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Asteroid City. La provincia americana diventa retrofuturista
Wes Anderson, insieme allo sceneggiatore e produttore Roman Coppola, ci fornisce, con Asteroid City, un singolare esperimetno di film commedia, con toni drammatici e ammiccamenti alla fantascienza retrofuturista.
Il film è interpretato da un cast corale che comprende Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Edward Norton, Adrien Brody, Liev Schreiber, Hope Davis, Steve Park, Rupert Friend, Maya Hawke, Steve Carell, Matt Dillon, Hong Chau, Willem Dafoe, Margot Robbie, Tony Revolori, Jake Ryan e Jeff Goldblum. La sua trama ha le caratteristiche di un metatesto, perché rappresenta contemporaneamente gli eventi di una convention di Junior Stargazer in una versione retrofuturistica (ossia relativa al modo in cui il futuro è stato immaginato nel passato) del 1955, messa in scena come un'opera teatrale, e la creazione dell'opera stessa. È un omaggio di Anderson alla memoria e alla mitologia popolare sugli extraterrestri e gli UFO: mitologia alimentata in prossimità dei siti di sperimentazione atomica durante il dopoguerra del XX secolo, nel deserto americano del Sud-Ovest.
Il progetto era stato annunciato per la prima volta nel settembre 2020, con Anderson che avrebbe dovuto curare la scrittura, la produzione e la regia, insieme a Jeremy Dawson dell'American Empirical Pictures e Steven Rales della Indian Paintbrush, e avrebbe dovuto essere incentrato su un "gruppo di adolescenti cervellotici". Le riprese si sono svolte in Spagna tra agosto e ottobre 2021, con il direttore della fotografia Robert D. Yeoman, ma originariamente erano previste a Roma. Per le riprese sono stati utilizzati diversi set a Chinchón, che ricordano un paesaggio desertico e una finta stazione ferroviaria. Nel processo di post-produzione ha trovato largo spazio la colonna sonora composta da Alexandre Desplat, con canzoni country & western affidate a una varietà di artisti.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale al 76° Festival di Cannes il 23 maggio 2023, dove ha concorso per la Palma d'Oro. Il film è stato distribuito in sale limitate negli Stati Uniti da Focus Features il 16 giugno 2023, per poi essere distribuito in sala una settimana dopo. Ha incassato oltre 39 milioni di dollari in tutto il mondo e ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica.
Ci troviamo subito immersi in una versione retrofuturistica degli anni Cinquanta, dove un conduttore televisivo ci introduce alla produzione televisiva di Asteroid City, un'opera teatrale attribuita al famoso drammaturgo Conrad Earp. L'opera ruota intorno a un convegno di astronomia giovanile in una città desertica fittizia che reca lo stesso nome dell'opera. Gli eventi dell'opera teatrale sono rappresentati in widescreen e a colori stilizzati, mentre lo speciale televisivo è visualizzato in bianco e nero in formato Academy.
Asteroid City, 1955. La città desertica degli Stati Uniti è così chiamata perché un meteorite vi si è abbattuto 5.000 anni fa, lasciando un enorme cratere. L'incipit è da tipica commedia americana: il fotoreporter di guerra Augie Steenbeck arriva in anticipo alla convention "Junior Stargazer" (che premia gli adolescenti inventori dei migliori progetti scientifici delle scuole superiori), insieme con Woodrow, il figlio intellettuale adolescente, e le tre figlie più piccole. La città è attraversata da una lunga autostrada nel deserto e da alcuni binari ferroviari dove il governo trasporta di tutto, dalle noci pecan alle testate nucleari. La sonnolenta cittadina ha 87 abitanti, una tavola calda con 12 tavoli e diversi distributori automatici. Quando l'auto di Augie si rompe, telefona al suocero Stanley per chiedergli aiuto. Stanley, che non ama il genero, lo convince a raccontare ai figli la recente morte della madre, che Augie ha tenuto celata. Augie e Woodrow incontrano poi Midge Campbell, un'attrice famosa ma stanca del mondo, e sua figlia Dinah, che, come Woodrow, sarà premiata alla convention. Augie e Midge, e Woodrow e Dinah, si innamorano gradualmente nel corso della commedia. Arrivano gli altri partecipanti alla convention: il generale a cinque stelle Grif Gibson, l'astronomo Dr. Hickenlooper, tre adolescenti premiati (Ricky, Clifford, Shelly) e i loro genitori (J.J., Roger e Sandy), un pullman di bambini delle scuole elementari accompagnati dalla giovane insegnante June Douglas e una banda di cowboy guidata dal cantante Montana. Un motel locale offre a tutti una sistemazione.
Gibson accoglie i partecipanti nel cratere di Asteroid City, dove gli adolescenti riceveranno i premi per le varie invenzioni. Improvvisamente, un UFO appare improvvisamente sopra il cratere; un alieno emerge e ruba un frammento del meteorite che ha creato il cratere. Augie fotografa l'alieno. Il Presidente e il Generale Gibson ordinano di mettere la città in quarantena militare e tutti vengono sottoposti a esami medici e psichiatrici: nessuno può entrare o uscire da Asteroid City finché il pericolo non è passato. Nel frattempo, sboccia una storia d'amore tra Montana e June, che assicura agli studenti che l'alieno è probabilmente pacifico. Nel frattempo, i premiati Stargazer usano l'attrezzatura del dottor Hickenlooper per cercare di contattare l'alieno. Utilizzando un telefono pubblico ricollegato, Ricky chiama il giornale della sua scuola per riferire i dettagli della quarantena e della copertura al mondo esterno.
La creazione dell'opera è intervallata dalla rappresentazione teatrale. Inizia quando l'attore Jones Hall incontra il drammaturgo Conrad Earp e gli suggerisce l'idea per il personaggio di Augie. Earp scrive la commedia con l'aiuto di una scuola di recitazione locale e recluta la maggior parte dei membri del cast, tra cui Mercedes Ford, un'attrice di temperamento ma di talento che interpreta Midge.
Il pubblico più esperto si accorge fin dall'inizio che si tratta di un tipico film di Wes Anderson, con le peculiari prospettive frontali della macchina da presa, le scenografie amorevolmente decorate fin nei minimi dettagli, gli strani personaggi e la narrazione alquanto contorta, che sfida quasi quella di David Lynch. Anche l'insieme quasi assurdo di attori famosi, alcuni dei quali appaiono in ruoli minori, è piacevolmente autoreferenziale e appartiene al suo tipico stile parodistico: si può quasi dire che Anderson abbia girato anche un film su sé stesso, sul suo metodo di lavoro, sulla sua visione del mondo. È incredibile come abbia coinvolto numerose star, che di solito interpretano ruoli di primo piano, ma che qui hanno recitato in ruoli marginali, con apparente piacere. I temi preferiti da Anderson della famiglia, della paternità, del lutto e dell'amore ritornano anche qui.
Del resto, l'ambientazione retrò nella sua accuratezza e nei suoi dettagli, con i suoi costumi stravaganti, il design di produzione grazioso e iperrealistico e le tinte sature, testimonia l'estro artistico di Anderson: la città sembra una sorta di Monument Valley fatta di cartapesta. In conclusione, il film ci sembra quasi un diorama postmoderno, che esplora e viviseziona il bisogno umano di organizzare, quantificare e controllare le nostre vite di fronte all'imprevisto e all'incerto, qui simbolizzato nella decisione della quarantena attuata dal generale Gibson, in una specie di parodia delle misure antipandemiche di recentissima memoria. Ma Asteroid City ci parla anche dell'ignoto in tutte le sue forme, della morte, della ricerca di Dio, del processo creativo artistico, dell'amore esuberante e dei misteri del cosmo.