FIAT chiude Imola

Uno dei poli industriali Fiat,  quello di Imola, da sempre ritenuto in sviluppo è in crisi da un anno ed ha in cantiere centinaia di auto invendute. La manifestazione a Roma dello scorso martedì 7 luglio in concomitanza con le proteste contro il G8, per le trattative con il Governo tramite il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scagliola  non ha dato risultati. Ci si aspetta qualcosa dalle tavole delle trattative del 16 luglio. (L.B.)

Comunicato ufficiale CUSL Imola

Cnh Imola, dalla Regione Emilia Romagna forte impegno in vista dell’incontro del 16 Luglio. Nella tarda mattinata del 10 luglio si è svolto presso la Regione Emilia Romagna il programmato incontro di coordinamento per il Gruppo Fiat in regione. Nel corso della riunione il Presidente Vasco Errani ha condiviso con le Organizzazioni Sindacali l’esortazione ad evitare di cadere in facili illusioni relative a soluzioni per lo stabilimento imolese, prima di avere fatto fare a Fiat un passo indietro sulla sua decisione di chiusura.

In sostanza da parte della Regione si ribadisce che il tavolo del 16 Luglio a Roma con i vertici Fiat e il Governo sarà fondamentale per capire i margini di rivendicazione nei confronti dell’azienda. Vasco Errani infine si è attivato garantendo il suo massimo impegno e sostegno in quella sede per le giuste cause dei sindacati e dei lavoratori imolesi.

"Come Cisl Imola - commenta Danilo Francesconi Segretario Generale della Cisl Imolese – continuiamo a ritenere che il Gruppo Fiat abbia tutti i requisiti per proporre un piano industriale alternativo a quello di chiusura, per questo ribadiamo la nostra indisponibilità a trattare un’ipotesi di questo tipo".

"Un passo indietro da parte della Fiat - precisa Marzia Montebugnoli Segretario della Fim Cisl Imola – è il presupposto di partenza per la trattativa, per questo tutte le iniziative di mobilitazione dei lavoratori continueranno anche nei giorni a venire e ulteriori ne verranno decise in un assemblea di oggi pomeriggio".