Accademia Filarmonica Romana. Movimento Musicians for Human Rights

Si conclude venerdì 17 maggio 2013 al Teatro Olimpico (ore 20), con un concerto inserito nella stagione della Filarmonica Romana, il progetto educativo 2012-13 del Movimento Musicians for Human Rights, fondato da Alessio Allegrini primo corno dell’Orchestra Santa Cecilia e musicista di fama internazionale.

Quest’anno l’attività educativa del Movimento, che si è avvalsa della collaborazione del Ministero dell’Istruzione, Università, Ricerca ha approfondito con gli studenti di alcuni istituti scolastici il tema dello Ius Soli. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i giovani, attraverso la musica, su un particolare tema sociale, quello del Diritto d’asilo e del Diritto di Cittadinanza, fra l’altro molto dibattuto nel nostro paese proprio in questi giorni.

L’elemento musicale resta comunque il cuore di tutto il lavoro perché gli alunni (per questo concerto quelli dell’Istituto comprensivo di “via Mascagni” con l’Orchestra della scuola secondaria di primo grado “G. Sinopoli” e il Coro della scuola primaria “Contardo Ferrini) hanno l’occasione unica di suonare, sotto la direzione di Alessio Allegrini, accanto ai migliori musicisti (molti prime parti) delle più importanti orchestre del mondo: Orchestra Santa Cecilia, Orchestra Teatro la Fenice, Orchestra Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Mozart di Claudio Abbado, West Eastern Divan Orchestra diretta da Barenboim, Orchestra Simon Bolivar, Orchestra del Teatro alla Scala, Chamber Orchestra of Europe etc.

Il Movimento conta sul sostegno attivo di un Comitato d’onore composto da personalità di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale: Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Josè Antonio Abreu, Martha Argherich, Hèléne Grimaud, Giorgio Battistelli, Diego Matheuz, Julian Fifer, Sir Simon Rattle e Daniel Harding.

In programma musica del ‘900 (Rudolf Karel, Paul Hindemith, Béla Bartók, Bohuslav Martinu) e diversi brani del compositore marchigiano Paolo Marzocchi, esplicitamente pensate per un organico orchestrale delle scuole medie ad indirizzo musicale ed eseguito dagli studenti e da musicisti professionisti. La direzione artistica del progetto è affidata quest’anno a Guido Barbieri, che così riflette sul tema del diritto d’asilo, sul senso di abbandono quando si vive un esilio: “La sospensione del tempo, l’ascolto del silenzio, l’oggettivazione del dolore sono i cardini intorno ai quali ruotano i brani del cuore cameristico del concerto di questa sera. Ognuno di essi intrattiene una relazione più o meno diretta con la dimensione del congedo e dell’abbandono. Ma i loro autori sono stati segnati, tutti, profondamente, dalla lacerazione dell’esilio”.

Rudolf Karel è un compositore ceco, arrestato nel 1943, deportato a Pankrác, trasferito poi nel campo di Terezín dove muore nel ’45; il Nonetto, che ascolteremo nel concerto, rimasto fatalmente incompiuto, nasce tra il gennaio e il febbraio del 1945 proprio durante il trasferimento da Pankrác a Terezín. Anche Bartók, Hindemith e Martinu subiscono il destino dell’esilio, sia pure in forma meno tragica. Tutti e tre decidono di abbandonare l’Europa esattamente nello stesso anno, il 1940.

E tutti e tre si dirigono, senza nulla sapere l’uno dell’altro, verso le sponde lontane dell’Atlantico: Bartók raggiunge gli Stati Uniti con molta riluttanza e qui vi muore nel 1945. Hindemith inserito dal regime nazista nella lista nera dei “compositori degenerati”, è costretto a lasciare la Germania. Il suo destino è più felice: insegna ad Harvard e a Yale, prende la cittadinanza americana, ma nel 1953 ritorna in Europa. Sorte analoga quella di Martinu che nello stesso anno, temendo le persecuzioni naziste, lascia la Francia per gli Stati Uniti. Anche a lui si aprono le porte dell’Università, a Princeton, ma anche lui, nello stesso anno di Hindemith, decide di ritornare nel vecchio continente e si stabilisce a Roma.

Durante la serata sono previsti interventi degli studenti e testimonianze dirette. Seguirà la presentazione del film Mare chiuso di Liberti-Segre sui respingimenti in Libia. Saranno presenti gli autori. Ha inoltre assicurato la sua presenza il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

Sull’iniziativa. L’obiettivo del progetto è sensibilizzare, attraverso la musica, gli studenti sul tema dei diritti umani. All’inizio di ogni anno scolastico, viene scelto un diritto su cui impostare il lavoro dei mesi successivi. I ragazzi hanno la possibilità di approfondire la tematica in conferenze e lezioni specializzate, che beneficiano del contributo di esperti e professionisti. Nelle edizioni passate, hanno collaborato Amnesty, Save The Children e il Cir, in quella corrente l’Archivio Disarmo. Durante questo percorso gli alunni preparano dei contributi che vengono poi presentati durante la giornata conclusiva.

L’elemento musicale resta comunque il cuore di tutto il lavoro perché gli alunni avranno l’occasione unica di suonare insieme a musicisti professionisti di fama un brano di musica contemporanea scritto appositamente per loro ed eseguito per la prima volta in un progetto analogo nell’ ambito del prestigioso Festival di Pasqua di Lucerna. Un evento gemellato si terrà il 12 maggio a Porto San Giorgio presso il Teatro Comunale con gli alunni della scuola media  Nardi.

TEATRO OLIMPICO
venerdì 17 maggio ore 20
Le musiche dell’esilio

Paolo Marzocchi (1971)
“Vaj si kenka ba dyrnjaja” da Albanian Folksongs per pianoforte solo
Rudolf Karel (1880-1945)
Nonetto per archi e fiati op. 43 (Primo movimento: Allegro con fuoco)
Paul Hindemith (1895 – 1963)
Kleine kammermusik per quintetto di fiati op. 24 n. 2 (Terzo e quarto movimento)
Béla Bartók (1881 – 1945)
Danze popolari rumene per quartetto d’archi
Bohuslav Martinu (1890 – 1959)
Nonetto per archi e fiati op. 374 (Primo movimento: Poco allegro)
Paolo Marzocchi
Hózhó per orchestra di ragazzi, coro giovanile e ensemble

Orchestra della Scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Sinopoli”
Coro della Scuola primaria statale “Contardo Ferrini”
dell’Istituto comprensivo “via Mascagni” di Roma

Solisti della Human Rights Orchestra

Davide Formisano, flauto
Francesco Di Rosa, oboe
Fabrizio Meloni, clarinetto
Alessio Allegrini, corno
Sabino Allegrini, corno
Andrea Zucco, fagotto
Antonio Pellegrino, violino
Francesca Giordanino, violino
Federica Mazzanti, viola
Alfredo Mola, violoncello
Massimo Giorgi, contrabbasso

Info: Accademia Filarmonica Romana, tel. 06 3201752, promozione@filarmonicaromana.org . Biglietti: posto unico 5 euro