Roma. Università di Tor Vergata. Omaggio a Calvino

Nel centenario dalla nascita di Italo Calvino, la stagione concertistica di Roma Sinfonietta propone mercoledì 29 novembre alle 18 (Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) tre nuove composizioni ispirate a testi estratti dal romanzo Palomar dello scrittore: gli autori sono Giovanni Costantini, Riccardo Santoboni e Giorgio Nottoli.

Questi tre brani musicali, che coinvolgono elettronica ed esecutori dal vivo (violino, clarinetto e percussioni), sono interlacciate con la lettura dei testi di Calvino - selezionati da Donatella Orecchia e Tancredi Gusman e letti dall’attore Francesco Trifilio - e sono ad essi intimamente connessi nei climi espressivi evocati. La regia del suono è di Federico Scalas.

La prima composizione in programma è Lettura di un’onda di Giovanni Costantini, che ripercorre il testo omonimo tratto da Palomar di Calvino, presentando all’ascoltatore due protagonisti: da un lato l’onda del mare, raccontata nelle sue varie forme, a partire dall’incedere maestoso della massa d’acqua di un oceano per poi lasciare il posto alla voce dei piccoli flutti che risuonano a riva fra le cavità degli scogli; dall’altro il suono dello strumento acustico, sia dal vivo che elaborato in chiave elettronica, a rappresentare l’uomo (Palomar) con le sue riflessioni, i suoi dubbi e le sue speranze.

Segue La superficie delle cose di Riccardo Santoboni, che mette in luce alcuni altri suggerimenti del testo di Calvino: la città vista dalla prospettiva di un uccello diventa un insieme di fasce sonore brulicanti, dove talvolta emergono figure e monoliti che si stagliano nel panorama sonoro analogamente ad antenne, tralicci e palazzi; superfici embricate diventano linee contrappuntistiche; spazi pieni e vuoti vengono articolati in cascate di eventi ed  improvvise rarefazioni.  Come sentenzia Palomar, "la superficie delle cose è inesauribile… e non permette di cercare quello che c'è sotto”.

Il terzo brano è Il mondo ascolta il mondo di Giorgio Nottoli. Qui tutto ciò che nel testo originale è relativo alla vista diviene relativo all’udito, come per il titolo, che trasforma l’originale “Il mondo guarda il mondo” in “Il mondo ascolta il mondo”. In luogo dei quattro oggetti nominati da Calvino all’inizio del capitolo prescelto - un muro di pietre, un guscio di conchiglia, una foglia, una teiera - vi sono i suoni di onde del mare, di voli e canti d’uccelli, di un giardino e di uno strumento elettronico, come se Palomar fosse cieco e percepisse il mondo solamente con le orecchie.

Oltre a questo triplice omaggio a Italo Calvino, il concerto presenta 4 Pop Songs di Marcello Panni. Sono quattro celeberrimi brani d’opera in una trascrizione di Panni per soli strumenti: "Lascia ch'io pianga" dal Rinaldo di Haendel, "Cruda sorte" dall’Italiana in Algeri di Rossini, “Di quella pira” dal Trovatore di Verdi e "Méditation” dalla Thaïs di Massenet. È una reinterpretazione nuova e allo stesso tempo fedele, che, valorizzando i caratteri propri di queste musiche, le presenta in una veste moderna e ancor più coinvolgente. Un'operazione garantita dal nome dell'autore di queste elaborazioni, Marcello Panni, uno dei musicisti italiani di oggi più colti e raffinati e allo stesso tempo più interessati alle forme di musica autenticamente popolari. Romano, compositore e direttore d'orchestra, Panni ha visto le sue opere rappresentate in prima assoluta al Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Bonn, Opera di Brema, Teatro San Carlo di Napoli e poi riprese in numerose altri teatri. A eseguire i suoi Pop Songs sono l’Ensemble Roma Sinfonietta e il direttore Fabio Maestri, particolarmente apprezzato come interprete della musica dei nostri giorni. 


Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti
I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta (telefonicamente 06 3236104 – per email: romasinfonietta@libero.it o presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.