Terme di Diocleziano. Primavera nelle acque di Roma

Articolo di: 
Livia Bidoli
Erote su mostro marino

Roma è una capitale dedicata all'acqua e che all'acqua deve molto, a cominciare da un sistema idrico efficiente ed inventato dai Romani:sono 16 gli acquedotti, 11 antichi e cinque moderni, che portano l'acqua ovunque nelle case di Roma Capitale. La mostra che apre dal 7 aprile al 31 maggio alle Terme di Diocleziano ed intitolata “Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua – Fontane e Nasoni di Roma” è perfetta per la città. A cura di Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano e Vincenzo Lemmo, Archeologo, e promossa da ACEA S.p.A. è organizzata dal Museo Nazionale Romano e dal Centro Europeo per il Turismo.

Le Terme di Diocleziano, costruite in soli otto anni tra il 298 e il 306 d.C., coi suoi originali 13 ettari di estensione ed un patrimonio acqueo, necessario a mantenere le terme in funzione, di oltre 5000 metri cubi d'acqua, sono il luogo prescelto per eccellenza ove situare una mostra sull'immenso patrimonio di Roma, l'acqua, e che oggi ACEA gestisce in luogo degli antichi romani. Romani che peraltro hanno creato le condutture che ancora oggi sussistono e che hanno fatto di Roma nell'antichità, la prima città dotata di acqua corrente.

Inoltrandosi tra i luoghi del Museo Nazionale Romano, che prende il nome dall'imperatore guerriero di origine croata (nato a Spalato nel 244 d.C.) ed acerrimo persecutore di cristiani, ricordiamolo come colui che fece “uccidere due volte” il suo ufficiale di fede cristiana Sebastiano che, non morendo per le frecce dalle quali fu trapassato, fu ricondannato a morte senza pietà da Diocleziano, tramite flagellazione. Trovato da Lucina, fu sepolto sulla via Appia dove si trova la sua Chiesa con il Salvator Mundi del Bernini (1679) e le sue catacombe, accanto a quelle di San Callisto.

Tornando alla mostra, dedicata principalmente alle fontane ed alle fontanelle, dette “nasoni” di Roma, quello che mostra l'esposizione sono reperti archeologici in marmo ed in bronzo, tra cui un bellissimo Erote su mostro marino (I-II sec. d.C.), proveniente da Palazzo Massimo; appliques a forma di delfino di epoca imperiale; altri eroti in marmo su delfino e due lepri, simbolo lunare dell'avvento della primavera, che in realtà temono fortemente l'acqua ed ogni tipo di umidità. Sono poi presenti delle maschere, tre di fauno ed una umana, tutte tremebonde e due fontane a forma di tempio ottagonale, una con eroti, conchiglie ed animali; un'altra con maschere umane ed eroti.

Le acque di Roma, in particolare l'acqua Marcia, l'acqua Felice e l'acqua Virgo, non solo sono disponibili insieme a tutte le altre, in tutto il territorio della Capitale, sono anche ottime acque potabili sempre a disposizione ed incassate, come quella Marcia, che termina proprio di fronte al Museo Nazionale Romano e la Basilica di Santa Maria degli Angeli, ovvero la Fontana delle Naiadi di Piazza della Repubblica, da cui si potrebbe agevolmente iniziare la propria esplorazione per poi scendere giu' fino all'acqua Virgo di Campo Marzio e quella Felice di Fontana di Trevi. E siamo solo all'inizio del nostro percorso...

Pubblicato in: 
GN22 Anno XV 19 aprile 2023
Scheda
Titolo completo: 

Terme di Diocleziano
7 Aprile 2023 - 31 Maggio 2023
Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua – Fontane e Nasoni di Roma

Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano
Via Enrico de Nicola, 78
00185 Roma
Dal martedì alla domenica dalle ore 11.00 alle ore 18.00
La biglietteria chiude alle ore 17.00