Decca. Il fascino eterno del Brahms a quattro mani con il duo Schiavo-Marchegiani

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Decca Brahms

Un CD Decca dedicato ad una delle più celebri serie di composizioni per pianoforte a quattro mani: le Danze Ungheresi di Johannes Brahms nell'esecuzione, insieme ai Valzer op 39, del duo pianistico Marco Schiavo-Sergio Marchegiani.

Un CD estremanente piacevole che tuttavia per la scelta del repertorio non consente margini di rischio per la familiarità con queste composizioni anche da parte di un pubblico per il quale forse la musica classica non rappresenta una priorità nelle proprie playlist. Non è raro e non ci si deve stupire, ma piuttosto prendere ulteriormente atto della notorietà, che molti riconoscano alcune di queste danze senza sapere di cosa si tratti.

Per quanto riguarda gli ascoltatori più competenti e della mia generazione, il pensiero forse ritorna immediatamente a registrazioni del passato di celebri duo, su tutti i fratelli Kontarsky. Queste prime righe non devono però trarre in inganno suggerendo nostalgici ricordi: il duo Schiavo – Marchegiani supera brillantemente la prova proponendo una registrazione impeccabile e molto interessante.

L'ascolto di questo CD e la fama di queste composizioni nell'ampio e sotto multi punti di vista molto più raffinato catalogo brahmsiano suscitano alcune riflessioni. La prima è la constatazione di come anche nel XIX secolo la contaminazione della musica “colta” con modalità ritmiche ed armoniche più “popolari” e pertanto più familiari al pubblico, esattamente come avviene oggi, fosse garanzia di successo. Oggi una scelta del genere verrebbe  definita un'abile mossa di mercato per catturare più ascoltatori. Un'altra riflessione nasce dalla presa d'atto che in fondo questo sapore “ungherese”, in realtà zigano e basato su schemi armonici ben definiti, è ancora oggi piacevole ed ha mantenuto intatti un sapore ed uno stile inconfondibile.

Un Brahms quindi “popolare” e quasi “leggero” ? Anche se così fosse la raffinatezza della scrittura e l'abilità richiesta agli esecutori, sia dal punto individuale che nel fondere le quattro mani in un unico arto che spazia su tutta la tastiera rendono questi brani dei punti di riferimento per il repertorio a quattro mani.

Il duo Schiavo-Marchegiani riesce senza dubbio nell'intento e realizza le intenzioni del compositore (che, giova ricordare, utilizza anche temi di altri autori o del repertorio tradizionale popolare) con grande abilità e precisione. Abilità nel superare senza problemi gli ostacoli che una scrittura pur sempre brahmsiana può nascondere, precisione nel connotare con il giusto spirito le caratteristiche melodiche e ritmiche. Brahms stesso trascrisse alcune danze per orchestra ed altre furono trascritte da altri, fra i quali Dvorak. In questo caso l'esecuzione Schiavo-Marchegiani nel caso delle danze per le quali esiste anche una trascizione, anch'esse molto note al pubblico, evidenzia con grande efficacia lo spessore e la densità della struttura mettendo in luce e sottolineando le potenzialità della precisa scrittura dell'autore.

Analoghi risultati sono ottenuti con la serie dei Valzer op.9. Ciclo anch'esso atipico per l'autore, che destò già nei suoi contemporanei qualche perplessità per la scelta di una forma musicale che si faceva fatica ad associare ad un compositore come Brahms.

Tutti molto brevi, al massimo poco più di un minuto e mezzo, questi Valzer danno l'impressione, perfettamente suggerita in questo caso dall'esecuzione del duo Schiavo-Marchegiani, di brevi pennellate, quasi suggerimenti o intuizioni musicali da poter riutilizzare in maniera più estesa ed elaborata. Anche in questo ciclo compare il tocco e la firma inconfondibile dell'autore: il celeberrimo Valzer in la minore è quanto di più brahmsiano si possa chiedere nella modalità di esposizione del tema e della sua brevissima elaborazione in ritmo di terzina nella conclusione.

Pubblicato in: 
GN12 Anno XII 23 gennaio 2020
Scheda
Titolo completo: 

JOHANNES BRAHMS

Hungarian Dances Wol1
Waltzes op. 39

Marco Schiavo, pianoforte
Sergio Marchegiani, pianoforte

Hungarian Dances 1-21
Waltzes 1-16

CD DECCA 481 7812