Agosto al Teatro Valle Occupato di Roma

Abbiamo in mente un’altra estate. Un’altra concezione dell’arte e del lavoro creativo. E un’altra idea della formazione. E proprio da qui, dal saper fare e dall’imparare, in quest’agosto del terzo millennio, salpiamo alla scoperta di nuove rotte, per tracciare un’altra cartografia possibile della formazione. A velocità di crociera ma pronto alla regata il brigantino - Valle veleggia nel cuore dell’oceano-città e sulle tavole del nostro palcoscenico annodiamo corde e issiamo vele e bompresso…

Ci piacerebbe navigare non tra le forme già conosciute, ma tra le questioni ancora aperte, tra i modelli ancora da inventare. Interrogare il “come” e il “cosa” della formazione senza darne per scontato il contenuto e l’esito. Seminari, atelier, incontri aperti con maestri di varie discipline per provare a mettere in pratica una delle proposte per il Teatro Valle: formazione sui nuovi linguaggi, sulle scritture, sui mestieri della scena. E una nuova etica.

COME

Ogni educazione è sempre un’educazione sentimentale, che passa attraverso i corpi, l’esperienza, il racconto. Ci interessa un sapere incarnato, che attraversi l’errore e l’inciampo, che accetti l’imprevisto e si lasci trasformare. Un sapere non neutro, capace di rendere conto della propria singolarità. Lo impariamo ogni giorno nel nostro lavoro in teatro, nel cinema, nelle arti performative. Che il sapere non è un sistema astratto separato dalla vita, ma è anche insieme un saper fare. Che si genera in contesti di scambio e cooperazione, che mette in gioco le capacità relazionali, linguistiche, creative, affettive di ognuno. Che è diffuso e non si può recintare. Ma si può trasmettere. Un’altra epidemia passionale. Così, al modello dei corsi professionalizzanti e delle specializzazioni frammentate proponiamo una formazione ispirata all’immagine della nave-scuola. L’idea è quella di imparare andando. Dove il contesto non è indifferente: è il qui e ora di questa lotta, di questa occupazione. Il gesto politico e quello artistico sono entrambi atti di creazione. Perché pensiamo i saperi interconessi tra loro, le competenze tecnico-artigianali profondamente incorporate nell’invenzione – che è un altro modo per dare valore alle nostre professionalità e reagire allo sfruttamento. Qui non domina la retorica della meritocrazia: l’errore e l’imprevisto sono forze generative. Perché tutta la scenotecnica teatrale nasce dalla tradizione navale di un popolo di marinai. Annodare le corde con maestria e leggere le stelle.

I WORKSHOP

TECNICHE DI SOPRAVVIVENZA TEATRALE PER MAESTRANZE

Corso introduttivo alle conoscenze basilari per tecnici di palcoscenico (macchinisti, fonici, elettricisti)

75 ore da Lunedì 8 a Sabato 27 agosto:

8/12 agosto Tecniche macchinistiche e montaggio luci

16/20 agosto Illuminotecnica, fonica e video

 

22/27 agosto Allestimento su pianta scenografica e luci

SCRITTURE

Drammaturgie e scritture sceniche

Martedì 2 

Fabrizio Gifuni

Su C.E.Gadda: sulla lingua

Ore 16

 

Giovedì 4 e venerdì 5 agosto

Fiorenza Menni - Teatrino Clandestino

Le cose più belle e le cose più brutte

Dalle ore 11 alle ore 15 

INCONTRI DI MOVIMENTO E MUSICA DAL VIVO

Lunedì 8 e martedì 9 / giovedì 11 e  venerdì 12 agosto

Caterina Inesi e Marco Della Rocca

dalle ore  15 alle ore 18

 

SCRITTURA TEATRALE

Fausto Paravidino

Date da definire

 

LA SETTIMANA

I contributi artistici, dalla musica, al teatro e la danza, sono previsti tutti i lunedì, martedì, mercoledì dalle ore 21, e la domenica dalle ore 19. I giorni di assenza di spettacolo serale, vedranno l'attivazione di assemblee e laboratori ancora da definire, che manterranno il teatro attivo e in contatto con la città.

LE VISITE GUIDATE 

Sono attive le visite guidate dagli occupanti attraverso il Teatro.

Tutti i sabato alle ore 17 alle ore 19.

GLI EVENTI

Martedì 2 agosto - flash mob / dedica in occasione della ricorrenza della strage di Bologna, ore 10.25.

Lunedì 15 agosto - grande festa di mezza estate. Tanti ospiti a sorpresa.

IL MECCANISMO NUDO: ARTIST AT WORK

Dimostrazione di mnemotecnica teatrale 

Laboratorio aperto con Fabrizio Gifuni sulla lingua di Gadda

Martedì 2 Agosto - ore 16-19

L’ineguagliata lingua del genio Gaddiano: dai “Diari di guerra e di prigionia” a “La cognizione del dolore”.

Il Teatro Valle Occupato vi invita al primo incontro della nostra estate di formazione: la nave scuola salpa sulla rotta di una educazione sentimentale…Benvenuti a bordo!

Laboratorio per attori condotto da Fiorenza Menni/Teatrino Clandestino

Giovedì 4 e venerdì 5 agosto – ore 11-15

Le cose più belle e le cose più brutte

Qual è la cosa più bella e quale quella più brutta? Quali sono i temi, le questioni che ci premono? Che atmosfera crea e indica questo luogo, nella sua specificità, in questo qui e ora, in questi mesi?

Un laboratorio aperto per sperimentare insieme, cercando possibilità interpretative nelle direzioni che ognuno vorrà indicare. Ad ogni partecipante è richiesto di portare un racconto, una pagina di un libro o un pensiero, che corrisponda ad una cosa estremamente bella, ed uno che corrisponda ad una cosa estremamente brutta; allo stesso modo, portare con sé due oggetti corrispondenti a questi due estremi.

INCONTRI DI MOVIMENTO E MUSICA DAL VIVO

con Caterina Inesi e Marco Della Rocca

Teatro Valle Occupato 8/9/11/12 agosto - ore 15-18

Il lavoro si rivolge a chiunque sia interessato ad acquisire alcuni strumenti utili a trovare e approfondire una personale qualità di movimento, nello stesso tempo, è un’occasione di sperimentare inaspettate possibilità di relazione con la musica dal vivo.

L’azione dinamica esplora lo spazio che contiene il corpo e si mette in relazione con il tempo e con il suono, allo scopo di ottenere una qualità di movimento che sia frutto di una personale reazione al mondo circostante. 

Si tratterà di analizzare alcuni parametri caratteristici del suono, come l’intensità, l’ampiezza, il ritmo e il timbro, e metterli in corrispondenza con le caratteristiche del movimento: sperimentando le reazioni fisiche ed emotive alle variazioni musicali si approfondisce il vocabolario di movimento con il quale, in un’alternanza di pieni e di vuoti, creare una drammaturgia.

Si parte dalla riduzione, l’estremamente piccolo, minimi movimenti e piccoli suoni, si esercita l’ascolto del respiro. Da ciò, gradualmente, si sviluppa un crescendo d’intensità, di ampiezza e di quantità del suono come del movimento, per esplorare le possibilità dello spazio e dei corpi. Una volta individuate e scelte alcune di queste possibilità si passa alla fase di alternanza tra di esse: lavorando anche con l’improvvisazione, si costruiscono delle frasi di movimento e suono caratterizzate da frequenti passaggi dal molto piccolo al molto grande, coinvolgendo tutti i livelli intermedi. Ci si muove in relazione con la musica, si sperimenta l’andare insieme e il contrasto, alla ricerca dell’ascolto reciproco e dello sviluppo di un discorso che si articola e si completa.

In questo modo si passa al lavoro sul gruppo: le dinamiche energetiche in dialogo tra loro, tutte sensibili alle variazioni del suono, pongono le basi per la creazione di una drammaturgia, intesa come alternanza ritmica di presenza e assenza di azioni dinamiche che si sviluppano nel tempo.

La partecipazione a tutti i workshop, tranne per le tecniche di sopravvivenza (20 euro di iscrizione + 20 euro di assicurazione) è ad offerta libera.

Per informazioni e adesioni: navescuola.tvo@gmail.com  www.teatrovalleoccupato.it