Giuseppe Rossi. La vocazione di Schumann

Articolo di: 
Livia Bidoli
Giuseppe Rossi

Dal Conservatorio di Santa Cecilia di Roma,agli studi con Aldo Ciccolini, Ivan Donchev e Maurizio Baglini, Giuseppe Rossi è approdato, dopo Beethoven e la Hammerklavier, a Robert Schumann con un labum intiolato, romanticamente, For a Beloved Listener. A Secret Lament, per le edizioni Dynamic.

Si evince immediatamente la vocazione di Robert per Clara, poichè il sentimento che li unì fu espresso dalla musica suonata e coniata da lui con lei, per lei, e sulle stesse tracce, musicali e non, si muove il Nostro.

Sulla tastiera di uno Steinway & Sons modello D denominato "Caravaggio" della Collezione Fabbrini, si dinamizzano le note dedicate "Ad Eleonora", come indica nel retro copertina il cd.

La prima traccia ha un segreto nesso con il cd precedente che sveliamo or ora: la Fantasia in Do maggiore op. 17, composta da Schumann nel 1836, è un anno di intensa crisi personale a causa dell'allontanamento forzato dall'amata Clara. Rivista nel 1838 e pubblicata nel 1839 da Breitkkopf & Härtel; la Fantasia fu concepita, originariamente, per lo scopo pratico di raccogliere denaro per la costruzione di un monumento a Bonn in onore di Beethoven. In particolare, in questa incisione, la terza traccia viene proposta con il finale, raramente eseguito, presente nel manoscritto originale schumanniano ed eliminato al momento della pubblicazione della partitura.

L’Albumblätter (Fogli d’album) op. 124 e il Canon über “An Alexis” sono le altre due tracce presenti sul cd. La prima è una raccolta pubblicata nel 1854 e nata dalla rielaborazione di brani pianistici risalenti ad anni precedenti. Le 20 brevi miniature sono un regalo tra onirico, scherzoso e financo drammatico alla piccola Marie, frutto del connubio amoroso sfociato nel matrimonio tra Clara e Robert. Composta nel 1841, la raccolta è celebre per la ninna nanna leggiadra del brano n. 16.

Canon über “An Alexis” racconta di uno Schumann giovane e naif, composta negli anni Trenta e pubblicata postuma nel 1858, ci riporta nostalgicamente a Bach, ed allora condividiamo le parole di Giuseppe Rossi su Schumann: "L'amore, che per lui è stato un insostenibile strazio, lo abbia infine sublimato in questa serie di piccoli pezzi, minori per
durata ma non per qualità affettiva, tutti caratterizzati da un sentimento di dolce
nostalgia
".

Una nota biografica sul pianista
Giuseppe Rossi ha studiato con Almerindo D’Amato ed Elisabetta Pacelli al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, diplomandosi con lode nel 2006. Ha poicontinuato gli studi con Aldo Ciccolini, Ivan Donchev e Maurizio Baglini. Nel 2012 si èdiplomato in Musica da Camera all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, perfezionandosi in seguito sotto la guida di Bruno Canino, Andrea Lucchesini e il Trio di Parma. Rossi ha suonato in sale prestigiose, quali il Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Torlonia (Roma), Teatro Bibiena (Mantova), Auditorium Giovanni Arvedi (Cremona), Palazzo Borromeo (Milano), e Médiathèque Centrale de Montpellier. La sua attività concertistica lo ha portato attraverso l’Europa, con concerti in Germania e Russia, dove si è esibito al Conservatorio Rachmaninov di Kaliningrad.
Ha partecipato a numerose interviste e programmi radiofonici, quali “Primo Movimento” e “Piazza Verdi” (RAI Radio Tre), e “La Recensione” (RSI Radio Svizzera Italiana). Il suo repertorio va da William Byrd alla musica contemporanea passando per artisti meno noti quali Alice Tegner e Charles Tournemire, e la sua ricerca musicale è focalizzata sulle figure di Beethoven e Schumann. Rossi ama inoltre dedicare parte della sua attività a nuove collaborazioni nel campo della musica da camera, e suona regolarmente con la violinista Alessandra Xanto nel “Duo Fenice” da loro fondato. Ha registrato per le label Da Vinci Classics e Dynamic.

Pubblicato in: 
GN9 Anno XVI 4 gennaio 2024
Scheda
Titolo completo: 

CD Novità

GIUSEPPE ROSSI
pianoforte

SCHUMANN. For a Beloved Listener. A Secret Lament

Nuovo impegno discografico per il pianista Giuseppe Rossi. Esce per Dynamic il cd

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