34° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Tra concerti e diletti Il Barbiere di Paisiello

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Il Barbiere di Siviglia

Il 34°Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, ideato dal nuovo direttore artistico Detlev Glanert, è rimasto fedele alla concezione di far lavorare insieme professionisti affermati ad allievi e dilettanti datagli dal suo fondatore Hans Werner Henze.

Dilettante, cioè colui che per suo piacere si diletta nel praticare una o più arti diverse, ha assunto nella nostra usuale pratica linguistica una connotazione negativa, dispregiativa, che in altri stati come la Germania non ha. Questo atteggiamento spocchioso, frutto di un intellettualismo tanto snob quanto sterile, ha avuto come nefasta conseguenza di allontanare le persone dalla conoscenza e dalla pratica delle arti.

Il 34° Cantiere Internazionale d'Arte si è inaugurato nel tardo pomeriggio del 18 luglio con una grande festa popolare con le Bande di dilettanti appunto, dei comuni di Montepulciano, Chianciano, Sarteano e S.Quirico, che si sono esibite sfilando per le strade di Montepulciano. La sera alle 21,30 il Concerto Sinfonico inaugurale è stato diretto da Roland Böer con l’orchestra del Royal College of Music di Manchester, che permette ai giovani musicisti di partecipare a progetti di formazione professionale.

Il programma comprendeva due brani di Giuseppe Verdi: la sinfonia della Luisa Miller e i ballabili dell’atto III del Macbeth che, nonostante appartengano alla successiva versione di Parigi (Théâtre Lyrique, 19 aprile 1865; la precedente è del 1847 a Firenze), che è quella che viene normalmente rappresentata e siano perfettamente inseriti nell’azione, vengono inesorabilmente tagliati. Questi due brani nella prima parte incorniciavano Quattro interludi da il Giovane Lord di Henze del 1964, seguiva poi la celeberrima Sinfonia n°4 di Pyotr Ilych Tchaikovsky.

Un programma molto vario, dunque, che i giovani hanno eseguito con disinvoltura, ci hanno colpito le prime parti soliste che si sono ben disimpegnate nel compito. Riguardo al direttore, Roland Böer, ha diretto dimostrandosi perfettamente a suo agio con autori e atmosfere così diversi e in sintonia con la giovane orchestra che lo ha assecondato con grande entusiasmo, lo stesso che anch’egli ha dimostrato durante l’esecuzione.

Il 19 luglio nel pomeriggio, abbiamo assistito al concerto da camera di sei violoncelli, dell’orchestra del Royal College of Music di Manchester, che si sono esibiti in formazione crescente dal solista fino a sei, mostrando di saper suonare bene nelle diverse formazioni, di essere molto affiatati e di divertirsi molto nell’eseguire i vari brani di Crumb,Telemann, Ilinski, Händel, Faurè e Bach. Il concerto si è svolto al Teatrino di S. Biagio, che è ubicato nella canonica della meravigliosa omonima chiesa, capolavoro rinascimentale di Antonio da Sangallo il Vecchio, il luogo, molto suggestivo con le sue volte e il pavimento in cotto, si è rivelato particolarmente adatto per i concerti da camera.

La sera debutto per l’opera buffa, prima del ciclo triennale ideato da Glanert, celeberrima di fama, ma poco eseguita, Il Barbiere di Siviglia, ovvero La Preoccupazione Inutile di Giovanni Paisiello, in quanto soppiantata di norma dalla versione di Rossini. Il libretto è tratto dall’omonimo testo teatrale, primo della trilogia di Pierre Augustin Caron de Beaumarchais, la prima rappresentazione avvenne nel 1782 al teatro dell’Ermitage alla corte di Caterina II di Russia. Il libretto è stato attribuito erroneamente a Giuseppe Petrosellini, ma è opera di un anonimo, probabilmente non italiano, il testo, infatti, è pieno di francesismi, ma poiché è Paisiello che ha scelto quali scene mettere in musica, è indicativo della sua impostazione drammaturgica, molto fedele all’originale francese.

L’Opera contiene brani musicali molto belli, che delineano con efficacia i caratteri dei personaggi e le situazioni teatrali come la malinconica aria di Rosina, che ne esplora i sentimenti; o quella analoga di Bartolo, innamorato geloso della ragazza. Di particolare efficacia anche l’aria della calunnia di Basilio e i pezzi di insieme, particolarmente quello degli starnuti, che Rossini non osò mettere in musica, per evitare il confronto, visto che l’impresario gli aveva imposto lo stesso libretto con poche varianti ammesse. La musica è strumentalmente ricca e non solo nei brani orchestrali, come la sinfonia e il temporale che precede lo scioglimento dell’intreccio, ma anche nell’accompagnamento delle arie, dove è presente anche il clarinetto, che allora era uno strumento nuovo.

Ricordiamo per il loro impegno Laura Catrani, Rosina, e Leonardo Nibbi, Bartolo. Belli i costumi di Cristina Aceti. Non riusciamo a comprendere perché sia diventato difficile ascoltare una sinfonia a sipario chiuso e senza il movimento scenico, che ostacola la concentrazione all’ascolto, sembra dettato da un horror vacui, che risulta incomprensibile in una persona, come la regista, che ha una preparazione musicale specifica. La direzione d’orchestra di Roland Böer è stata particolarmente efficace, nel guidare i giovani musicisti in tutti gli aspetti della partitura, esaltando la drammaturgia dell’opera, sia nelle scene buffe come in quelle più intime. Abbiamo diviso la nostra recensione in più parti, in quanto abbiamo avuto la fortuna di poter assistere a più spettacoli, degli altri parleremo nelle prossime recensioni.

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GN 19/20 5 agosto 4 settembre 2009
Scheda
Titolo completo: 

Sabato 18 luglio 2009
ore 19.00 S. Agnese (partenza della marcia)
ore 19.30 Piazza Grande
CONCERTO DELLE BANDE DELLA VALDICHIANA

ore 21.30 Piazza Grande
CONCERTO SINFONICO
Musiche di:
Verdi Ballabili dell'atto III del Macbeth
sinfonia da Luisa Miller
Henze Quattro Interludi da il giovane Lord (1964)
Tchaikowski Sinfonia n°4 op.36
Orchestra del Royal Northern College of Music Manchester
Direttore Roland Böer

ore 18.30 Teatrino di S. Biagio
MUSICA DA CAMERA “I Violoncelli”
solisti del Royal Northern College of Music Manchester
David Mc Cann, Paul Grennan, Ryan Madhok, Juan Lin, Julie Peat,Thomas Wilkes
Musiche di:
George Crumb Toccata dalla sonata per violoncello solo (1955)
Georg Philip Telemann Duo in canone da Sei Sonate canoniche
Alexander Ilinsky Berceuse per tre violoncelli
Georg Friederich Händel L'arrivo della regina di Saba per quattro violoncelli
Gabriel Fauré Pavana per cinque violoncelli
Johann Sebastian Bach Sanctus dalla Messa in si min.per sei violoncelli

ore 21.30 Teatro Poliziano
OPERA "Il Barbiere di Siviglia"
ovvero la precauzione inutile

dramma giocoso in due atti e quattro parti
libretto da Le barbier da Séville di Pirre Augustin caron de Beaumarchais (attribuito a Giuseppe Petrosellini - in realtà di Anonimo)
Musica di Giovanni Paisiello
Rosina Laura Catrani soprano
Bartolo Leonardo Nibbi basso
Il conte di Almaviva Gustavo Quaresma tenore
Don Basilio Gerard Lavalle basso
Figaro Giulio Alvise Caselli baritono
giovinetto / un alcade David Zacchigna tenore
Lo svegliato / un notaro Marco Calabrese basso
Pomona Matilde Ceroni
Orchestra del Royal Northern College of Music Manchester
Direttore Roland Böer
Scene Sergio Mariotti
Costumi Cristina Aceti
Regia Caterina Panti Liberovici