Ionesco alla Casa dele Culture in promozione per i lettori di Gothic Network

“Delirio a Due” dall'11 al 21 aprile alla Casa delle Culture di Roma, liberamente tradotto da Pina Catanzariti, capolavoro comico emblema del teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco è la denuncia della chiusura e dell’incomunicabilità tra i due amanti Marco Carlaccini “lui” e Patrizia D’Orsi “lei” i quali, circondati dai tremori delle granate e dai rumori degli spari, sono presi dai loro miseri individualismi apparentemente insensibili alla morte che li circonda. In promozione per i lettori di Gothic Network a prezzo ridotto.

Da anni impegnati ad umiliarsi, ad insultarsi reciprocamente,  chiusi in un gretto egoismo non risparmiano né loro stessi né il feroce contorno che sembra scivolare loro addosso: senza tregua, senza sosta, senza possibilità di scampo, in un gioco al massacro senza esclusione di colpi.

La comica e avvilente stupidità degli esseri umani, impastoiati dalle loro annebbianti abitudini, sottolineata da Ionesco è restituita, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione, dalla regia di Marcello Cava, dall’interpretazione degli attori, con la  colonna sonora  di Andrea Petricca e  video audio luci di Giuseppe Romanelli dall’ 11 al 21 Aprile 2013 alla Casa delle Culture Di Roma

Un uomo e una donna vivono chiusi dentro una casa mentre fuori il mondo muore.
A cinquanta anni dalla sua pubblicazione una messinscena sperimentale del testo di Ionesco, tradotto e adattato da Pina Catanzariti: una coppia (Patrizia d’Orsi e Marco Carlaccini) si logora nel delirio dell’abitudine quotidiana, chiusa nel solipsismo del vivere “privato” mentre “fuori” l’umanità (società-mondo) marcia inesorabile verso l’autodistruzione…..
Un lavoro sperimentale su due personaggi-simbolo dell’Uomo-Donna del Novecento di Ionesco, in un contesto di audio, luci e video pensato come installazione scenica da Giuseppe Romanelli, con la colonna sonora di Andrea Petricca, per la regia di Marcello Cava.

Mia madre non poteva mai staccarmi dal teatrino delle marionette, nei giardini del Luxembourg. Avrei potuto restare lì, affascinato, per giornate intere. Eppure non ridevo. Lo spettacolo delle marionette mi ipnotizzava con la visione di quei pupazzi che parlavano, si muovevano, si bastonavano. Ciò che vedevo era il mondo stesso insolito, inverosimile, ma più vero che il vero, riprodotto in una forma estremamente semplificata e caricaturale, quasi per sottolinearne la grottesca e brutale verità.
Portare un messaggio agli uomini, voler dirigere il corso del mondo, o volerlo salvare è compito dei fondatori di religioni, dei moralisti o degli uomini politici….. Un’opera d’arte soltanto ideologica, e null’altro, sarebbe inutile, inferiore alla dottrina cui fa appello….

Nessuna società ha mai potuto abolire la tristezza umana, nessun sistema politico ci libererà dal dolore della vita, dalla paura di morire, dalla sete di assoluto. La condizione umana prevale sulla condizione sociale, non viceversa.
Io invece voglio far apparire sulla scena una tartaruga, trasformarla in un cavallo da corsa, poi far sì che quest’ultimo diventi un cappello, una canzone, un corazziere, un’acqua di sorgente. In teatro si può osare tutto sebbene ora sia il luogo in cui si osa il meno possibile…… Io mi sono proposto, per parte mia, di non riconoscere altre leggi che quelle della mia immaginazione; e poiché l’immaginazione ha delle leggi, ciò è una nuova prova che, in fine dei conti, non è arbitraria.
Da Eugène Ionesco: Note e contronote, Torino 1965

Ognuno è isolato nel suo mondo privato, e il parlare non garantisce la possibilità di comunicare.
Da Tullio De Mauro: Introduzione alla semantica, La Terza 1965, p.60

Casa delle Culture di Roma
11/21 aprile 2013
Alyax soc. coop. « Progetto Ionesco 2013 «  La Barraca soc. coop.
DELIRIO A DUE
di Eugene Ionesco
traduzione di Pina Catanzariti
regia Marcello Cava
Lui Marco Carlaccini
Lei Patrizia D'Orsi
colonna sonora Andrea Petricca
video audio e luci Giuseppe Romanelli
www.alyax.eu

In promozione per i lettori di Gothic Network biglietto a euro 8 invece di 15

Casa delle Culture - Roma, v. San Crisogono 45 – 0658333253