Festival di Pasqua ad Orvieto. Pasqua con Charles Dutoit e La Resurressioni

E' giunto alla terza edizione il Festival di Pasqua di Orvieto Musica e Cultura, intitolato Da Pasqua a Pentecoste e che va in scena nel magnifico parterre del Duomo di Orvieto (e non solo) dal 23 marzo al 26 maggio 2013, allungandosi su un periodo che parte dalle festività pasquali per terminare appunto al periodo della Pentecoste.

In collaborazione, fin dall0'inizio, con il Teatro dell'Opera di Roma, con si è trovato, riaffermato dalle stesse parole del Presidente dell'Associazione Musica e Cultura Francesco Venturi, che lo organizza con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto: ”Un forte entusiasmo che è stato condiviso dai tre enti organizzatori fin dall'anno zero, divenendo un festival sempre più denso di appuntamenti e di lunga durata. Inoltre quest'anno ingloba sia un evento giubilare, ovvero i 750 anni dalla Bolla papale che ha istituito il Corpus Domini e i cinquant'anni dal miracolo della reliquia che si rinnova ogni anno.

Due eventi però si sottolineano del Festival quest'anno, come ci informa meglio Alessio Vlad, Direttore Artistico del Teatro dell'Opera di Roma: ”Quest'anno abbiamo uno dei più grandi direttori d'orchestra al mondo, lo svizzero Charles Dutoit, celebre per le direzioni dell'Orchestra di Philadelphia e ancor più per quella di Montréal, che quest'anno in anteprima, sarà a dirigere brani scelti da Samson et Dalila sabato 30 marzo nel Duomo di Orvieto – insieme al Requiem di Fauré con la soprano Rosa Di Feola –, prima di dirigere l'opera per intero a Roma nel Teatro Costanzi”. L'altra novità riguarda la sacra rappresentazione a firma di Marcu Di Grandi e adattamento di Filippo Arriva, La Resurressioni, in volgare siciliano e le musiche di Mario Modestini riprese da Sigismondo d'India ed Emanuele Rincon d'Astorga (il primo operante nel XVII secolo ed il secondo tra fine XVII e metà del XVII secolo). “La Resurressioni”, come ci spiega Filippo Arriva curatore del testo, e siciliano come l'autore, Marcu di Grandi – la cui attestazione di paternità dell'opera non è diretta ma attraverso le testimonianze di altri testi che lo confermano ripetutamente - : “E' un testo del '400, che si avvale nella sua redazione ed adattamento, della collaborazione di Mario Pagano, Professore di Filologia e responsabile dell'Archivio Testuale del Siciliano Antico presso l'Università di Catania. L'opera consta di circa 900 versi, quindi piuttosto lunga, ed è stata scritta per il teatro, sia per informare il pubblico sulla storia e sui personaggi, sia come testo propriamente di evangelizzazione. Le ispirazioni principali per la resa teatrale sono Antonella da Messina e le colorate maioliche tipicamente siciliane, che irroreranno del calore dell'isola le due rappresentazioni di Roma il 7 aprile in Santa Maria in Montesanto, e quella seguente ad Orvieto il 13 aprile nella Chiesa di SS. Apostoli.

Livia Bidoli

Teatro dell'Opera di Roma