Santa Cecilia. Il suono perlaceo di Sol Gabetta

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Sol Gabetta e Antonio Pappano

All'Accademia Nazionale di Santa Cecilia il secondo appuntamento, della Stagione sinfonica di febbraio ha visto due debutti: quello della giovane violoncellista argentina Sol Gabetta, nel Concerto per violoncello di Edward Elgar e Gli occhi che si fermano di Francesco Antonioni diretti dal maestro Pappano, che ha concluso il programma con la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Antonin Dvořák.

Quello che segue si riferisce al concerto di lunedì 10 febbraio 2014 . Il maestro Pappano ha sempre avuto una particolare attenzione e sensibilità verso la musica contemporanea e anche questa volta prima di dirigere la composizione l'ha illustrata brevemente.  Gli occhi che si fermano, composta nel 2009 fu commissionata dal Teatro Lirico di Cagliari ed è ispirata al romanzo Il tuo volto domani dello scrittore spagnolo Javier Marias. Il romanzo ha suscitato la riflessione di Antonioni sull'attenzione, un attitudine che il modo attuale di vivere rende erratica e irrequieta, provocando l'assenza di concentrazione. Gli occhi che si fermano prestano attenzione e dunque sono una sfida, la visione passa dal generale per soffermarsi sul particolare.

Visivamente, spiega  Antonioni:" ...come avvicinare gradualmente la prospettiva da cui si contempla un’immagine fino a farla sgranare, per vedere gli spazi indefiniti che separano i singoli punti e poi tornare a una visione complessiva [..]traslata in musica, consiste dunque nel sovrapporre lunghi suoni tenuti e veloci ribattuti che, grazie a differenti livelli di sonorità, definiscono un’entità acustica disgiunta e inseparabile al tempo stesso”.

Il passaggio dalle note tenute a quelle ribattute, nelle diverse sezioni dell'orchestra, l'alternanza dei tempi veloci e dei lenti, dei pianissimo e dei fortissimo, si fondono a creare una coinvolgente atmosfera sonora per la dinamica e il colore dei suoni. L'orchestra guidata da Pappano ha interpretato al meglio questa composizione che insieme all'autore è stata lungamente applaudita dal pubblico.

L'altro motivo di interesse era il debutto di Sol Gabetta nel Concerto per violoncello e orchestra in mi minore op.85 di Edward Elgar. Ultima composizione portata a termine dal musicista nella calma della campagna inglese, appartiene al tardo romanticismo e vi si sente l'influenza di Brahms; la prima esecuzione avvenne a Londra il 27 settembre 1919 alla Queen's Hall. Il concerto alterna momenti intensamente lirici che richiedono all'interprete una morbida cantabilità in cui risplende il seducente canto del violoncello, suoni rarefatti nei pianissimo e impervio e trascinante virtuosismo.

Sol Gabetta è stata una grande interprete di questa composizione, ha tratto dal suo raro e prezioso violoncello di G. B. Guadagnini (1759) un canto morbido, intenso e seducente. Nella prima parte del secondo movimento, Lento, la musica è meditativa e notturna ed è stata resa magnificamente  dalla musicista con suoni di perlacea trasparenza; le successive parti più virtuosistiche sono state affrontate con agile eleganza. L'intesa con il maestro Pappano e l'orchestra è stata perfetta e alla conclusione del brano il pubblico entusiasta ha acclamato a lungo gli interpreti.

La Sinfonia n. 9 in mi minore op.95 “Dal nuovo mondo”di  Antonin Dvořák ha degnamente concluso il programma, programma che ha impegnato e messo in luce tutte le sezioni dell'orchestra. Questa celeberrima sinfonia fu composta durante il soggiorno americano del compositore boemo che la creò “ nello spirito di queste musiche popolari”; si sentono, infatti, echi della musica degli spiritual dei neri e di quella dei nativi senza alcuna esplicita citazione; fu eseguita per la prima volta alla Carnegie Hall il 16 dicembre 1893 ebbe un immediato successo ed è ancora una delle composizioni più amate dal pubblico. Il maestro Pappano e l'Orchestra di Santa Cecilia, già protagonisti di una memorabile incisione (CD Warner classics 2012) hanno entusiasmato il pubblico con la loro splendida interpretazione; il colore, la dinamica e la cantabilità della composizione sono stati resi con rara efficacia; alla fine un trionfo per gli interpreti.

Pubblicato in: 
GN15 Anno VI 20 febbraio 2014
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione di Musica Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 8 febbraio ore 18.00 - Lunedì 10 ore 20.30 - Martedì 11 ore 19.30

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano Direttore
Sol Gabetta Violoncello

Francesco Antonioni Gli occhi che si fermano - prima assoluta
Edward Elgar Concerto per violoncello e orchestra in mi minore op.85
Antonin Dvořák Sinfonia n. 9 in mi minore op.95 “Dal nuovo mondo”