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Xeroderma Pigmentosum o meglio XP come l'associazione che alcuni genitori di bambini affetti da una malattia rara per cui il sole ed altre lampade artificiali sono ustionanti (per loro è dannoso essere esposti a raggi ultravioletti) è il tema del film di Carlo Shalom Hintermann dal chiaro titolo The Dark Side of the Sun. Nella sezione L'Altro Cinema/Extra Documentari in Concorso, si avvale inoltre dell'animazione di Lorenzo Ceccotti (LRNZ), che costruisce col documentario sui bambini una delicata simbiosi.

Centrato sulle difficoltà di vita di questi bambini concretamente esposti ad eventuali tumori della pelle anche solo se non indossano la maschera e la tuta protettive durante una partita di baseball di notte, il film si illumina di tutte le luci colorate che fabbricano sentieri illuminati insieme agli uccelli notturni: ed è stato un gesto sensibile da parte del team del progetto regalare tutte le luci sviluppate appositamente per girare e per far giocare i bambini in notturna, che sono rimaste lì, nell'universo a parte di Camp Sundown (Craryville, Stato di New York).

Il gioco con la palla luminosa, come le ninfee galleggianti, Rachel, Kevin e Patrick e gli altri bambini, che nel film vengono trasportati d'improvviso nella foresta dove incontrano bau-bau del buio (il nostro uomo nero appunto) che si materializza come divoratore della luce, sarebbero anche stati adatti per la sezione di Alice nella Città, tranne per la serietà a volte eccessiva che ci fa notare quanti e quali controlli ed operazioni continue vengono sottoposti questi bimbi, anche cresciuti a volte, e che sperano in un futuro che forse non ci sarà (come per il caso di Kevin morto a 36 anni). Su tutto, languidamente sorvola la nenia dolce di Anthony & the Johnsons, dal titolo evocativo di “Your eyes close”, che intona: "quando (i loro occhi, N.d.R.) si apriranno darò vita al loro desiderio come in un campo di fiori" (They open/ And I spring up their wish/ Like a field of flowers)  Quelli che i bambini cercheranno sempre di aprire davanti alla luce nei loro sogni perfettamente riflessi nel cartone con cui accede il film al fantastico.