Accademia Filarmonica Romana. Trio Modigliani

Compattezza timbrica, coesione dell’insieme, pienezza e brillantezza del suono… sono questi alcuni commenti che la stampa ha riservato al Trio Modigliani, formazione nata nel 2005 e già affermatasi a livello internazionale, salutata con entusiasmo da musicisti quali Giuranna, Zanettovich e Meneses, e che suonerà per il prossimo concerto della Filarmonica Romana giovedì 28 marzo 2013 alle ore 21.15 in Sala Casella (via Flaminia 118).

Nato dall’incontro fra i due fratelli PepicelliAngelo pianista e Francesco violoncellista che già facevano duo insieme da 25 anni, e che si erano accompagnati ad alcuni dei più grandi nomi del concertismo – e il violinista Mauro Loguercio – reduce da esperienze cameristiche con artisti di prima grandezza – i tre musicisti si sono ben presto conquistati la stima di numerose istituzioni musicali italiane e straniere dove sono invitati a suonare (principalmente Europa e Sud America).

Per la stagione della Filarmonica Romana presentano un ampio programma che accosta due capolavori di Beethoven e Brahms a pagine dei nostri giorni con Orna buio ciel (2000) che Fabio Vacchi ha dedicato Luciano Berio (di cui quest’anno cade il decennale della scomparsa) e la prima assoluta di Languisco e moro di Gian Paolo Chiti, composta su commissione dell’Accademia Filarmonica Romana, omaggio a Gesualdo da Venosa nel quarto centenario della morte.

Scritto nel mese di marzo 1811, lo stesso anno in cui furono iniziate la Settima e l’Ottava sinfonia, il Trio per archi e pianoforte in si bemolle maggiore op. 97 di Beethoven è generalmente considerato uno dei capolavori di questo genere: dedicato all’amico, allievo e mecenate Rodolfo d’Asburgo, da cui la sua denominazione, il Trio è un’opera straordinaria per la grandezza e la varietà dell’impianto formale, per inventiva espressività e varietà timbrica.

E di capolavoro si può parlare anche per il Trio op. 101 di Brahms che vide la luce nell’estate 1886 mentre si trovava sulle rive del lago di Thun. Originalità dell’invenzione, piglio energetico e lirismo sono alcuni dei componenti di questo Trio che i suoi amici accolsero da subito con entusiasmo.

Il concerto si aprirà con Orna buio ciel di Vacchi, scritta per i 75 anni di Berio; “Il titolo infatti – racconta lo stesso Vacchi - è un anagramma del suo nome, che peraltro riflette ciò che ho sempre pensato di lui nel panorama della musica contemporanea: una stella solitaria, unica, in un mare di tenebra, che indicava la via alle generazioni che seguivano”.

Su Languisco e moro, novità di Chiti, lasciamo parlare anche in questo caso lo stesso compositore: “Nella stesura di questo omaggio a Gesualdo da Venosa, ho tenuto presente la logica paratattica che prevale sulla tecnica di elaborazione, dove la costruzione del periodo musicale è fondata sull’accostamento di proporzioni indipendenti, non subordinate tra loro. Mi è sembrato di cogliere così una delle principali peculiarità della musica di Gesualdo, caratterizzata da un susseguirsi di brevi momenti, ricchi di grande intensità d’espressione. L’aver cercato di ri-interpretare queste particolarità senza l’apporto della voce umana e soprattutto senza il testo letterario, è stata per me una sfida ed un consapevole rischio”.

SALA CASELLA
GIOVEDì 28 MARZO 2013 ORE 21.15
IL CUORE DELL’EUROPA IV
Trio Modigliani
musica da camera ti amo
Trio Modigliani
Mauro Loguercio violino
Francesco Pepicelli violoncello
Angelo Pepicelli pianoforte

Fabio Vacchi
Klaviertrio Orna buio ciel (2000). A Luciano Berio
Ludwig van Beethoven
Trio in si bemolle maggiore op. 97
“Arciduca”
Gian Paolo Chiti
Languisco e moro
Omaggio a Gesualdo da Venosa
prima esecuzione assoluta
commissione Accademia Filarmonica Romana
Johannes Brahms
Trio in do minore op. 101

Biglietti: posto unico 20 euro (più prevendita).
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org