Parco del Tuscolo. La statua del cerbiatto

Articolo di: 
Livia Bidoli
Statua del cerbiatto

Nel vasto e boscoso Parco Archeologico Culturale del Tuscolo si è svolta una visita per un ritrovamento eccezionale di una statua di epoca romana, lo scorso 26 settembre: l'iniziativa, giustamente intitolata Eterna Bellezza, dà lustro sia al complesso delle Terme Adrianee, sia al Museo Tuscolano delle Scuderie Aldobrandini di Frascati.

La visita si è svolta secondo un percorso, prima nel Parco Archeologico Culturale del Tuscolo, per visitare il luogo del ritrovamento della statua, mancante di testa e parte delle braccia, e quindi ancora la datazione, tra primo secolo a.C. e primo secolo d.C. è foriera di incertezze. La statua, di eccezionale bellezza e tornitura, è visibile nel Museo Tuscolano di Frascati in una visita straordinaria proposta al pubblico nelle due giornate di venerdì 29 e sabato 30 settembre dalle 17 a mezzanotte. 

Il Parco Archeologico Culturale del Tuscolo, si snoda secondo un percorso che presenta anche la riscoperta precedente di un anfiteatro e di un vecellio dedicato a Mercurio, come ci ha spiegato ampiamente e lungamente la Direttrice dei lavori Dott.ssa Rosy Bianco, che ci ha dedicata, nella visita stampa, una lunga e valida spiegazione del ritrovamento e dei luoghi di scavo. La Scuola Spagnola di Storia ed Archeologia di Roma ha realizzato lo scavo e la Comunità dei Castelli Romani e Prenestini, concesso dal MIBAC, Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti.

Il fulcro del Parco sono i resti dell’antica città latina di Tusculum, fondata secondo la leggenda da Telegono, mitico figlio di Ulisse e della Maga Circe, ed è sorta intorno al X secolo a.C. Tuscolo divenne in breve tempo una delle più importanti città della Lega Latina. Sconfitta dai romani nella famosa battaglia del Lago Regillo del 496 a.C., sotto il dominio di Roma la città e il territorio circostante divennero la residenza estiva prediletta di imperatori, senatori e letterati, inaugurando una tradizione che dura fino ai nostri giorni. Tra le ville più celebri, si ricordano quella di Silla, Lucullo, Tiberio, Matidia e Cicerone, che qui scrisse le sue Tusculanae Disputationes.

Il luogo dello scavo ha riportato alla luce una chiesa medievale, con abside e la casa del custode, quest'ultima su un monticello vicino, un pregiato pavimento in sectile, una sauna, un calidarium ed un tepidarium ed una latrina in fondo verso la strada: le prime indagini, risalenti al 2015, poi interrotte nel 2018, sono riprese lo scorso ottobre e sono andati avanti nelle scoperte di sepolture sia interne sia esterne all'edificio insieme all'originale pavimentazione in opus cosmatesco, ed infine condotto alla statua a figura intera e grandezza naturale, di cui il Dott.Antonio Pizzo: "Le parti mancanti sembrano risalire al periodo medievale, intorno al XII secolo, soprattutto il taglio netto della testa, eseguito brutalmente con uno scalpello. La statua appartiene ad un contesto dionisiaco, desumibile dal dettaglio della pelle e delle zampette di cerbiatto (nebride). Pregevolissima la fattura, a partire dai dettagli del chitone (indumento sopra la spalla sinistra) con i bottoni che stringono la veste. Il marmo sembra pario, dobbiamo però approfondire tutte le indagini per risalire alla sua storia ed avere oculate certezze su cui disquisire successivamente."

La statua, che è preziosissima, ha un braccio destro molto muscoloso e tornito, un sen perfettamente regolare a vista, e il nebride che le spunta sopra la spalla destra e sotto il fianco sinistro: annotiamo che Il cervo è il simbolo della rigenerazione vitale (dettaglio del nebride), per il rinnovarsi periodico del suo palco, che è paragonato anche ai rami degli alberi, assume un valore allegorico di sviluppo e di unione tra le forze superiori e quelle inferiori. Inoltre il palco di questo animale si erge a simbolo della longevità e del ciclo delle rinascite successive ed in Grecia i cervi erano consacrati agli déi della purezza e della luce, come Apollo e Athena. Non è da escludere, visto che non è possibile riportare la statua ad un modello di Afrodite, come quello di Epidauro per esempio, nonostante le notevoli somiglianze nelle pose e negli indumenti, escluso il nebride, che la statua sia da riportare alla protettrice di Ulisse, il cui figlio, Telegono, ha fondato Tusculum, oppure di Circe stessa, la madre maga del giovane fondatore. Naturalmente sono ipotesi, che ruotano intorno a muse, ninfe e menade e, perchè no? Dee.

Pubblicato in: 
GN40 Anno XV 26 settembre 2023
Scheda
Titolo completo: 

Parco Archeologico del Tusculum

Museo Tuscolano Scuderie Aldobrandini

Aperto lunedi - venerdì 10- 18/sabato e domenica 10-19