Palazzo Accorsi, la natura di Enrico Reycend

Articolo di: 
Elena Romanello
Reycend

La Fondazione Accorsi Ometto prosegue la sua opera di riscoperta dei pittori piemontesi dell'Ottocento proponendo, fino al 20 gennaio prossimo, un omaggio a Enrico Reycend, da trent'anni assente dalle mostre dopo un'ultima personale nel 1989 ad Acqui Terme.

In mostra ci sono una settantina di opere, di carattere paesaggistico, che ricordano un percorso raffinato ed elaborato, ispirato alle opere di Fontanesi e di Corot.  
Enrico Reycend era nato a Torino il 3 novembre 1855, da una famiglia di librai e mercanti d'arte originari della zona di Briançon nel Delfinato. Studiò all'Accademia Albertina, che però lasciò senza diplomarsi e esordì alla Promotrice nel 1873 con alcuni paesaggi.
I suoi temi preferiti erano la campagna piemontese, ricostruendo atmosfere e luoghi, ma anche i luoghi di mare: a Palazzo Accorsi è esposta una veduta del porto di Genova particolarmente suggestiva, e una notturna dello stesso luogo in cui è evidente l'influenza della pittura francese ottocentesca.

Partecipò all'Esposizione universale di Parigi nel 1878 e fece varie mostre in giro per l'Italia nell'ultimo ventennio, oltre che all'estero, in Francia, altri Paesi europei, negli Stati Uniti e nell'America latina. In parallelo dovette fare i conti con varie tragedie familiari, le morti premature di quasi tutti i suoi figli, bambini o poco più.
Dopo la Grande Guerra i suoi quadri furono percepiti come superati e l'artista si ritrovò in gravi ristrettezze economiche: a metà degli anni Venti dovette vendere la sua residenza in via Villa della Regina, a due passi dalla collina torinese che aveva raffigurato più volte e dovette trasferisi in un monolocale in via Lagrange, dove morì nel 1928.

La figura di Enrico Reycend cadde nell'oblio e la sua arte fu catalogata come espressione di una cultura attardata, sostanzialmente ‘provinciale’. Solo a partire dagli anni Cinquanta fu pian piano ristudiato, con la mostra del 1989, ma il pittore resta molto meno famoso di altri ed è il momento di riscoprilo, in un percorso dove anche le luci sono protagoniste, calde per sottolineare la campagna, fredde per le marine e i paesaggi con l'acqua.
La mostra di Enrico Reycend è aperta a Palazzo Accorsi a Torino in via Po 59 dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, anche in maniera indipendente rispetto al percorso del Museo.

Pubblicato in: 
GN44 Anno X 9 ottobre 2018
Scheda
Anno: 
2018