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OperaIncanto 2013. La Cambiale di matrimonio di Rossini
Il delizioso Teatro Sociale di Amelia ha accolto il 3 ottobre 2013 La Cambiale di Matrimonio di Gioachino Rossini, che è stata lungamente applaudita dal pubblico; Gabriele Catalucci ha diretto l'Orchestra Roma Sinfonietta e Paolo Donati ha curato la regia.
L'Associazione OperaIncanto resiste coraggiosamente alla crescenti difficoltà, ben note a tutte le istituzioni culturali, e anche questo anno è riuscita a proporre un interessante cartellone. La Cambiale di matrimonio di Rossini ha debuttato ad Amelia e ha poi avuto due repliche a Terni, una il 5 per OperaScuola e l'altra il 6 aperta a tutti. Completeranno il cartellone l'intermezzo in 2 parti Il Don Chisciotte di Giovanni Battista Martini e l'intermezzo Gli errori di Amadè, libretto di Vincenzo De Vivo e musica di Lucio Gregoretti, una novità commissionata da OperaIncanto, che andranno in scena il 9 alle 21, per tutti, e 10 e 11 ottobre per OperaScuola.
La Cambiale di matrimonio è il primo lavoro del compositore e andò in scena il 3 novembre 1810 al Teatro San Moisé di Venezia dove vedranno la luce tra il 1812 e il 1813 anche altre quattro farse: L'Inganno felice, La scala di seta, L'occasione fa il ladro e Il signor Bruschino. La prima opera scritta da Rossini, Demetrio e Polibio, venne rappresentata successivamente il 18 maggio 1812 al Teatro Valle di Roma.
Il libretto di Gaetano Rossi, che lavorerà di nuovo con Rossini per il Tancredi (1813) e la Semiramide (1823), è tratto dalla precedente commedia omonima, più lunga, di Camillo Federici (1793) messa in musica da Carlo Coccia tre amni prima. Suo merito è l'aver confezionato un testo agile e lontano dalla volgarità farsesca, con dialoghi che a distanza di due secoli mantengono inalterati, vivacità ed ironia.
Il diciottenne Rossini, pur inserendosi nella lunga tradizione mostra fin da subito la sua originalità, non è un caso che l'impresario del teatro, Cera, scrivendo alla madre dopo L'Inganno felice abbia affermato che:”Cimarosa non è morto ma il suo estro è passato a Rossini.” Fin dalla Sinfonia, poi non a caso trasferita poi all'Adelaide di Borgogna (1817), in cui la melodia e il senso del ritmo rossiniano già sono presenti, si annuncia lo stile e la genialità del compositore pesarese, che già in questo folgorante debutto mescola ironia, ilarità e tenerezza.
La trama ha per protagonista la giovane Fanny, che è innamorata di Edoardo Milfort ma il padre, il ricco commerciante Tobia Mill, l' ha promessa in matrimonio con una cambiale al vecchio Mr Slook. Dopo una girandola di divertenti situazioni tutto si risolve grazie anche al pragmatico buon senso e alla generosità di Mr Slook.
La direzione di Gabriele Catalucci, al fortepiano, ha reso con levità tutta la freschezza e il brio drammaturgico della partitura assecondato dalla bravura dell'Orchestra Roma Sinfonietta. L'elegante e frizzante regia di Paolo Donati, che ha spostato l'azione di un secolo da inizio '800 a al secondo decennio del XX secolo, “ha ripulito l'azione da ogni elemento dichiaratamente farsesco lasciando che la comicità della situazione emerga naturalmente”(parole del regista); missione perfettamente riuscita che ha donato al pubblico un spettacolo intelligente e divertente.
Bene il cast molto affiatato, grazie a cui la resa della parte musicale e teatrale è stata incisiva e convincente. Roberto Abbondanza è stato bravissimo e ha interpretato Tobia Mill con la giusta misura per rendere questo ridicolo personaggio con l'autorevolezza vocale che gli è propria. Il bravo Pierluigi Dilengite ha reso con la giusta ironia e distacco Mr Slook, bene anche la Fanny di Chiara Pieretti che si è disimpegnata con disinvoltura nella parte vocale e teatrale e così pure Ivan Defabiani come Edoardo Milfort. Hanno completato il cast vocale Federico Benetti come Norton e Enrica Gelardi come Clarina efficaci e appropriati nel rendere i loro ruoli. Tutti gli interpreti sono stati calorosamente applauditi dal pubblico.