Soulsavers con Dave Gahan in voce. Quando il rock si fa preghiera

Articolo di: 
Massimo Onesti
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Mi arriva un sms ('Ascolta i Soulsavers') dall'amico Mauro Gentilini, buon conoscitore di musica e da sempre attento ai nuovi gruppi degni d'interesse che possono affacciarsi sulla scena musicale. Il nome di questo complesso per me è alquanto sconosciuto. Vado su Youtube e comincio ad ascoltare qualche pezzo; decido così di procurarmi il nuovo disco, The Light the Dead See edito dall'etichetta V2 Records (fondata nel 1996 da Richard Branson e comprata nel 2007 da Universal).

La cosa che cattura subito la mia attenzione è che alla voce c'è addirittura il cantante dei Depeche Mode: Dave Gahan. Le sonorità sono molto soffuse e quel che mi sorprende è che al contrario dei Depeche gli arrangiamenti sono molto raffinati ma soprattutto lirici e alquanto acustici per avere a che fare con un componente che proviene da una delle band che hanno fatto dell'elettronica la loro peculiarità stilistica.

Sin dalle prime note del disco si avverte subito qualcosa di profondo, qualcosa di solenne e che ti porta, fra le pieghe delle note, a voler cercare di capire le parole che si appoggiano a una musica mistica e che si protende verso l'alto e ti accorgi anche che c'è qualcosa di sofferto e di doloroso, come un excursus di vita in cui si è andati a fondo e da cui si cerca di risalire. L'atmosfera è veramente malinconica e struggente anche con delle sfumature blues e gospel tali da portarti in un ascolto molto intimo e spirituale.

Dopo un primo brano strumentale molto suggestivo e avvolgente, segue la canzone di "In the morning" con la calda voce di Gahan che prende alla gola e t'inchioda all'ascolto così come la deliziosa successiva "Longest Day". Ma quello che ti trapassa il cuore e ti trascina in vortici mistici di estasi e dolore è il brano di "Presence of God" dove la voce di Dave arriva a scuotere l'anima come un tramonto intenso e pieno di colori forti e abbaglianti e dalla cui vista non riesci a sottrarti; l'album prosegue su questa falsariga crepuscolare e piena di pathos, fra brani soprattutto che portano all'ascolto meditativo e mistico con testi che parlano di tormenti, abbandono, espiazione, speranza, salvezza.

Certamente ci si potrebbe anche spaventare di fronte a un gruppo che affronta questi temi ma la forza dei 'Salvatori di Anime' è di farlo senza entrare nell'angoscia o nella pesantezza ma con una presa di coscienza reale e forse malinconica ma in modo anche dolce e accattivante.

Esperimento importante questo dei Soulsavers, forse più di un esperimento anche perché il gruppo ormai è consolidato già da qualche anno, ma esperimento forse più da parte del cantante dei Depeche Mode che qui trova come un'ispirazione e una forza interpretativa molto intensa e che lo porta quasi a sentirsi più vicino ai grandi songwriters come Peter Hammill, Roger Waters, Nick Cave, Leonard Cohen e dando uno spessore davvero veemente a questi brani che alla fine si dirigono come in una sorta di preghiera verso cieli intrisi di speranza e redenzione per chi ha conosciuto momenti di perdizione e di cadute o di afflizioni per gli abbandoni e gli affanni che la vita reca.

I Soulsavers comunque si rivelano un gruppo molto interessante che ruota soprattutto intorno alle figure dei musicisti Ian Glover e Rich Machin. Sono già al loro quarto album dove la figura del singer non è fissa e spesso cambia di album in album o anche in pezzi diversi all'interno dello stesso album e che hanno visto finora, fino all'ingresso di Gahan in questo ultimo album, cimentarsi come voce solista soprattutto Mark Lanegan, una delle voci più belle e originali della scena musicale internazionale al confine fra il rock dei maledetti come appunto Nick Cave, Tom Waits, Lou Reed con il blues più raffinato e più in linea con la tradizione americana delle lunghe ballate che portano il cuore fra quelle terre di frontiera e dove lo spirito vaga fra praterie selvaggie e desolate e dense d'inquietudini dolcemente tristi e solitarie.

Pubblicato in: 
GN10 Anno V° 14 gennaio 2013
Scheda
Titolo completo: 

NUOVE USCITE

SOULSAVERS
The Light the Dead See (2012)

Tracklist
'La Ribera' (Instrumental); 'In the Morning'; 'Longest Day';' Presence of God'; 'Just Try'; 'Gone Too Far'; 'Point Sur Pt. 1' (Instrumental); 'Take Me Back Home'; 'Bitterman'; 'I Can't Stay'; 'Take'; 'Tonight'

V2 Records