Villa Medici. L'"ultima spiaggia" secondo Martin Parr

Articolo di: 
Livia Bidoli
Martin Parr

Nei giardini dell'Accademia di Francia a Roma a Villa Medici, si snoda l'incredibile nota di colore fotografico firmato Martin Parr, fotoreporter della Magnum, intitolata Toiletpaper & Martin Parr, che dal 2 luglio fino al 31 ottobre 2021, allieterà le assolate estati romane in questo parterre la cui direzione artistica di Sam Stourdzé apre a delle promenades assolutamente esclusive in quadri di verde ed antichità sopra Trinità dei Monti.

Lo studio di Cookies (Alice Grégoire e Clément Périssé, borsisti di Villa Medici) assembla quindi in questa mostra il fotografo britannico Martin Parr e i due ideatori del magazine TOILETPAPER, Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, in cui sento risuonare due epoche ben definite e che sicuramente Parr, nato nel 1952, conosce: gli anni '60 e gli anni '70.

Il clamore, lo shock di un'epoca che alla fine si è rivelata trasgressiva, come gli anni a cavallo del '68, sono un giusto e naturale preludio all'ipnosi, non solo colorata, dei '70: in un profluvio di colori aggressivi ed acidi, come di trattazioni organiche su vizi e cadute della gente comune (ma non solo) la vena ironica, nonché istrionica, si sbizzarrisce.

Ardisco suggerire che Parr ha composto una réunion, molto fluo, di tre sue raccolte: The Last Resort (1983–1985), The Cost of Living (1987–1989), e Common Sense (1995–1999), sia a livello iconografico, sia topico. Gli argomenti che espone, li dispiega impietosamente con una luce che flesha sulle parti piu' risibili dei personaggi che costruisce nella sua gallery nel verde e tra composizioni archeologiche, assolutamente perfette nelal loro simmetrica dimensione. L'allestimento della quarantina di foto di Parr, questo British English puro all'ennesima potenza, a cura di Alice Grégoire e Clément Périssé, architetti e borsisti dell’Accademia di Francia a Roma, è uno spettacolo per gli occhi: la stessa gradazione della luce, in alcuni momenti del pomeriggio, intorno alle 17, si sincronizza coin i colori e permette una visione a pieno fuoco delle grandi opere - per lo piu' gigantesche - ed anche dei piccoli quadri come delle sdraio di coppia alla fine del percorso.

La visione di Parr è impietosa: la vecchiaia, la decrepitezza e la stoltezza del non voler accettare il decadimento inagnnevolmente e proditoriamente camuffato con lacche, rossetti, accrocchi di vario genere - a Napoli si chiamano "Madonnari" coloro che indossano catene e catenone - non fanno che aumentare questo senso di disgusto al posto della richiesta e necessaria sobrietà, che dovrebbe essere suggerita proprio da quella capitale "moderazione" attribuita proprio all'avanzare dell'età.

Parr è un testimone concreto delle debolezze umane, di quell'ultima "spiaggia" che si rivela foriera di altro, inaspettati fulmini, oppure, semplicemente, una deriva calma senza inquietudine, che molti si augurano. Una patetica fine oppure un uso e consumo di junk food come di finti aggreganti sociali, ovvero gli status symbol, che in realtà non fanno che disgregare, disassembrare anche parti interne, non solo esterne.

Pubblicato in: 
GN35 Anno XIII 7 luglio 2021
Scheda
Titolo completo: 

Accademia di Francia a Roma
Villa Medici
Toiletpaper & Martin Parr

2 luglio – 31 ottobre 2021

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta la mostra “VillaToilet MartinMedici PaperParr” dal 2 luglio al 31 ottobre 2021 sotto la direzione artistica di Sam Stourdzé e di Cookies (Alice Grégoire e Clément Périssé, borsisti di Villa Medici).

APERTO DA LUNEDÌ A DOMENICA DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 19.30 (MARTEDÌ CHIUSO )