libri

  • Andrea De Carlo
    Articolo di: 
    Luigi Milani

    Andrea De Carlo è un personaggio atipico nel nostro panorama letterario. Già, perché, oltre che autore di romanzi di grande successo come Treno di panna, Uccelli da gabbia e da voliera, Macno, Yucatan, Due di due, Tecniche di seduzione, Arcodamore, Uto, Di noi tre, Nel momento, Pura vita, I veri nomi, Giro di vento, Mare delle verità, è un rifinito chitarrista rock-blues.

  • Heberto Padilla
    Articolo di: 
    Gordiano Lupi

    Fuori dal gioco è  un libro che mi sembra così lontano e irreale, pare scritto in un’altra lingua, in un altro mondo, ma è il mio segno distintivo, la mia cifra artistica, quasi il mio onore. Non è un libro, è un simbolo di misteriosa lealtà fuori dal tempo, una serie di liriche che mi commuove rivedere dopo tanti anni. Sono contento che possano venire lette dai cubani di un’altra generazione”, scrive Heberto Padilla nel 1998, due anni prima di morire.
    Fuori dal gioco vince il Premio UNEAC, Julian Del Casal, 1968.

  • Heberto Padilla
    Articolo di: 
    Gordiano Lupi

    Fuori dal gioco è  un libro che mi sembra così lontano e irreale, pare scritto in un’altra lingua, in un altro mondo, ma è il mio segno distintivo, la mia cifra artistica, quasi il mio onore. Non è un libro, è un simbolo di misteriosa lealtà fuori dal tempo, una serie di liriche che mi commuove rivedere dopo tanti anni. Sono contento che possano venire lette dai cubani di un’altra generazione”, scrive Heberto Padilla nel 1998, due anni prima di morire.
    Fuori dal gioco vince il Premio UNEAC, Julian Del Casal, 1968.

  • Fotofonemi
    Articolo di: 
    Silvia Bove

    Un poeta come Vito Riviello, classe 1933, commenta in versi Fotofonemi l’opera visiva di Giuliana Laportella, fotografa che in precedenza ha lavorato nel cinema come scenografa e costumista, e nata a Roma nel 1975.

  • Otto e mezzo
    Articolo di: 
    Gordiano Lupi

    A un certo punto Guido decide che vuol fare un film dove accade di tutto, addirittura una pellicola che comincia con una nave spaziale su una rampa di lancio. Basta con le storie dove non succede niente!

  • Otto e mezzo
    Articolo di: 
    Gordiano Lupi

    Otto e mezzo (1963) di Federico Fellini è considerato uno dei più grandi film della storia del cinema, è stato inserito dalla rivista inglese Sight & Sound al nono posto nella top ten, secondo la classifica redatta dai critici, e al terzo in quella stilata dai registi.

  • Klein. Shock Economy
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Questa Testata giornalistica ha aderito allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 12 dicembre 2008 e pubblica questa recensione come approfondimento e riflessione sulla recente crisi economica, le sue conseguenze, e soprattutto la sua natura.

                                           Livia Bidoli, Direttore Responsabile ed Editoriale

  • Žižek. L'eresia del Cristianesimo
    Articolo di: 
    Francesco Toto

    Il cuore perverso del cristianesimo, l'ultimo libro pubblicato da Meltemi del filosofo sloveno Slavoj Žižek, almeno ad un primo sguardo, pare risolversi in un infinito susseguirsi di smascheramenti e di ribaltamenti dialettici. I personaggi che ossessionano le pagine zizekiane non solo non sono quello che sembrano ma, più alla radice, non sono quello che sono.

  • Matrice e realtà
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    La silloge poetica di Livia Bidoli appare in un momento storico che ben si potrebbe definire “un’epoca della povertà”, per riprendere un’espressione di Friedrich Hölderlin, in cui gli dèi sono fuggiti e i poeti sono costretti a scrivere i loro versi in un mondo dominato dalla “ragione strumentale” di cui parlavano Adorno e Horkheimer nella Dialettica dell’illuminismo.

  • Matrice e realtà
    Articolo di: 
    Iago Roberto Sannino

    Matrice e realtà. Il viaggio di Livia Bìdoli inizia da questo titolo, che già da solo potrebbe costituire il verso di una poesia. Lo stampo, la base, l’humus sensitivo, il fuoco sacro… matrice. Il concreto, la direzionalità, i riferimenti, le regole… realtà. L’intero lavoro si equilibra tra questi due opposti.