Slum Symphony su Rai Tre. Dai Barrì del Venezuela ai podi del mondo

Slum Sypmphony è un crescendo come dice il titolo, di voci, di suoni, di corpi piccoli che imbracciando uno strumento musicale diventano grandi e aldilà di sé stessi, delle loro case, dei loro barrì (i quartieri poveri dai quali provengono) del Venezuela. Con la conduzione della familiare Raffaella Carrà e soprattutto grazie alla vivacità di tanti bambini e ragazzi in sala, sabato 11 dicembre 2010 alle 21.30 RAI Tre ospiterà il video-documentario di Cristiano Barbarossa sulle Orchestre Giovanili ed Infantili del Venezuela, quelle che con la musica hanno dato una possibilità a chi non l’aveva.

Un’orchestra simile sta nascendo anche in Italia ed il progetto di Sanitaensemble a Napoli, sostenuto da Federculture come questo evento, è il sintomo che la funzione della musica non si ferma ad un apparato di conoscenza tecnica ed interpretativa ma è ontologicamente pregnante ed ha un ritorno pedagogico-sociale. Insieme a loro Claudio Abbado che, chiamato dal grande nume tutelare ed ideatore, José Antonio Abreu, che con questo metodo è riuscito a salvare 300.000 giovani e bambini dalla strada, dal fallimento, dalla violenza dal 2000 fino ad oggi, si è prestato commuovendosi di fronte alle loro straordinarie capacità e adottando la piccola e dotata vioolinista Angelica per una tournnée tra Spagna e Italia.

Nel 2000 le orchestre giovanili ed infantili del Venezuela erano 125.000: sono più che raddoppiate in dieci anni con un estremo successo e sotto la guida multipla di insegnanti che si sono trasformate in madri, guide, maestre di vita prima che di musica. La musica è gioia e lo si impara da piccoli come conferma con la sua presentazione Raffaella Carrà: “io ascolto musica classica dall’età di tre anni e tutti dovrebbero iniziare da piccoli: perché quando si inizia da piccoli non si smette più. E per fortuna oggi la musica classica con la sua magia non è più riservata ad un élite ma è per tutti.” Scrosci di applausi soprattutto dalle file dei più piccoli che a volte imitavano il direttore d’Orchestra che ha diretto la JuniOrchestra di Santa Cecilia mentre suonava l’ouverture dall’Egmont di Beethoven. Tra questi giovani dotati il piccolo napoletano Raffaele Marfella al clarinetto, da poco adottato dall’Orchestra nel suo organico, ed il grande (del 1988, si fa per dire ma rispetto agli altri sì) violoncellista venezuelano Jonathan Gabriel Guzmàn Fariàs, uno dei protagonisti vincenti del film.

Grazie al direttore di RAI Tre Paolo Ruffini, al Presidente di Santa Cecilia Bruno Cagli, al regista Cristiano Barbarossa che per cinque anni ha seguito le orchestre (e si è anche sposato nel frattempo), a Piero Angela, a Federculture, si è portato a conoscenza il vero “vivo” della musica, nelle parole di Ruffini: “il futuro che si costruisce nel presente e la musica insegna che le cose si possono fare ed insieme.”

Livia Bidoli - 10 dicembre 2010

A Slum Symphony Allegro Crescendo un film di Cristiano Barbarossa
Prodotto da Verve Media Company s.r.l.
RAI Tre sabato 11 dicembre 2010 ore 21.30
 

 

Una nota di merito ad un altro progetto affine, quello dell’Ochestra Internazionale per la Pace organizzato dall’Associazione Pequenas Huellas (Piccole impronte): un progetto nato nel 2004 all' Havana (Cuba) da un'idea di Sabina Colonna Preti (musicista) e di sua figlia Margherita. Nel 2009 è approdato a Torino nell’Auditorium RAI per un Concerto in memoria dei Desaparecidos con 70 elementi tra gli 8 ed i 18 anni.