Rosetta Acerbi a Palazzo Rospigliosi. Il Nunc lacerante di luce pietrosa

Articolo di: 
Livia Bidoli
Rosetta Acerbi

La pittrice Rosetta Acerbi ha inaugurato una mostra il cui titolo, “Un viaggio misterioso” sogno e simbolo nella pittura, va affiancato subitaneamente alla musica, che il M.° Michele Greci ha impressionato dal vivo sulla sua chitarra modificata, Nunc (Ora, 1971)) del marito Goffredo Petrassi (1904-2003), dedicato proprio a lei. A Palazzo Rospigliosi di Zagarolo (Roma), dove Petrassi è nato, la mostra continua fino all’8 maggio 2010.

Chi si nasconde dietro gli enigmi dei volti di Rosetta Acerbi? Da L’Ambiguo (1995), passando per Il Ricordo (1970) fino a giungere alla metaforica substanziazione di Enigma (2009), la strada percorsa ed i territori esplorati condividono l’impressionismo per i tratti laceranti quanto i simbolisti per un innegabile gusto per il dubbio, la domanda, il quesito da porre a sé stessi mentre si osserva. Dipinti esploranti situazioni mentali, questi di Rosetta Acerbi, dove la fisicità mostra ed indica medusee memorie a volte soprannaturali. Un Mefistofele appena addotto in Il Tremendo (1995), una selva di capelli come La Notte (1995), dalla quale fuoriescono balle di luce pietrosa con al centro una pallottola nera, oppure l’angelo dalle ali nere che sorvola i tetti di La sirena sulla città. Tutte queste Presenze, come riassume il titolo della sezione, inoculano problematici lacerti di tempo e spazio navigati nel’altrove.

Strettamente legate alla musica queste opere, la musica che conosceva, ispirava, ascoltava nelle tremebonde notti d’incanto come nei paesaggi solari del giorno appena abbozzati nei suoi Fiori, per materiche sovrapposizioni di tinte mescolate a radi colori aranciati e gialli ocra che, finendo per tingersi di verde assomigliano a bianchi acini.

Una donna, Rosetta Acerbi, che ha saputo instillare gli Estri (1967), la musica per 15 esecutori dell’omonimo balletto che debuttò nel 1968 a Spoleto con Aurel Miloss. Nella Sala Sinopoli dell’Accademia di Santa Cecilia il 26 marzo abbiamo ascoltato forse la composizione più compiuta di Petrassi, il Quartetto per archi del 1958 in quattro movimenti dedicato a Guido Turchi. In questo Quartetto dalla struttura cerebrale e dialogante si individuano toni lugubri ricorrenti, specialmente nel primo movimento, che il Quartetto di Fiesole composto da Alina Company e Daniela Cammarano ai violini, Luca Guidi alla viola (dal 2008 ha sostituito il fondatore Pietro Scalvini) e Sandra Bacci al violoncello, interpretano con estrema accuratezza e vigorosità espressiva.

Le battute d’archetto – che ricordano da vicino quelle sul tamburo della chitarra del M.° Greci – interrompono il rincorrersi assiduo delle note inframmezzati da pizzicati à la Bartòk e sussurri che richiamano da vicino i lentissimi di Arvo Pärt. Una drammatica inquietudine, la stessa che riconosco nelle tele di Rosetta Acerbi, fa rabbrividire l’intento dialogico degli archi che riprendono una querelle agonica. Quattro linguaggi differenti – anche i due violini infatti mutano e non osservano il medesimo percorso e lo stesso tono – che solo nell’Adagio terminale acquistano una certa tinta pacata e lenta, in una composizione dalle frasi più lunghe, sebbene continui il ritorno sincopato.

A me sembra di rinvenire in questo Quartetto di Petrassi la stessa questua di L’ultima cena (1986) di Rosetta Acerbi: un quadro che ritrae non dodici ma tredici apostoli, con la Maddalena, la prima a sinistra, che osserva Cristo alzare il dito mentre si rivolge a lei, con la testa e con lo sguardo, quasi a dare le ultime indicazioni all’unica persona assolutamente affidabile tra tutti i partecipanti su uno sfondo rutilante.

Pubblicato in: 
GN11 Anno II 3 aprile 2010
Scheda
Titolo completo: 

Mostra  “Un viaggio misteriososogno e simbolo nella pittura
di  Rosetta  Acerbi
a cura di  Carlo Fabrizio Carli
Palazzo Rospigliosi – Zagarolo
6 marzo / 8 maggio 2010

Nunc di Goffredo Petrassi alla chitarra Michele Greci

Comune Città di Zagarolo
Istituzione  Palazzo Rospigliosi
“Maestri a Palazzo Rospigliosi”

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Quartetto di Fiesole 
Concerto di venerdì 26 marzo 2010

Webern Langsamer Satz
Petrassi Quartetto per archi
Schumann Quartetto op. 41 n. 3

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