Filarmonica Romana. Inaugurazione col violoncello di Sol Gabetta

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Sol Gabetta e Nelson Goerner

Lo scorso giovedì 7 novembre la violoncellista Sol Gabetta con Nelson Goerner al pianoforte hanno dato avvio con grande successo alla Stagione n°199 dell'Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina. Insieme i due artisti hanno proposto un insolito programma basato sulle trascrizioni per violoncello e pianoforte di sonate create per violino e pianoforte del grande repertorio romantico.

Nell'intervista, che la Gabetta ha rilasciato a Matteo Camogliano per Quinte Parallele, l'artista ha affermato che: ”Il programma che porto in tour in Italia con Nelson Goerner per la prima volta è sicuramente qualcosa di insolito da trovare nei cartelloni delle stagioni cameristiche. Il repertorio per questa formazione è appunto abbastanza ampio, tuttavia spesso nella vita musicale si sente il bisogno di provare qualcosa di nuovo, per cui sono la curiosità e la voglia di sperimentare che hanno dato vita all'idea di affrontare un repertorio violinistico.” Sempre nella stessa intervista la violoncellista ha spiegato che da bambina aveva suonato il violino e che quindi ha sempre conservato l'amore per questo strumento e che a priori non è contraria alle trascrizioni, che spesso gli stessi compositori hanno creato. La trascrizione del primo brano la Sonatina n. 1 in re maggiore per violino e pianoforte op. 137 n. 1, D. 384 di Schubert è della stessa Sol Gabetta, che ha spiegato che dopo aver eseguito varie trascrizioni, che a suo avviso erano insoddisfacenti: “.. Ho notato che ancora necessitava (quella di Janos Starker) di qualcosa che la rendesse davvero violoncellistica, per cui ho deciso di lavorarci personalmente e sono molto contenta del risultato raggiunto."

Sonata per pianoforte con accompagnamento di violino così è indicato da Schubert sul manoscritto della prima Sonatina, che indicherebbe una concezione settecentesca del rapporto tra i due strumenti. La composizione è in tre movimenti ma manca il tradizionale Minuetto e, nonostante l'indicazione possa sembrare  antiquata, il rapporto tra i due strumenti non è così sbilanciato ma si sviluppa in un dialogo elegante, cantabile e luminoso. Il primo movimento Allegro molto ha una breve esposizione e uno sviluppo conciso, il cantabile Andante in la maggiore ha lo schema nella forma A - B - A in una forma simile a quella del Lied; il finale Allegro vivace è un Rondò breve e brillante.

La Sonata op. 78, scritta nel 1879 dopo il Concerto per violino e orchestra op. 77, appartiene alla maturità creativa ed è costruita interamente su motivi di due Lied per tenore dello stesso Brahms, il Regenlied (Canzone della pioggia),soprattutto, e il Nachklang (Eco), entrambi composti in omaggio a Clara Schumann. Nella Sonata il tema completo del Regenlied viene sviluppato solo  nell'Allegro finale, ma appare anche negli altri tempi, attraverso l'uso del variazione e secondo la concezione della costruzione ciclica praticati dal musicista. Il rapporto tra i due strumenti è valorizzato dal rapporto dialettico e si sviluppa privileggiando una elegiaca cantabilità dei due strumenti in accordo con la intima pensosità del brano. Nella trascrizione di Paul Klengel la tonalità è stata cambiata dal sol maggiore a re maggiore.

Ha concluso il concerto la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck, che fu ultimata il 28 settembre del 1886, anche se ne ne aveva accennato quasi trenta anni prima a Hans von Bülow, volendola dedicare a Cosima Liszt allora sposata con il celebre direttore. La composizione fu dedicata, come suo regalo di nozze, al famoso violinista Eugène Ysaÿe. La sonata è uno dei vertici compositivi di César Franck, tra gli ammiratori vi fu probabilmente Proust, molti, infatti, pensarono che nella Recherche du temps perdu la "petite phrase" della Sonata di Vinteuil alludesse a questa opera di Frack. La composizione intensamente romantica si sviluppa in una forma ciclica in cui il tema principale torna rielaborato nei quattro movimenti, ma gli ultimi due sono in una tonalità differente da quella di impianto. Il musicista aveva indicato in origine un andamento moderato per il primo tempo, ma, ascoltando Ysaÿe eseguirlo più velocemente, cambiò l'indicazione in Allegretto ben moderato. Il primo movimento è un tempo di sonata bitematico senza un vero e proprio sviluppo, il tema è esposto nella lunga frase melodica del violino, in cui c'è la cellula che tornerà ciclicamente nella sonata, mentre al pianoforte è affidato inl secondo tema. Nell'Allegro successivo la prima idea è riproposta nel canto romantico del pianoforte mentre con il secondo tema ritorna la cellula ciclica fondamentale. Nel terzo movimento Recitativo Fantasia - Ben moderato la cellula ciclica è affidata alternativamente ai due strumenti, ma al violino, con fantasia, nella sezione centrale viene proposto un nuovo motivo drammatico che si stempera nel pianissimo. Il quarto movimento, Allegro poco mosso, è articolato nella forma di un Rondò alla francese.

La sensazione nell'ascoltare  la sostituzione del violino con il violoncello è stata interessante, il suono più caldo e morbido dello strumento ha proposto un colore diverso ma fascinoso. L'armonioso rapporto tra i due musicisti ha dato un contributo decisivo alla riuscita dell'esecuzione, a cui si aggiunge la non comune perizia di Sol Gabetta di trarre dal suo strumento un canto luminoso con una innumerevole varietà di colori, che è in grado di sfumare secondando con grande sensibilità le diverse esigenze interpretative. Nelson Goerner ha dialogato in modo incisivo contribuendo al successo dell'esecuzione. Grandi appalusi hanno salutato la conclusione di ogni brano e alla fine del concerto, due artisti hanno generosamente donato due bis: di Chopin, Studio per pianoforte op. 25 n. 7 (trascrizione per violoncello e pianoforte di Glazunov) e di Sostakovich, Secondo movimento - Allegro - dalla Sonata per violoncello e pianoforte .

Pubblicato in: 
GN3 Anno XII 14 novembre 2019
Scheda
Titolo completo: 

ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
INAUGURAZIONE STAGIONE CONCERTISTICA 2019-20
Teatro Argentina

Giovedì 07 Novembre 2019 ore 21

Sol Gabetta violoncello
Nelson Goerner pianoforte

Franz Schubert (1797 - 1828)
Sonatina n. 1 in re maggiore per violino e pianoforte op. 137 n. 1, D. 384
trascrizione per violoncello e pianoforte di Sol Gabetta

Johannes Brahms (1833-1897)
Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte op. 78
trascrizione per violoncello e pianoforte in re maggiore di Paul Klengel
 
César Franck (1822 - 1890)
Sonata in la maggiore per violino e pianoforte
trascrizione per violoncello e pianoforte di Werner Thomas-Mifune