Pablo Queipo De Llano. 25 Fugas neobarocche nella luce solare degli affetti

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Pablo Queipo De Llano

Iniziamo in maniera molto formale il commento su un CD: Pablo Queipo De Llano: 25 Fugas. Ensemble Fisarchi. CD Enchiriadis distribuito da Codaex che, senza mezzi termini, ci ha entusiasmato, citando per prima cosa l'autore, conosciuto da una ristretta cerchia di addetti ai lavori, ma che merita una maggiore visibilità e divulgazione delle sue idee musicali ed estetiche. Subito dopo, come ovvio, l'eccellente ensemble che esegue le sue musiche.

Cominciamo citando una sezione dell'introduzione al CD dello stesso De Llano, compositore, musicista e musicologo, autentico microsaggio di estetica musicale difficilmente non condivisibile per la chiarezza e la lucidità con cui espone le proprie idee:

“...Per quanto non sembri vero, la melodia, per antonomasia l'essenza della musica occidentale, da tempo è ormai un vestigio per la maggioranza dei compositori contemporanei. Questa osservazione, ovvia per qualsiasi melomane che si vanti di essere tale, rende l'idea del percorso che ha intrapreso l'arte Musicale Contemporanea in significativo accordo con uno dei periodi più bui che l'umanità possa ricordare per ciò che riguarda l'Arte e la Cultura. Indubbiamente, il fatto che oggigiorno la melodia non sia altro che uno spauracchio nella creazione musicale, rivela la decadenza stessa della Musica Contemporanea che, seguendo le avanguardie del XXI secolo, cammina con passo deciso verso l'autodistruzione, cioè verso la negazione stessa della musica a favore di un linguaggio sonoro inintelligibile, alieno alle venerabili leggi dell'armonia e contrario all'obiettivo primordiale che ha sempre avuto: l'espressione di affetti tra gli esseri umani...”

Con questo frammento apparirà chiaro come venga affrontato un argomento che oggi divide e contrappone: la funzione ed il valore della produzione musicale contemporanea ed il linguaggio utilizzato in rapporto a quanto espresso nel passato.

Queipo De Llano, classe 1971, non ha dubbi: quanto espresso nel passato, e specificamente nel barocco italiano della seconda metà del '700, rappresenta ancora oggi, per i criteri compositivi (l'uso del contrappunto) ed armonici, un valore assoluto al quale non ci si può sottrarre e, pertanto, sicuramente ancora oggi riproponibile, provocando nell'ascoltatore autentico godimento intellettuale e musicale, rispondendo a entrambi i requisiti a criteri logici ed estetici assoluti ai quali ancora oggi non possiamo restare insensibili.

Queipo De Llano, pertanto, assecondato splendidamente dall'Ensemble Fisarchi, propone una serie di 25 brani, indicati genericamente Fugas ma ad ognuno dei quali dà un titolo (Mercurio, Nerone, Marte, Poseidon, Prometeo...), come avveniva nel barocco e con il quale vuole suggerire l'affetto al quale si ispira. L'ascolto spalanca all'ascoltatore un mondo immediatamente riconoscibile e familiare come è per tutti la musica barocca, lasciando stupefatti per la freschezza con la quale le tipiche idee compositive ed armoniche barocche vengono riutilizzate in un affascinante ma inedito déjà écouté. Lo stesso compositore, sempre nell'introduzione al CD, si pone il problema se, con le tonnellate di musica barocca “autentica” già conosciuta o ancora da scoprire, può avere un senso scrivere in questo modo. La risposta che dà a sé stesso ed a noi è che se gli autori dell'epoca, che producevano senza sosta, avessero potuto farlo anche oggi, avrebbero continuato a scrivere cose sempre diverse ma sempre entusiasmanti applicando le medesime regole, che si rifanno a canoni di simmetria, logica e proporzione che ritroviamo in altri ambiti artistici ma anche in natura e, pertanto, valori assoluti e parte di noi stessi e del nostro modo di concepire “il bello”.

L'Ensemble Fisarchi, formato da Daniele Del Lungo, violino I e direzione, Andrea Vassalle, violino II, Daniel Stratznig, fisarmonica (...non è un errore di battitura...) e Michela Gardini, violoncello, offre una lettura luminosa e solare dei brani, nei quali emerge con chiarezza lo scopo dell'autore: farci godere intellettualmente ascoltando quello che ci aspettiamo da questa musica, che scorre come acqua limpida di un torrente al quale ci si può dissetare senza timore di saziarsi. La presenza della fisarmonica, al posto della viola, sorprende per come si integri perfettamente non solo timbricamente ma anche come parte essenziale della scrittura contrappuntistica e ritmica. Anche se si tratta di un quartetto, la presa di suono e l'ambiente esaltano la scrittura creando l'illusione uditiva di un ensemble molto più ampio, a dimostrazione di come la scrittura in parti reali sia perfetta e perfettamente eseguita.

Musica neobarocca? Musica utile? Musica inutile nella sua prevedibilità e familiarità? Ognuno, con pieno diritto, potrà esprimere il proprio parere. Noi ci sbilanciamo esprimendo il nostro: è buona musica, ben scritta e ben suonata (come parafrasava Oscar Wilde per i libri: non esistono buoni o cattivi libri ma soltanto libri scritti bene o libri scritti male). Non sempre è possibile esprimere un giudizio simile per la musica del nostro tempo. Ma forse siamo noi che non capiamo...

Pubblicato in: 
GN41 Anno IV 3 settembre 2012
Scheda
Titolo completo: 

PABLO QUEIPO DE LLANO
25 FUGAS

Ensemble Fisarchi
Daniele del Lungo, violino I e direzione
Andrea Vassalle, violino II
Daniel Stratznig, fisarmonica
Michela Gardini, violoncello

CD ENCHIRIADIS EN 2033 Distribuito da Codaex