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Revolutionary Road. La rassegnazione della speranza
Sono gli Anni ‘50 e Revolutionary Road è un tranquillo viottolo con una casetta bianca sul limitare. Qui viene ad abitare la giovane coppia formata da Leonardo Di Caprio e Kate Winslet e diretta da Sam Mendes.
Per questo film si sono sentiti paragoni con il film di Bergman Scene da un matrimonio ma andiamo con ordine. Si parte dall'omonimo romanzo di Richard Yates del 1961 basato sull’eterno conflitto tra desiderio e ragione. Il regista teatrale Sam Mendes (American Beauty, 1999) leva il coperchio ai sepolcri imbiancati della periferia americana, liberando le frustrazioni delle casalinghe disperate ben conosciute attraverso la serie di telefilm Desperate Housewives. Il contorno di colletti bianchi modello immerge i due protagonisti, April e Franck, nel mondo color pastello alla Norman Rockwell, tra cocktail parties ipercalorici e risatine trattenute e soffocate dalle young ladies isteriche della middle-class americana.
Riassumiamo. April convince il marito a scappare dalla soffocante routine del bancario per trasferirsi a Parigi e condurre la vita bohémien sulla falsariga della Lost generation di Fitzgerald. Franck però vacilla semplicemente su un avanzamento di carriera, da lì s’innesca una spirale vorticosa di incomprensioni e di feroci litigate per termninare in un odio che tutto divora. Il mito dell’amore romantico e dell’happy-ending holliwoodyano è decisamente tramontato.
Fotografato come se ci trovassimo dentro un acquario, trasmette un'umidità costante, colpendo allo stomaco per il suo grido inveterato di no future. Le prove attoriali di Di Caprio e Winslet sono di altissimo livello e corredate da una nomination all’Oscar per Michael Shannon nei panni di uno schizofrenico che però rimane il solo a dire come stanno le cose. Sam Mendes trova i giusti tempi teatrali anche se la sua supponenza a volte gli fa imbalsamare visivamente il tutto. La vicina di casa è l’eccezionale Kathy Bates che invita la coppia nella famosa via di provincia del titolo.
L’Academy Awards non ha gradito particolarmente questo film che, dopo una pletora di nominations, ne ha salvata soltanto una per Shannon. In compenso ha ottenuto quattro nomination per i Golden Globe tra cui due per Di Caprio e Winslet, come Miglior attrice Winslet se l'è già aggiudicato. Le altre nomination sono per Miglior Film, Sceneggiatura, e Miglior Regista per Mendes.