62). Rimane quindi un bel dilemma quanta sarebbe effettivamente stata la parte di Mozart senza l'intervento, anche per orchestrare le parti per gli strumenti e le voci, dell'allievo poco apprezzato ed indispensabile Süssmayr. In ogni caso possiamo dire che la direzione di Wellber, in ottimo accordo con l'Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, è stata vigorosa, e tranne qualche "velocizzazione" un po' eccessiva come nel Dies Irae, estremamente rispondente al carico espressivo ed emotivo evocato e voluto da Mozart per il suo Requiem.
Le voci protagoniste di Hila Baggio, Josè Maria Lo Monaco, Luis Gomes e Giorgi Manoshvili sono state al livello delle richieste ed anche il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Ciro Visco. Una serata concertante e coreografica applauditissima e ricca di presenze giovani nel pubblico.

Pubblicato in: 
GN13 Anno XVI 13 febbraio 2024
Scheda
Titolo completo: 

S|CONFINAMENTI - STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
CONCERTO

Teatro Costanzi, sabato 10 febbraio ore 20.00
DIRETTORE Omer Meir Wellber
MAESTRO DEL CORO Ciro Visco

Proximity or Closeness

QUARTETTO PER PIANOFORTE E ARCHI IN LA MINORE
Musiche di Gustav Mahler / Alfred Schnittke
COREOGRAFIA ERMANNO SBEZZO

CON ELEONORA ABBAGNATO E SERGIO BERNAL

Violino Vincenzo Bolognese
Viola Leonardo Li Vecchi
Violoncello Andrea Noferini
Pianoforte Omer Meir Wellber

Requiem
IN RE MINORE PER SOLI, CORO E ORCHESTRA K626
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

SOPRANO HILA BAGGIO
MEZZOSOPRANO JOSÈ MARIA LO MONACO
TENORE LUIS GOMES
BASSO GIORGI MANOSHVILI

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA