Favole incarnate alla Casa delle Culture con Io non conosco sembra

Alla Casa delle Culture dal 29 aprile al 5 maggio 2010 lo spettacolo Io non conosco sembra da Hamlet di William Shakespeare e Pinocchio di Carlo Collodi. Regia e drammaturgia Fortunato Cerlino. Con Roberto Cardone, Leonardo Gambardella, Luchino Giordana, Antonio Lanera, Valentina Valsania, Massimo Zordan, aiuto regia Ester Tatangelo. Tutta la nostra vita facciamo meccanicamente ciò che non faremmo mai consapevolmente. P.D. Ouspensky

Appunti di regia.
Amleto e Pinocchio sono due figure divenute patrimonio dell'immaginario collettivo legate in qualche modo al percorso della crescita e della consapevolezza di Sé. Entrambi i personaggi si confrontano con il tema dell'evoluzione piuttosto che quello della rivoluzione. Sono i protagonisti di due favole, di due viaggi attraverso il mondo conosciuto alla ricerca di una diversa prospettiva che liberi dalle catene della meccanicità. Di Pinocchio si conosce la genesi, ma anche la vicenda di Amleto deriva da una favola.

La storia di Amleto, principe di Danimarca, resa famosa dal genio di Shakespeare, esisteva già nel mito, narrata nei libri III e IV del “Gesta Danorum” di Saxo Grammaticus. La figura del principe, nella favola di Saxo si presenta in tutta la sua schiettezza; Amlodi ha il carattere dello sciocco, dello stolto, dello scemo del villaggio, figura chiave in molte tradizioni fiabesche. “ (...Amleth…) “... quando gli ingiunsero di montare a cavallo, vi si sedette a bella posta in modo tale da dare la schiena al collo della bestia e avere il viso rivolto dall'altra parte, verso la coda, intorno alla quale incominciò a passare le redini come se avesse l'intenzione di frenare da quel lato l'andatura tumultuosa del cavallo … il destriero che galoppava senza redini con il cavaliere che ne dirigeva la coda era ben ridicolo a vedersi.”
Saxo Grammaticus

A chi ha familiarità con il mondo delle favole appare chiaro il valore simbolico delle azioni del folle; l'antieroe cavalca il mondo al contrario per dimostrarne la demenza e per rimettere nei cardini il destino umano.

Nella versione presentata da Shakespeare, pur essendo forte il contesto psicologico, resta intatta la natura simbolica della vicenda. Amleto entra in contatto con l'altro da se', che lo costringerà a vedere ciò che non appare evidente ad occhio umano, e lo condurrà ad un conflitto con il mondo circostante alla ricerca di una vendetta da compiere con giusta azione, celata da una follia che a tratti è dominata e a tratti domina il protagonista. “Ricordati di me!” Ripete il re Amleto fantasma ad Amleto principe in carne ed ossa, ed è una richiesta ancora attuale quella di conciliare le azioni del quotidiano con la consapevolezza di vivere in una dimensione concretamente misteriosa.

Anche Pinocchio ha un padre che lo insegue e prima di mettersi lui alla ricerca del padre, ormai perduto, deve compiere quelle azioni che lo rendano consapevole di essere un pezzo di legno di modesta natura, e che il solo desiderio di diventare un uomo reale non basta. Pinocchio insegue la libertà tradendo il padre. Egli, pur essendo nato libero, deve attraversare e sublimare la materia, integrarla, e liberarla.

Amleto viaggia verso il cielo, Pinocchio verso l'incarnazione, ma la meta è la stessa. Due favole iniziatiche che nel nostro spettacolo tentiamo di far convergere, incontrare, sorretti dalla incoscienza delle immagini e fidandoci delle intuizioni visive e di senso. Lo spettacolo vuole raccontare il dialogo tra la materia e i sogni. La favola incarnata è l'intenzione poetica del nostro progetto.

La Regia.
Un grande letto al centro di una stanza. Poi una poltrona, qualche sedia e un servo muto, detto anche uomo morto. Una lamiera specchio sul fondo riflette la stanza e deforma figure e oggetti. In fondo alla sala, alle spalle del pubblico, un'altra lamiera specchio. E' questo l'ambiente, essenziale, in cui ho sollecitato l'azione. E' la stanza in cui Amleto sogna di essere Pinocchio e viceversa. Ho voluto intendere la vicenda del principe di Danimarca come una vicenda privata, che si compone tra mura domestiche.

Tra quelle mura, dopo la morte del padre, tutto sembra essere cambiato e un luogo conosciuto diventa sconosciuto. I ricordi assumono la consistenza delle ombre e tengono prigioniero il giovane principe che fatica ad essere re, finché non deciderà di incontrare il proprio fantasma, il proprio mito, per smettere di essere un uomo meccanico, di legno, e incarnare infine il proprio destino. Se questo destino è quello di rimettere il mondo nei suoi cardini, allora il nostro principe deve necessariamente compiere un viaggio nei propri paesaggi interiori, nel proprio sogno-incubo. Tra lenzuola disfatte, ombre e riflessi, i personaggi di Shakespeare somigliano a quelli di Collodi, camminano sul filo sfidando gli equilibri della logica sorretti da una coerenza che vive tra il sogno e la realtà. La questione del fantasma non è più un evento che accade al di fuori di sé, e non riguarda il solo Amleto- Pinocchio che non riesce a crescere, ma tutti i personaggi della commedia-dramma devono sfidare il proprio fantasma per riconoscersi almeno nella traccia del loro riflesso.
Fortunato Cerlino

Dal 29 aprile al 5 maggio alla Casa delle Culture di Roma

Io non conosco sembra

da Hamlet di William Shakespeare e Pinocchio di Carlo Collodi

Regia e drammaturgia Fortunato Cerlino. Con Roberto Cardone, Leonardo Gambardella, Luchino Giordana, Antonio Lanera, Valentina Valsania, Massimo Zordan, aiuto regia Ester Tatangelo

Core trainer Andrea Calbucci, traduzione Valentina Rapetti, spazio scenico Fortunato Cerlino, musiche dal vivo Roberto Cardone. Repertorio luci Gianluca Cappelletti, costumi e realizzazione scene Susanna Proietti, direttore di scena e fonica Ester Tatangelo.

CASA DELLE CULTURE DI ROMA
VIA SAN CRISOGONO 45 – 06.58333253 06.58157182 casadelleculture@interfree.it www.casadelleculture.net
botteghino aperto per prenotazioni telefoniche nei giorni di spettacolo dalle 18,30 la domenica dalle 16,30 botteghinocasaculture@interfree.i t
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ingresso €14 - ridotto €10 - gruppi (almeno 5 persone su prenotazione) € 8 - studenti € 5 tutte le convenzioni sono visibili sul nostro sito