Ramin Bahrami alla IUC

Il 12 novembre alle 17.30 la IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti presenta nell'Aula Magna della Sapienza il pianista Ramin Bahrami, attualmente uno degli interpreti di Bach più apprezzati in campo internazionale.

La critica tedesca lo ha definito “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…” (Leipziger Volkszeitung). Nato a Teheran trentacinque anni fa da padre di origini tedesche e iraniane e da madre per metà russa e per metà turca, Bahrami ha dovuto lasciare l'Iran giovanissimo, poiché la sua famiglia era perseguitata dal regime e suo padre è morto in carcere in circostanze non chiarite, probabilmente assassinato. Bahrami afferma che nei momenti difficili la musica di Bach gli ha salvato la vita, facendogli superare la tentazione del suicidio. 

La prima tappa del suo esilio è stata l'Italia. Si è diplomato al Conservatorio di Milano, quindi si è perfezionato all'Accademia Pianistica di Imola e alla Hochschule di Stoccarda. La sua carriera concertistica è iniziata in Italia e si è rapidamente estesa a tutto il mondo, da Londra e Parigi al Festival del Pianoforte di Pechino. La sua fama ha oltrepassato abbondantemente i confini del mondo della classica, come dimostra anche la sua partecipazione il 27 marzo di quest'anno a "Che tempo che fa" su Rai3, ospite di Fabio Fazio.

Nel suo concerto alla Sapienza eseguirà ovviamente Johann Sebastian Bach, alternandolo al suo grande contemporaneo italiano Domenico Scarlatti. Un programma scelto da Bahrami per dimostrare l'influsso della musica dei paesi latini sul Kantor di Lipsia, da lui eseguito sempre con fantasia, passione e sensualità, liberandolo dalla seriosità e rigidità delle interpretazioni tradizionali. Questa visione di Bach è condivisa da altri interpreti, come Jordi Savall e Rinaldo Alessandrini (entrambi eseguito recentemente la sua musica alla IUC) e sta modificando la vecchia immagine di Bach "parruccone".   

Di Domenico Scarlatti Bahrami ha scelto cinque Sonate, in cui brilla la fantasia inesauribile del compositore napoletano e nelle cui melodie, ritmi e armonie si possono riconoscere gli echi della musica popolare dell'Italia, del Portogallo e della Spagna, i tre paesi dove si svolse la sua attività. Di Bach ha messo in programma due Suites, una intitolata "francese" e l'altra "inglese", ma in realtà permeate entrambe dal gusto musicale francese e dalla passione per la danza che dalla Francia aveva invaso la Germania e l'intera Europa. E in conclusione ha messo altre due composizioni del grande Johann Sebastian, l'Aria variata alla maniera italiana e il Concerto italiano, che fin dal titolo rivelano l'ammirazione per la musica italiana e il desiderio di assorbirne lo stile. 

Istituzione Universitaria dei Concerti
Sabato 12 novembre ore 17.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma - Piazzale Aldo Moro 5

Ramin Bahrami pianoforte

D. Scarlatti    Aria in re minore K 32
            Sonata in sol maggiore K 289
J.S. Bach             Suite francese n. 5 in sol maggiore BWV 816
D. Scarlatti     Sonata in re maggiore K 282
J.S.Bach             Suite inglese n. 2 in la minore BWV 807
D. Scarlatti    Sonata in fa diesis maggiore K 319
            Sonata in re maggiore K 278
            Sonata in do maggiore K 159
J.S.Bach            Aria variata alla maniera italiana BWV 989
            Concerto Italiano BWV 971

BIGLIETTI:    Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
    Giovani (under 30): 8 euro
    Bambini (under 14): 4 euro

INFO per il pubblico:    06 3610051-2 | www.concertiiuc.it
                                     botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it