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Impossibile trascorrere il Natale senza lo Schiaccianoci di Čajkovskij, e se ne vedono tanti quest'anno in giro per Roma a grandezza naturale nella versione classica tradizionale e gioiosamente natalizia. Il balletto presentato al Teatro Olimpico di Roma nell'ambito della stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, dal 7 al 10 dicembre, con le nuove invenzioni coreografiche a firma di Massimiliano Volpini, è una novità.

La storia di Dumas si arricchisce del panorama vittoriano inglese à la Dickens, con ragazzini della periferia povera e riletta dall'attualità e con la partecipazione dei ragazzi della Urban K Company, con le azioni coreografiche a cura di Kevin Castillo.

Il Balletto di Roma ha una storia a sé e ha, proprio al Teatro Olimpico, presentato un'altra coreografia innovativa sull'altro capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Il lago dei cigni, ad ottobre, con la firma di Fabrizio Monteverde. Il coreografo Massimiliano Volpini collabora dal 2000 con Roberto Bolle preparando le sue serate di danza di respiro internazionale; e nel 2017 ha iniziato a collaborare con Valentina Carrasco per creare coreografie nelle opere liriche; da quest'anno dirige il Corpo di Ballo dell'Opera Nazionale di Zagabria.

Lo Schiaccianoci del Balletto di Roma ritrae una colorata periferia con dettagli che però provengono dagli stabili dell'Inghilterra vittoriana, con i mattoncini tra color ardesia e rossicci, ed anche postmoderni cappelli che ricordano tanto il fantascientifico mondo di Underground (1995) di Kusturica. Le scene e i costumi di Erika Carretta erano deliziosamente coordinati, creando un'atmosfera di semplice respiro natalizio, coi colori del verde abete e l'argento ed il bianco della neve; i costumi, coloratissimi, e a righe, erano un mix diseguale e alla moda.

In questa versione Clara è la ballerina Giulia Strambini, mentre lo Schiaccianoci/Fuggitivo è interpretato da Paolo Barbonaglia (Nicola Barbarossa, altro cast); Marcello Giovani è l'ipnotico Drosselmeyer; Francesco Moro è Fritz (Nicola Barbarossa, altro cast) e Alessio Di Traglia è Il re dei topi. Carola Puddu danza nel ruolo di Fata Confetto.

Le performance sono spettacolari e tutti i ballerini sono sia affiatati sia allineati durante i balli di insieme: la caratura vivace della coreografia è allegra e sprizza energia, oltreché originalità nei passi. Un balletto gioioso e che presenta il Natale per tutti, soprattutto per i bambini e gli adolescenti che apprezzeranno uno spettacolo che li vede protagonisti.

Le migliori performance sono state naturalmente della protagonista Giulia Strambini, che ci ha presentato una Clara frizzante e ricca di variazioni, insieme al partner Paolo Barbonaglia, con cui andava d'accordo cineticamente e per eleganza, una naiveté che ha richiamato molti applausi. Tra le danze, la più apprezzata è stata la Danza araba di Roberta De Simone, perfetta in ogni passo di una coreografia nuova e conturbante quanto la musica. Il ballo classico è tornato sul palco col tutù eburneo di Carola Puddu, sulle note della celesta.

Lo scontro tra le milizie dei topi guidate dal bravo Alessio Di Traglia e i ragazzi della periferia sono lo scontro tra forze oscure e quelle colorate degli adolescenti in crescita libera, che dalla loro hanno la spontaneità di potersi scegliere un avvenire.