Madrid Teatro Real. Rusalka, la rinascita dalle acque

Articolo di: 
Livia Bidoli
Rusalka

Con la premiere del 12 novembre, il Teatro Real di Madrid ha riaperto ufficialmente con Rusalka, di Antonin Dvořák, in coproduzione con i teatri lirici di Dresda, Bologna, Barcellona e Valencia. Sarà in scena con il pubblico in sala, fino al 27 novembre. Il regista ha il nome altisonante di Christof Loy, che ha trasformato il regno acquatico delle ninfe in un teatro antico e immaginario dove Rusalka è una ballerina sfortunata. La bacchetta di Ivor Bolton guida l'Orchestra del Real ed i due cast.

I due cast sono di altissimo pregio e sono guidati dai soprani Asmik Grigorian e Olesya Golovneva nella parte di Rusalka e con Karita Mattila e Rebecca von Lipinski nella parte della Principessa straniera; altrettanto di pregio il cast maschile con Eric Cutler e David Butt Philip in quella del Principe. Le altre parti da evidenziare sono i bassi Maxim Kuzmin-Karavaev e Andreas Bauer Kanabas (Vodnik) e i mezzosoprani Katarina Dalayman e Okkavonder Damerau (Ježibaba).

Dieci sono le alzate di sipario tra 12 e 27 novembre del Teatro Real: la nuova produzione del Teatro Real, coprodotta con la Säschsische Staatsoper Dresden, il Teatro Comunale di Bologna, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona e il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia; in questi teatri sarà presentatoa l'opera dopo la prima a Madrid.
Rusalka ebbe la sua prima assoluta  Praga nel 1901, fu la penultima delle undici opere di Antonín Dvořák (1841-1904) ed è, senza dubbio, la più famosa di tutte.  

Il libretto, del poeta e drammaturgo Jaroslav Kvapil, si basa sulla leggenda mitteleuropea che ha ispirato il libro Undine (1811) di Friedrich de la MotteFouqué e la favola La Sirenetta (1837) di Hans Christian Andersen; è la storia di una ninfa delle acque che decide di abbandonare la sua vita acquatica, a qualsiasi prezzo, per seguire il principe che ama.

Tratta dalle leggende intorno alle sirene d’acque dolci, è imparentata anche con la leggenda di Melusine, Rusalka propone come sottofondo un’architettura musicale non solo narrativa - pensiamo alle Figlie del Reno della tetralogia dell’Anello ed ai Leitmotive che si annunciano già nel preludio - vicina a Wagner. Rivelando immediatamente, già nella presentazione, la matrice profondamente boema dell’opera, i temi si sviluppano fin dal preludio intorno a Vodnik, il padre acquatico di Rusalka, - , con i suoi lamenti sinceramente e affettuosamente paterni, ed intorno a cui compare il motivo del desiderio, che contraddistinguerà poi sia Rusalka sia il Principe, e la Principessa straniera - finendo per intessere l’intero dramma di lirismo, ivi compreso il Tristan-Akkord che si rinviene in varie parti dell'opera. Questa nota dissonante, che “graffia” e ferisce Rusalka ed in seguito il Principe, coinvolgendo poi tutti, dalle ondine alla zia Ježibaba, ha il suo contraltare nelle quattro note embrionali e motiviche provenienti dalla Seconda Sinfonia in si bemolle maggiore che l'autore ha composto giovanissimo nel 1865 (la Prima Sinfonia è andata purtroppo perduta), quando ancora annaspava come compositore. Il carattere struggente di tutta la musica, il gioco di intarsi tra cori e voci, la parte orchestrale che sincronicamente allaccia come nell'abbraccio dell'acqua, sono di una squisitezza rinvenibile solo nei capolavori. Coloro che non hanno mai ascoltato Rusalka (e ci sarebbe anche quella di Dargomyžskij di cui consiglio l'ascolto) ne rimangono abbagliati: il gioco di danze, ed il fluire della musica in un tutto unico senza soluzioni di continuità anche di fronte al silenzio della muta ninfa in territorio umano, affascinano profondamente anche i primi avventori dell'opera.

Dvořák ha infuso la Rusalka di quello spirito drammatico di cui si sentiva innervato in ogni sua e in ogni sua espressione musicale: non si può veramente affermare di conoscere questo compositore solo con le sinfonie ed i concerti, sebbene del livello altissimo della sua produzione operistica, poiché in quest'opera – più che anche nella precedente Il Diavolo e Caterina (1899) – propone noumenicamente sé stesso. Il connubio col librettista Kvapil, che gliela sottopose, è assoluto, quanto con il dedicatario della voce del Principe, suo primo interprete a Praga nel 1901, Bohumil Pták, che la cantò insieme a Růžena Maturová nella parte di Rusalka.

Il direttore di scena Christof Loy estende un ponte tra i due universi apparentemente inconciliabili di Rusalka, le acque e la terra ferma, scavando nei sentimenti, nelle passioni, nelle brame e nelle contraddizioni dei personaggi. In un'atmosfera fantasmatica, viaggiando dalla vita al palcoscenico, in uno spettacolo che è un profondo omaggio al mondo del teatro come territorio di catarsi e sublimazione delle emozioni.

Il regno acquatico - con Rusalka, il padre autoritario Vodník, l'astuta strega Ježibaba (trasformata in sua madre) e le ninfe, le sue sorelle - nasconde relazioni complesse e conflittuali tra i personaggi che, nella concezione di Loy, si trasformano in una strana e dimenticata famiglia teatrale dal glorioso passato. I loro membri, come spettri, esistono con i loro ricordi nostalgici, ma anche attraverso i loro sogni. E in questo spazio chiuso, decadente ed evocativo, concepito dallo scenografo Johannes Leiacker, con le luci di Bernd Purkrabek e i costumi di Ursula Renzenbrink, tutto si muove con il sogno di una ballerina zoppa innamorata che aspira a raggiungere il paradiso con le sue pantofole da ballo e il potere trasformante dell'amore.

Il Coro e l'Orquesta Titulares del Teatro Real interpretano per la prima volta quest'opera, che torna sul palcoscenico del Teatro Real dopo un'assenza di 96 anni e sul punto di celebrare il 120° anniversario della sua creazione.

Pubblicato in: 
GN2 Anno XIII 16 novembre 2020
Scheda
Titolo completo: 

Madrid - Teatro Real

Rusalka
Musica di Antonin Dvořák

dal 12 al 27 novembre 2020

Director musical Ivor Bolton  
Director de escena  Christof Loy
Escenógrafo Johannes Leiacker
Figurinista Ursula Renzenbrink
Iluminador Bernd Purkrabek
Coreógrafo Klevis Elmazaj
Director del coro Andrés Máspero
Asistente del director musical Tim Anderson
Asistentes del director de escena Frédéric Buhr, Johannes Stepanek, Axel Weidauer
Asistente de la figurinista Gabriela Hidalgo
Supervisora de dicción checa Lada Valešová

CAST

Rusalka Asmik Grigorian (12, 14, 16, 22, 25, 27)
Olesya Golovneva (13, 15, 24, 26)
El príncipe Eric Cutler (12, 14, 16, 22, 25, 27)
David Butt Philip (13, 15, 24, 26)
La princesa extranjera Karita Mattila (12, 14, 16, 22, 25, 27)
Rebecca von Lipinski (13, 15, 24, 26)                                                       
Vodník Maxim Kuzmin-Karavaev (12, 14, 16, 22, 25, 27)
Andreas Bauer Kanabas (13, 15, 24, 26)
Ježibaba Katarina Dalayman (12, 14, 16, 22, 25, 27)
Okka von der Damerau (13, 15, 24, 26)
El cazador Sebastià Peris
El guardabosques Manel Esteve
El pinche de cocina Juliette Mars
Primera ninfa Julietta Aleksany
Segunda ninfa Rachel Kelly
Tercera ninfa Alyona Abramova

Bailarines
Haizam Fathy, Santiago Cano, Gorka Culebras, Francisco Lorenzo, Irene Madrid, Pascu Ortí, Carla Pérez Mora, Ayelet Polne, José Ruiz, Giulia Tornarolli

Actores
Claudia Agüero, Eva Alonso, Andrés Bernal, Cecilia Gala, Patrick González, María González, Salomé Jiménez, Javier Martínez, Juanjo Torres, Alexandro Valeiras

Coro y Orquesta Titulares del Teatro Real

Edición musical DILIA, Theatrical, Literary and Audiovisual Agency, Praga. Editores y propietarios

Duración aproximada 3 horas y 35 minutos
Acto I: 60 minutos             
Pausa de 30 minutos
Acto II: 45 minutos
Pausa de 20 minutos   
Acto III: 60 minutos

Fechas12, 13, 14, 15, 16, 22, 24, 25, 26, 27 de noviembre19:30 horas; domingos, 18:00 horas

Conferenza stampa

Incontro su Rusalka (in inglese e spagnolo) con Joan Matabosch (artistic director of the Royal Theatre), Christof Loy (stage director of Rusalka), Tim Anderson (assistant to the musical director Ivor Bolton) and Lada Valesona (coach for Czech)

N.B. Nel rispetto delle misure di salute e sicurezza esistenti, ci sarà una capacità massima di posti a sedere del 66% in ogni zona del teatro (contro il 75% autorizzato dal governo regionale della Comunidad de Madrid).