Reate Festival 2019 in DVD. L’empio punito di Alessandro Melani

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Alessandro Melani L'empio punito - immagine della compertina del DVD

L’empio punito di Alessandro Melani in DVD è la recente, preziosa proposta delta Dynamic, si tratta della ripresa dello spettacolo dal vivo che andò in scena il 2 ottobre 2019 al Teatro di Villa Torlonia a Roma, nell’ambito del Reate Festival. Lo spettacolo dopo le quattro repliche romane fu rappresentato a Rieti.

Oltre alla ripresa dello spettacolo ci sono degli extra illuminanti in cui il direttore Alessandro Quarta e il regista Cesare Scarton spiegano il loro approccio a questa opera, nota solo agli esperti, e le linee guida della realizzazione dello spettacolo. È stata la prima esecuzione romana in tempi moderni di questa opera nata a Roma, in cui è protagonista per la prima volta Don Giovanni, anche se con il nome cambiato in Acrimante, in una ambientazione classica, forse per evitare gli strali dell’Inquisizione.

Il libretto, infatti, è basato su El burlador de Sevilla y convidado de piedra attribuito a Tirso de Molina pseudonimo di Gabriele Téllez (1579 – 1648), religioso, drammaturgo e poeta spagnolo. Il testo fu riadattato da Filippo Acciaiuoli (1637 – 1700) brillante uomo di teatro in tutti i sensi: librettista, scenografo, compositore, ideatore di macchine e di teatri di marionette, e impresario del Tor di Nona dal 1673. I versi del libretto furono scritti da Filippo Apolloni (1635 ca. – 1688), mentre la composizione della musica fu affidata al giovane Alessandro Melani (1639 –1703), alla sua prima importante commissione teatrale.

Nato a Pistoia, Alessandro era fratello del cantante Atto Melani e del compositore Jacopo Melani. Insieme al più anziano fratello Jacopo, già apprezzato come compositore di Mattias de’ Medici, giunse a Roma nell’autunno del 1667 chiamato a dirigere la Cappella di Santa Maria Maggiore. L'elezione al soglio pontificio del pistoiese Giulio Rospigliosi come Clemente IX, amante del teatro e librettista anch’egli, e l'aiuto di Atto che introdusse i fratelli presso i Colonna, probabilmente contribuirono alla commissione nel 1668 de Il girello a Jacopo, sempre su libretto dell'Acciaiuoli, e de L’empio punito ad Alessandro.

Lo spettacolo in onore di Cristina di Svezia andò in scena il 17 febbraio 1669 nel teatro di Palazzo dei Colonna in Borgo a Roma. Dell'opera è rimasto un solo manoscritto conservato presso il Fondo Chigi della Biblioteca Vaticana. La scelta del testo di Tirso de Molina è la testimonianza del ruolo predominante del teatro barocco spagnolo in Italia, durante tutto il 1600 e parte del 1700 fino all'affermarsi del classicismo. Il libretto mostra infatti l’influenza della drammaturgia barocca spagnola per gli intrecci complicati, in cui elementi comici, grotteschi e tragici convivono in una miscela spumeggiante, ricca di effetti teatrali sorprendenti. L'origine del personaggio di Don Giovanni è però più antica e trae origine dalla tradizione popolare, passata poi nei canovacci della Commedia dell'Arte, un esempio è L'ateista fulminato conservato alla Biblioteca Casanatense a Roma.

La trama de L'empio punito è ambientata a Pella in Macedonia in una epoca imprecisata, Acrimante stanco della moglie Atamira vuole sedurre Ipomene, sorella del re Atrace e promessa a Cloridoro. Acrimante è accompagnato dal servo Bibi, che per favorire il padrone nei suoi scopi inizia una tresca amorosa con la nutrice di Ipomene, Delfa, una donna brutta e non più giovane, proprio in un loro incontro Bibi si presenta con le vesti di Acrimante e viene scambiato per il padrone, che viene accusato di tentato stupro e condannato a morte dal re. Interviene Atamira che reclama per sé il diritto di dargli la morte per vendicarsi dell'oltraggio dell'abbandono, cosa che viene concessa dal re, che si è invaghito della donna. Il veleno però è un sonnifero e nel sonno Acrimante crede di essere negli Inferi e di amoreggiare con Proserpina. Quando Acrimante si sveglia scaccia Atamira, che gli rivela di avergli salvata la vita. Imbattutosi poi in Ipomene tenta di usarle violenza, interviene allora Tidemo, precettore della giovane e consigliere del re, ma viene ucciso da Acrimante. Acrimante in fuga con Bibi si imbatte nella statua di Tidemo e la invita a cena, la statua accetta e l'empio viene inghiottito dall'inferno. La conclusione vede tre coppie, forse, felicemente unite: Atrace con Atamira, Ipomene con l'amato Cloridoro e Delfa con Bibi.

L’empio punito è articolato in un numero predominante di arie, cinquantuno, undici duetti e tre terzetti, il coro a tre ne testimonia la perdita di importanza, l'unico pezzo a quattro è nel finale in cui viene enunciata la morale: “Così punisce il Ciel, ch'il ciel offende” (fonte Carolyn Gianturco Storia dell’opera UTET). Nell'opera sono presenti in chiusura dei tre atti anche i balli che allora arricchivano i drammi in musica, come quello dei demoni che chiude il secondo atto. La scrittura musicale di Melani caratterizza i personaggi, i recitativi sfociano fluidamente negli ariosi e poi nell'aria, che cura con attenzione unendo l’affascinante invenzione melodica a una solida tecnica contrappuntistica, che lo contraddistingue, derivata dalla sua attività di compositore di musica sacra a Santa Maria Maggiore.

Alessandro Quarta alla guida del Reate Festival Baroque Ensemble, una compagine di giovanissimi strumentisti dà vita a questo dramma in musica in tutta la sua dimensione teatrale, le sue scelte interpretative mettono in rilievo la cantabilità e l’invenzione musicale nei diversi aspetti della partitura, sì da fare apprezzare l'abilità compositiva di Melani. Quarta ci ha detto che, allo scopo di rendere più fruibile e scorrevole al pubblico odierno l'opera, che è molto lunga, sono stati effettuati tagli che hanno compreso tutti balletti. Un cast affiatato e all'altezza della situazione asseconda le intenzioni del direttore e del regista fra gli interpreti ricordiamo Mauro Borgioni vocalmente autorevole e teatralmente convincente nel delineare l’affascinante e insaziabile Acrimante. Sabrina Cortese dà vita all'infelice Atamira, la sua voce morbida ed espressiva delinea a tutto tondo anche drammaticamente la sposa infelice e ostinata nell’inseguire un marito ormai stanco di lei.

Alessio Tosi impersona ottimamente l'anziana e brutta Delfa e ne delinea il personaggio con disincantata ironia, è un tenore secondo la consolidata tradizione barocca, dalla monteverdiana Arnalta de L'incoronazione di Poppea. Giacomo Nannisi nel ruolo di Bibi si disimpegna in tutti gli aspetti musicali e teatrali del ruolo sia nel rapporto con Acrimante, sia formando con Delfa una coppia molto divertente. Michela Guarrera, Ipomene, e Carlotta Colombo, Cloridoro, impersonano la coppia di giovani innamorati, sono dotate di una buona tecnica e di voci espressive e si sono ben calate nei personaggi, bene anche Alessandro Ravasio, efficace come Atrace.

L’acuta regia di Cesare Scarton ha messo l'accento sull'inquietudine e la complessità dell'epoca barocca sì ma anche vicina al nostro tempo, nell’illustrare le psicologie dai molteplici e inquietanti risvolti dei personaggi: ”time is out of joint”, il mondo fuori sesto dell’Amleto è anche il nostro. Michele Della Cioppa asseconda perfettamente le intenzioni della regia materializzandole con suggestivi elementi scenici frantumati, come la inquieta dimensione in cui vivono i personaggi, usa pedane e pannelli scorrevoli che nella scena culminante disegnano la sagoma della statua di Tidemo, è assistito negli effetti scenici anche dalle riuscite luci di Andrea Tocchio.

I movimenti scenici dai protagonisti vocali agli attori sono attentamente curati e aderenti allo svolgimento drammatico e contribuiscono efficacemente alla riuscita visiva dello spettacolo, ricordiamo tra gli altri i movimenti scenici che evocavano il ballo infernale. I costumi di Laura Biagiotti sono di una modernità astratta ma indicativa di ogni personaggio, Atamira, ad esempio, veste sempre l'abito bianco di sposa un ruolo da cui non riesce a separarsi. L’uscita di questo DVD è una felice iniziativa per far conoscere L’empio punito e il suo autore in una veste musicale e scenica di indubbio valore artistico.

Pubblicato in: 
GN11 Anno XIII 18 gennaio 2021
Scheda
Titolo completo: 

Reate Festival in DVD

Alessandro Melani
L’empio punito
Dramma per musica in tre atti
Musica di Alessandro Melani (1639-1703)
Libretto di Giovanni Filippo Apolloni su un testo di Filippo Acciaiuoli tratto da El burlador de Sevilla y Convidado de piedra (1616) di Tirso da Molina

Prima rappresentazione: Roma, Teatro di Palazzo Colonna in Borgo, 17 febbraio 1669
Prima rappresentazione a Roma in epoca moderna

Personaggi                   

Atrace, Re di Macedonia                Alessandro Ravasio
Ipomene, sorella del Re di Macedonia        Michela Guarrera
Cloridoro, cugino del Re                Carlotta Colombo
Atamira, figlia del Re di Corinto        Sabrina Cortese
Acrimante, cugino del Re di Corinto        Mauro Borgioni
Bibi, servo d’Acrimante                Giacomo Nanni
Delfa, nutrice d’Ipomene            Alessio Tosi
Tidemo, aio di Ipomene, e consigliero        Riccardo Pisani
Corimbo, consigliero                Luca Cervoni
Proserpina                    Maria Elena Pepi
Demonio                        Guglielmo Buonsanti
Due Pastorelle                    Maria Elena Pepi, Luca Cervoni
                                             
Coro di Marinai, Stallieri, Diavoli, Guardie     Luca Cervoni, Guglielmo Buonsanti,                           
                                         Gaetano Carbone                       
 Attori                                                                  Alessandro Gaglio, Valerio Leoni, Guido Targetti                                         
                                                                                   
Alessandro Quarta, direttore
Reate Festival Baroque Ensemble

Cesare Scarton, regia

Michele Della Cioppa, scene
Anna Biagiotti, costumi
Andrea Tocchio, luci

Enrico Pagano assistente del direttore
Diego Procoli, Luca Incerti maestri collaboratori
Silvia Alù assistente alla regia
Maria Rossi Franchi scenografo collaboratore
Antonio De Petrillo assistente ai costumi

Maxim Derevianko direttore video
Gianluca Santoni, Federico Rodelli, Serena Perla, Francesco Siciliano, video operatori
Giacomo De Canterini registrazione

Produzione Reate Festival 2019
In collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro di Roma, il Teatro dell’Opera di Roma, la Fondazione Alberto Sordi per i Giovani

DVD Dynamic 37871