Il Bruscello Poliziano 2012 guarda al futuro con Orfeo e Euridice

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Orfeo e Euridice

La Compagnia Popolare del Bruscello Poliziano ha presentato il 12 agosto 2012 (repliche 13,14 e 15) il nuovo Bruscello: Orfeo e Euridice; su libretto di Raffaele Giannetti, musica di Alessio Tiezzi, che l'ha anche diretta, e con la regia e le scene di Franco Romani, che è anche il direttore artistico della compagnia.

Il Bruscello Poliziano è la versione di Montepulciano di una forma di arte popolare diffusa in tutta la Toscana e prende il suo nome, Bruscello, dal ramoscello simbolico che veniva tenuto accanto al cantore che girava di aia in aia.  La forza del Bruscello Poliziano poggia sulle sue origini popolari, in quanto i partecipanti, protagonisti, coro e comparse, sono tutti dilettanti, l'ampia partecipazione dei cittadini di Montepulciano e la capacità di rinnovarsi senza tradire le radici più profonde di questa antica tradizione.

Questo nuovo titolo apre una nuova trilogia sul mito dell'amore, un tema proposto dal direttore artistico della compagnia e accolto con entusiasmo dalla  Compagnia Popolare del Bruscello; i titoli successivi saranno: Tristano e Isotta e Giulietta e Romeo. Franco Romani ha scelto il tema di questa nuova trilogia in quanto ritiene che l'amore sia la passione che domina l'intera vita. Il mito di Orfeo, che spinto dall'amore si spinge fino nell'Ade per ritrovare l'amata, è sicuramente un simbolo molto significativo.

Raffaele Giannetti ha dedicato molti anni allo studio del mito e in particolare alla versione teatrale di un suo illustre concittadino: La favola di Orfeo di Agnolo Poliziano. Tra i protagonisti del clima umanistico dell'epoca, il Poliziano, per la sua favola, si ispirò alle versioni di Virgilio e di Ovidio e a questa visione si è ispirato il librettista, che però ha aggiunto alcuni personaggi come Syrinx e Aracne e un finale a sorpresa, che si ispira alle diverse versioni sulla conclusione del mito, che ci giungono dall'antichità.

Giannetti si è anche ispirato alla tradizione di usare metri diversi per libretto, per dare più spazio all'ottava rima, che nel precedente Bruscello, Zelindo il garibaldino, era stata utilizzata  solo per la parte dello storico. In stretta collaborazione con il librettista, il musicista, Alessio Tiezzi, ha creato una musica originale e interessante che ha ben sottolineato le varie fasi della storia.

Nel primo atto, in cui l'ambientazione è pastorale, la musica ha un carattere popolare, mentre la musica degli atti successivi, ambientati nell'Ade e il tragico e fosco epilogo, seppure illuminato da un raggio di luce, si ispira a quella del '900. L'uso del declamato nel canto ha permesso una ottimale comprensione del testo: significativa e difficile la parte di Aracne, che commenta gli avvenimenti,  in cui abbiamo apprezzato Elisabetta Canapini, una nuova ottima interprete del Bruscello; abbiamo anche ascoltato echi del Syrinx di Debussy per la parte di Syrinx (Giorgia Dell'Erba).

La musica creata da Tiezzi ha convinto per la sua originalità e ha coinvolto il pubblico presente. La regia di Franco Romani ha interpretato al meglio il nuovo Bruscello sottolineando i passaggi cruciali del dramma. Ai protagonisti Marco Banini (Orfeo) e Irene Tofanini ( Euridice) si aggiungevano i bravi Stefano Bernardini (Plutone), sempre autorevole nella sua parte, e la convincente Proserpina di Chiara Protasi , la cui voce si irrobustisce nel tempo mantenendo morbidezza e colore. All'inossidabile e bravo Alessandro Zazzaretta, il cantastorie, nel ruolo dello storico, sempre accompagnato da due giovanissimi bruscellanti armati di lanterna e arboscello come nella tradizione più antica, si è cimentato, per la prima volta con successo, Marco Giannotti, il presidente della compagnia del Bruscello. Ai più esperti si sono affiancati nuovi bruscellanti; abbiamo già ricordato Elisabetta Canapini e Giorgia Dell'Erba, ricordiamo anche Giulio Benvenuti, il giullare, per la presenza scenica e il canto, che fanno ben sperare per l'avvenire del Bruscello.

L'importanza del ruolo svolto dall'Istituto di musica di Montepulciano non può essere trascurata nella preparazione di alcuni dei partecipanti, del resto anche Tiezzi è uno degli insegnanti e Luciano Garosi, che ne è il direttore, ha accompagnato il canto del cantastorie con la fisarmonica.

Oltre agli interpreti principali, ricordiamo che l'età dei bruscellanti va dai sei ai settanta anni, abbiamo apprezzato i  bravissimi e giovanissimi bruscellanti che hanno dato vita ad una deliziosa scenetta con coro. L'impegno e la passione messa da ogni singolo partecipante comprese le 100 comparse è la maggiore e più importante testimonianza di come il Bruscello sia più vivo che mai e guardi con fiducia al futuro.     

Pubblicato in: 
GN40 Anno IV 27 agosto 2012
Scheda
Titolo completo: 

Città di Montepulciano
Piazza grande
Agosto 2012

La Compagnia Popolare del Bruscello di Montepulciano
presenta

ORFEO E EURIDICE

dramma popolare in musica sotto forma
di Bruscello Poliziano
Libretto di Raffaele Giannetti
Musiche di Alessio Tiezzi
Direzione Artistica, Scenografia e Regia Franco Romani